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Reato odioso

Publie le domenica 25 gennaio 2009 par Open-Publishing

Stupro

Non è mia intenzione dare la stura ad un dibattito sulla odiosità di un reato quale lo stupro. Siamo tutti concordi nel condannarlo ed evocare misure preventive (non certo i militari nelle strade!), fin dove possibile ed oltre, nonché atti e condanne repressive di vera efficienza ed efficacia, al fine di scoraggiare anche i più audaci e temerari, oltre che “incontinenti”.

E’ innegabile che nel nostro Paese si avverte, è palpabile, la carenza di certezza della pena. All’estero arrivano tali messaggi incoraggianti per tutta la malavita che ritiene di poter venire in villeggiatura in Italia, tutto pagato, all inclusive, compresa l’”escursione” del sesso con violenza. Pacchetto di “agevolazioni” che non viene disdegnato dagli indigeni (la carne è debole a tutte le latitudini e longitudini) i quali approfittano delle norme dei Codici per fare il loro comodo.

Ecco la questione: sono i Codici che consentono tale andazzo!

Quando si legge:

"Stupratore di Capodanno ai domiciliari,
il ministro Alfano invia gli ispettori
ROMA (24 gennaio) - Convalida del fermo e concessione degli arresti domiciliari nei confronti di Davide Franceschini il ragazzo accusato di aver abusato di una giovane barista dei Castelli la sera di capodanno alla festa Amore 09 alla Fiera di Roma. Lo ha disposto il gip Marina Finiti nel corso dell’interrogatorio di garanzia, svoltosi nel carcere di Regina Coeli. Accolta così la richiesta del pm Vincenzo Barba, che contesta al 22enne il reato di violenza sessuale.”

dopo aver rilevato che il GIP è una donna, quindi sgomberato il campo anche da supposti favoritismi di parte, rifletto sul particolare, non trascurabile, che i Magistrati applicano le Leggi.

Da Uomo della strada mi chiedo, perciò, se non sia il caso di incentrare la nostra attenzione su queste, senza inseguire sogni di militarizzazione del territorio e gridare allo scandalo proprio da parte di coloro che tale anomalìa hanno generato e/o consentito si verificasse, a monte.

E’ appena il caso di ricordare che, durante gli Anni di Piombo, per debellare il terrorismo che aveva messo nel mirino la classe politica e dirigenziale del Paese, vennero emanate norme di “collaborazione” - a mio avviso pseudo-borboniche - per venire a capo del fenomeno che minava la Sicurezza di Lor Signori. Do you remember? Io rammento che un colpevole (Savasta) di ben 17 omicidi fu “graziato” perché collaborò, con la delazione, per l’annientamento del suo Gruppo di fuoco.

Mi dicono che:

 “ La legge (art 274 cpp) prevede che il carcere possa essere comminato prima della condanna solo a chi può inquinare le prove, fuggire, o se sussiste il concreto pericolo che commetta altri gravi delitti. ”;

 “ La legge sui domiciliari fu modificata il 27 maggio del 1998 (governo tecnico Dini). Proponente Filippo Mancuso il quale venne "sfiduciato" in seguito da Progressisti, Lega Nord e PP (il bel Filippo rientrò in parlamento nel ’96 come deputato Di Forza Italia. ”.

Le restanti deduzioni le lascio al buon cuore dei lettori e chiudo non prima di aver dichiarato, a scanso di equivoci, come peraltro più volte scritto, che sono favorevolissimo per la promulgazione della legge del taglio-ne.