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Regalo rinviato al mittente: Theodoros Pangalos l’ha fatto

Publie le giovedì 1 gennaio 2009 par Open-Publishing
3 commenti

E’ la prima lettura che vi invio del mio 2009 : un inizio, un buon inizio per passare dalle parole ai fatti. Scelgo un uomo rappresentativo, come non ne trovo nessuno nei nostri scranni parlamentari. E’ un signore greco, Theodoros Pangalos, avvezzo per il suo ruolo a ricevere “presenti”, per un futuro prossimo di cooperazione sia pure diplomatica: un ministro “gaffeur” per vocazione, che rispedisce al mittente.
Nel 1994, espresse la sua preoccupazione riportata nel Corriere della Sera, sul rischio ” di un partito fascista al governo italiano”. Ma questa è un altra storia, già nota con Indro Montanelli.
Buon 2009, anche al nostro piccolo spazio. Ci auguriamo diventi sempre più ampio, per darci forza e credibilità, nel quotidiano confronto. Con serenità, fermezza e amore per la cronaca ufficiale e casalinga
Doriana Goracci

http://snipurl.com/9c0we

Parlarmentare greco restituisce regalo all’ambasciata israeliana - 31/12/08
pagalosda www.infopal.it
Mentre noi abbiamo i Frattini e i Fassino, in Grecia ci sono i Pangalos.
L’ambasciata di Israele ha mandato a Theodoros Pangalos, membro del parlamento greco, tre bottiglie di vino offerte in regalo per le feste.
Theodoros Pangalos ha restituito il regalo all’ambasciatore con questa lettera:
Caro signor Ambasciatore,
Grazie per le tre bottiglie di vino che mi ha inviato come auguri delle festività. Auguro a lei, alla sua famiglia e ai membri dell’ambasciata un felice nuovo anno. Buona salute e progresso a voi tutti.
Ho notato con rammarico che il vino che mi avete donato è stato prodotto nelle Alture del Golan. Ho sempre saputo, sin da quando ero molto giovane, che non si deve rubare e non si devono accettare i prodotti di un furto. Così ora non posso accettare questo regalo e devo restituirvelo.
Com’è noto, il vostro paese occupa illegalmente le Alture del Golan che appartengono alla Siria, secondo il diritto internazionale e le numerose decisioni della Comunità internazionale.
Colgo l’opportunità di esprimere la mia speranza che Israele otterrà sicurezza all’interno di frontiere riconosciute e che le attività terroristiche contro il suo territorio, da parte di Hamas o di chiunque altro, saranno contenute e rese impossibili; inoltre, spero che il vostro governo cessi di praticare la politica della punizione collettiva applicata su scala totale da Hitler e dai suoi eserciti.
Le azioni come quelle che attualmente esercitano i militari di Israele a Gaza, ricordano gli olocausti dei greci a Kalavrita, Doxato, Distomo e certamente nel ghetto di Varsavia.
Con questi pensieri, permetta che esprima a voi e ai cittadini israeliani i miei auguri, e a tutta la gente della regione.
Atene, 30/12/2008
Theodoros Pangalos, Parlamentare (Grecia)
Sito web: http://www.pangalos.gr - E-mail: pangalos huG otenet.gr

Messaggi

  • In questi tempi di vigliaccheria mi emoziona ogni atto di coraggio. Vorrei essere così anch’io. Dovremmo abbandonare la paura, rischiare di piú, e per primi dovrebbero farlo i politici.

    • Di questi tempi fare asserzioni come la tua, è gia un esporsi, un piccolo atto.
      Non nutro come ho detto alcuna stima per i politici e tutti quelli "incaricati" a pagamento e per "democratico" voto, della sicurezza protettiva dei cittadini: puro controllo e repressione.
      Ecco perchè l’atto, accompagnato dalle parole di Thodor Pangalos, va fatto emergere.
      E’ di una forza enorme, denuncia, come sempre ha fatto coerentemente, nelle istituzioni che detesto e in casi come questo tento di far circolare.
      Mi è arrivato il regalo della notizia e lo rispedisco non al mittente ma dove posso.
      Partiamo da noi senza aspettarci un bel niente, se non un boomerang di menzogne "ufficiali" e osiamo...
      Grazie per il commento, un buon anno a te
      Doriana

  • Anita, ci vuole poco, ma tanto coraggio civile, fin dalle piccole cose di tutti i giorni, a comportarsi con onestà intellettuale e dignità, nonostante il vino che, senz’altro buono, sapeva di "tappo".
    Quello con il quale si vuole chiudere la Verità storica.
    Doriana ne sa qualcosa.
    luigi