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Rapporti di lavoro in epoca neo-liberista .....
Publie le lunedì 14 novembre 2005 par Open-PublishingMuore un operaio pagato in nero
Datore di lavoro simula incidente stradale
Un allevatore di Porto Torres ha travolto con l’automobile un suo dipendente
che stava agonizzando dopo essere caduto dal tetto della stalla
SASSARI - A prima vista sembrava un incidente stradale, ma non è così che è morto un operaio di 49 anni di Porto Torres. Il suo presunto investitore, che lo aveva portato all’ospedale raccontando di esserselo trovato in mezzo alla strada all’improvviso, si è rivelato essere il suo datore di lavoro, che lo aveva ingaggiato in nero, e che oggi ha detto, incalzato dagli inquirenti, di averlo trovato agonizzante nella sua azienda agricola, nelle campagne tra Sassari e Porto Torres.
Il mistero sul decesso di Gavino Salvatore Pistoletto - la cui morte è stata accertata dai medici alle 13.07 - si è risolto questa sera dopo un serrato interrogatorio cui è stato sottoposto Maurizio Ledda, un allevatore di 48 anni, anche lui di Porto Torres. Messo alle strette dalle domande del sostituto procuratore Michele Incani nella sede della Polizia stradale di Sassari, l’uomo, la cui versione dei fatti non aveva convinto da subito gli investigatori, avrebbe fatto parziali ammissioni.
Ha detto infatti di aver travolto e ucciso l’operaio con la sua auto per non svelare che, invece, era caduto dal tetto della stalla che stava ristrutturando, mantenendo così nascosta anche la circostanza di averlo fatto lavorare senza alcun contratto.
Pistoletto era un sindacalista della Rsu ed era stato licenziato due settimane fa dalla Teco, un’azienda in crisi di Porto Torres che ha già lasciato a casa 31 dipendenti, compresi i rappresentanti sindacali: da allora per mantenere moglie e due figli l’operaio si era visto costretto a prendere qualsiasi tipo di lavoro. L’ultimo che aveva accettato era stato quello nell’azienda di Ledda, pur sapendo di non poter contare su un regolare contratto.
La posizione dell’allevatore è ancora al vaglio del magistrato: secondo quanto si è appreso, al momento Ledda rischia l’incriminazione per simulazione di reato ma soltanto nei prossimi giorni, soprattutto quando si conoscerà l’esito dell’autopsia prevista per domani, il sostituto procuratore deciderà se contestargli le accuse.
(13 novembre 2005)