Home > Radio Padania: "Boicottate tutti i negozi degli immigrati!"
Radio Padania: "Boicottate tutti i negozi degli immigrati!"
Publie le mercoledì 6 agosto 2008 par Open-Publishing4 commenti
Boicottare tutte le attività commerciali gestite da cittadini immigrati: questa la parola d’ordine lanciata nel tardo pomeriggio di lunedì dall’emittente radiofonica Radio Padania Libera, nel corso della trasmissione "Padania sempre sarà repubblica del nord". A condurre in studio, Marco Pellegrini e Luca Talice, capogruppo leghista al consiglio comunale di Seregno (MI).
Lo stesso refrain ripetuto, ossessivamente, per un’ora intera: un invito al boicottaggio permanente, rivolto a tutti i “soldati del nord”, contro la “colonizzazione in atto”, perché “per ogni loro attività che apre ne chiude una delle nostre”.
A Talice e Pellegrini appare intollerabile, in particolare, vedere “italiani e padani che vanno a mangiare il kebab”, in zone nelle quali, per il “degrado portato da quelle attività”, le “persone normali non andranno più”, a danno “dei negozi padani lì ancora presenti”.
Tra un’idiozia e l’altra (“quando non preparano il kebab davanti ai vostri occhi è perché agli infedeli vendono un panino diverso da quello che consumano loro”), c’è spazio anche per altri ritornelli, da cui qualcuno, ingenuamente, prima della sortita sugli “insegnati del sud”, credeva la propaganda leghista si fosse liberata: “questa immigrazione sta creando ancora più problemi di quella meridionale”, si lamenta, appunto, Pellegrini, prima di abbandonarsi ad un vile affondo finale: “Loro creano una diseconomia”, depauperano la ricchezza collettiva, perchè "fanno acquisti e vanno a mangiare solo nei loro negozi, nei loro ristoranti”. Insomma, loro sarebbero dei parassiti, che dall’interno minerebbero il benessere delle comunità “padane”. Un discorso degno di Goebbels.
Naturalmente nel corso della trasmissione i due conduttori non perdono occasione per dar prova della stessa ambiguità cui Maroni oramai ci ha abituati: “Le amministrazioni locali devono far di tutto per rendere il più difficile possibile l’apertura di queste attività”, auspicano Talice e Pellegrini , che però, pochi minuti dopo, sfacciati ripetono a pappagallo la solita tiritera sul “noi non siamo razzisti, perché noi ce l’abbiamo con chi viene qui per delinquere, non con chi viene qui per lavorare”. Giusto per mettersi a posto la coscienza. O per mettere le mani avanti. Preoccupazione evidente in Talice, che osserva: “Non ci si può accusare di niente, il boicottaggio è sempre stata una forma lecita di lotta pacifica”.
Sì, Talice, nessun tribunale ordinario mai ti condannerà per il tuo appello. Tuttavia, forse, è del tribunale della Storia che dovresti curarti. A meno che tu non voglia andare ad occupare, un giorno, con i tuoi proclami, la tua pagina 31 di libri simili a quello che ora ho tra le mani (“Vi esortiamo, uomini e donne, ad aderire al boicottaggio di tutti i negozi, grandi magazzini, uffici e studi appartenenti ad ebrei. Non acquistate in negozi e grandi magazzini di proprietà degli ebrei!” – Catalogo del Museo del Campo di concentramento di Dachau, 1978, Bruxelles, pag. 31).
Daniele Sensi
Messaggi
1. Radio Padania: "Boicottate tutti i negozi degli immigrati!", 6 agosto 2008, 22:26
Io boicotto un pacco di commercianti della mia zona, a Milano...
Tutti ricchi, tutti "sciuri", tutti a votare lega...
Quindi si fottano tutti!
Brunz
2. Radio Padania: "Boicottate tutti i negozi degli immigrati!", 7 agosto 2008, 21:31
Che tristezza sentir parlare alcuni nostri politici...razzisti ed anche ignoranti. Perchè ostacolare il rilascio di licenze a chi ne ha i requisiti? Non è più corretto far rispettare le leggi e chi sbaglia paga per il delitto o infrazione che ha commesso?
Vedi on line : http://www.beepworld.it/members/lav...
3. Radio Padania: "Boicottate tutti i negozi degli immigrati!", 13 agosto 2008, 00:33, di yanez
forma lecita? veramente è da codice penale:
L’art. 507 del Codice Penale, in relazione al reato di boicottaggio, recita:
"Chiunque, per uno degli scopi indicati negli art. 502, 503, 504 e 505, mediante propaganda o valendosi della forza ed autorità di partiti, leghe o associazioni, induce una o più persone a non stipulare patti di lavoro o a non somministrare materie o strumenti necessari al lavoro, ovvero a non acquistare gli altrui prodotti agricoli o industriali, è punito con la reclusione fino a tre anni".
4. Radio Padania: "Boicottate tutti i negozi degli immigrati!", 26 agosto 2008, 11:31
Intanto a giugno Talice mi ha venduto un paio di occhiali da vista senza fattura nè scontrino.....pensasse un po piu ad essere onesto prima di parlare a vanvera.Allibita, davvero......