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Rapporto Caritas

Publie le sabato 3 novembre 2007 par Open-Publishing

Rapporto Caritas

Il rapporto sui migranti dice che l’Italia sta sostenendo un cambiamento sociale enorme in tempi brevi. In pochi anni e’ diventata il paese europeo con piu’ migranti: 3 milioni e 700 mila. Solo in Emilia Romagna ce ne sono 500 mila. In un solo anno (2006) ne sono arrivati 700 mila. Troppi, rispetto alla capacita’ di accoglienza reale e psicologica.
Per 10 migranti che arrivano, 5 vengono da paesi europei, 4 da Africa e Asia, uno dalle Americhe. Un aumento cosi’ rapido ha generato l’impressione di essere invasi. Se si esce di sera nelle citta’ medio-grandi si vedono solo migranti e sembra di essere stranieri in casa. La comunita’ piu’ numerosa e’ quella dei rumeni, 15,1, sia perche’ la lingua rumena e’ molto simile a quella italiana (lingua neolatina), sia perche’ l’Italia e’ il paese piu’ aperto all’invasione rumena perche’ non ha messo moratorie. Seguono i marocchini, 10.5%, che arrivano in due ore di barcone, poi gli albanesi, 10,% vicinissimi per mare e gli ucraini, 5,2%. Negli ultimi 6 anni sono diminuisti africani e asiatici e sono aumentati gli stranieri dell’est.
Le imprese italiane e le aziende ortofrutticole richiedono sempre piu’ mano d’opera a basso costo. Attualmente sono inevase 540 mila offerte di lavoro a badanti e manovalanza. Si prevede un milione di migranti in Lombardia. Due terzi dei migranti sono al nord (servizi e industria, tutta l’industria alberghiera delle valli alpine e’ sorretta dal lavoro dei migranti, e cosi’ la raccolta delle mele o dell’uva o dei pomodori, e nei cantieri edili si vedono quasi solo stranieri).
Il tasso di attivita’ dei migranti supera di 12 punti quello degli italiani, che preferiscono restare disoccupati che fare lavori di fatica.

Gli stranieri incidono per il 6,1% sul Pil; pagano 1,87 miliardi di € di tasse con 2 milioni 300 mila dichiarazioni dei redditi.
700 mila donne lavorano nelle case nel lavoro domestico e di cura (molte in nero). Piu’ di un quarto degli stranieri lavora in orari disagiati: il 19% la sera, il 12% la notte e il 15% la domenica. L’85% lavora come dipendente.
Ci sono anche 141.393 lavoratori in proprio (commercio e costruzioni).
Con questo lavoro i migranti hanno mandato a casa 4,3 milioni di euro che hanno aiutato paesi poverissimi a non morire di fame. Chi manda piu’ rimesse a casa sono i rumeni, i cui famigliari ne hanno proprio bisogno, vista la poverta’, per questo Romania e’ molto spaventata dell’ondata attuale di xenofobia: 770 milioni di €.
I migranti dicono di stare bene in Italia e di aver molta difficolta’ con i permessi e gli alloggi.
Un matrimonio su 8 e’ ormai con un partner non italiano. Ci sono 200 mila coppie miste e 500 mila alunni stranieri, quasi 6 su cento.
I musulmano sono 1 milione e 200 mila, 2° gruppo religioso dopo i cattolici che sono 1 milione e 800 mila.
Nel 1999 fu rimpatriato il 64,1% dei clandestino scoperti, nel 2006, malgrado la Bossi Fini, solo il 36,5%, la meta’. Solo il 13% arriva via mare.

Nell’UE gli stranieri legalmente soggiornanti sono 20 milioni.