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MARTEDI 24 FEBBRAIO ORE 21 BOLOGNA Casa di Giovanni via della dozza 5/2
Sento in coscienza il dovere di prendere posizione davanti alla prospettiva emersa in queste ore, a che nelle nostre città si organizzino "ronde" disarmate e collegate con le forze dell’ordine per sorvegliare luoghi esposti a possibili azioni illecite e pericolose. In tal modo si potrebbero individuare persone dal comportamento sospetto e segnalarle. Ero bambino quando mio padre mi diceva di certe "squadre" che si suoi tempi garantivano l’ "ordine" e mi ricordo con quale angoscia ascoltavo il racconto di un suo incontro scontro dovuto al suo rifiuto di un provvedimento del Duce, comunicatogli dal Vescovo della sua città, di sciogliere l’associazione di Azione Cattolica della quale era Presidente. Mai avrei pensato di ritrovare dentro di me quelle stesse ombre della mia infanzia. Dove sta andando il nostro grande popolo? Certo sono allarmato per tanti miei amici italiani e stranieri che potrebbero facilmente entrare in quella categoria dei "sospetti", solo perchè meno "attrezzati" nell’abbigliamento, più segnati nel volto dalle fatiche della loro povera vita, poco abituati a sorridere per il peso dei pensieri e dei ricordi. Ma sono molto più allarmato per tutti quelli che forse in buona fede s’impegneranno nelle "ronde" e penseranno in questo modo di servire la nostra società. E infine sono addolorato per coloro che propongono simili iniziative: come è possibile che non siano consapevoli del degrado culturale e spirituale che provvedimenti simili causano nelle coscienze e nel pensiero? Se sono padri e madri, come possono non vedere il male che portano alla crescita dei loro figli? Se hanno in loro stessi qualche traccia della nostra grande sapienza cristiana, non colgono la negazione che gesti simili affermano nei confronti del Vangelo del Signore?
Per questo, non volendo polemizzare con nessuno, invito a casa mia per il prossimo martedì, alle 21, tutti coloro che desiderassero pensare non tanto a osteggiare questa impresa, quanto a dare un segno contrario e positivo. Per esempio, si potrebbe pensare a gruppi di solidarietà e di aiuto che nelle stesse ore e negli stessi luoghi cercassero e soccorressero chi fosse privo di ogni conforto e protezione. A Bologna iniziative di questo tipo ci sono sempre state e tuttora sono presenti accanto al dolore e alla fatica di molti. Potremmo dare anche a questi amici e fratelli un segno concreto della nostra gratitudine poer il loro prezioso e silenzioso lavoro. Giovanni Nicolini.
LA REPUBBLICA
Dove sta andando il nostro grande popolo?
La Cgil e don Nicolini organizzano le ronde col sorriso
L´invito del sacerdote: "Martedì riunione a casa mia"
di Alessandro Cori
Arrivano le "ronde del sorriso", le vogliono organizzare i volontari che si raccolgono attorno alla parrocchia della Dozza di don Giovanni Nicolini. L´ex direttore della Caritas scrive una lettera (pubblicata in prima pagina di cronaca) contro il «degrado culturale e spirituale» che sta dietro la decisione del governo di "istituzionalizzare" le ronde di privati cittadini da affiancare alle forze dell´ordine. Martedì la prima riunione, ma già s´intuisce il valore politico dell´iniziativa che vede in prima fila anche alcuni uomini della Cgil. Da Roberto Morgantini dell´ufficio stranieri della Camera del lavoro a Fausto Viviani di Bandiera Gialla, il portale internet dell´informazione sociale. Oltre ad Amelia Frascaroli, per anni impegnata al vertice della Caritas.
Nelle ore in cui il decreto anti-stupri del governo mette in campo le ronde di ex agenti delle forze dell´ordine, in cui si discute «dell´abdicazione dello Stato» - col Vaticano scettico che chiede di non criminalizzare gli immigrati - Don Nicolini e i suoi parrocchiani si ritrovano per riflettere su quanto sta accadendo, invitando tutti ad aiutare il prossimo col sorriso. Non che fino ad oggi non ci siano state iniziative per soccorrere i più bisognosi, i senza fissa dimora, vale per tutti la stagione di stretta collaborazione tra Caritas e Piazza Grande. Ma le "contro-ronde" vogliono essere qualcosa di più. Anche per sdrammatizzare il momento, c´è chi addirittura vorrebbe lanciare la provocazione di mandare in strada ronde vestite da clown. «Perché no?» è il commento di Viviani per nulla scandalizzato dall´idea. In fondo Patch Adams, il medico statunitense che curava i bambini vestito da pagliaccio, «non faceva che affrontare il dolore strappando una risata».
«Ci vedremo per discuterne martedì prossimo nella parrocchia di don Nicolini - dice Morgantini - dovevamo già farlo stasera (ieri sera per chi legge-ndr) ma poi purtroppo l´incontro è saltato. Speriamo che intervenga tantissima gente». L´idea è quella di giocare sulla leggerezza per svelenire un clima legalitario che va al di là di pretendere il rispetto delle regole e il contrasto alla criminalità. Le "ronde del sorriso" scenderanno quindi in strada per aiutare chi è in difficoltà, i senzatetto e gli emarginati. Stranieri e non. Magari proprio durante le serate in cui forze politiche o comitati "pattuglieranno" la città.
Proprio ieri, c´è stata una cauta apertura del quotidiano dei vescovi italiani, Avvenire, alle ronde per la sicurezza inserite dal governo nel decreto anti-stupri. Dopo i secchi «no» pronunciati dalla Caritas e del segretario del pontificio consiglio per la pastorale dei migranti, monsignor Agostino Marchetto, il giornale della Cei ha scritto che «forse le ronde saranno utili» in un editoriale di prima pagina intitolato: «Entusiasmo proprio no. Proviamo a sperimentarle».
Sotto le Due Torri, l´assessore alla Sicurezza Libero Mancuso, ha detto chiaramente di non gradire il nuovo provvedimento del governo. «Meglio quello che facciamo a Borgo Panigale con gli assistenti civici del Comune». Il sindaco invece, almeno per ora, non si è espresso sulle ronde di Maroni.
Nel frattempo, la Caritas bolognese e i sindacati, rispondono a modo loro. «In realtà con le nostre ronde del sorriso stiamo ancora cercando di capire come muoverci» spiega Morgantini. Le proposte sono tante. «E ce ne sarà bisogno - conclude - per alleggerire questo clima di caccia alle streghe».
(22 febbraio 2009)