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Reggio, la fila disperata per il lavoro, giovani accampati per tre giorni
Publie le sabato 17 giugno 2006 par Open-Publishing4 commenti
Sono in fila da ieri sera per poter ottenere il contributo del Comune: ma solo 300 progetti saranno finanziati. Assistiti da Vigili e Croce Rossa

da "repubblica on line" 17.6.2006
REGGIO CALABRIA - E’ un’altra tappa dell’Odissea del lavoro giovanile nel Mezzogiorno. Centinaia di giovani da ieri sera sono accampati con sacchi a pelo negli androni nel centro direzionale comunale di Reggio Calabria in attesa di presentare la domanda per ottenere un contributo per l’occupazione. E si preparano a una gara di resistenza con la speranza di mettere fine ad anni di disoccupazione: le domande, infatti potranno essere presentate soltanto lunedì mattina, all’apertura degli sportelli.
Dalle 9 di lunedì, infatti, è possibile che imprenditori, aziende e professionisti, presentino istanza al Comune di Reggio Calabria per ottenere un contributo fisso mensile di mille euro per 15 anni per dare lavoro a giovani disoccupati di lunga durata, o a giovani in difficoltà residenti nella città dello Stretto. La domanda deve essere presentata dal datore di lavoro oppure da un suo delegato. Ed infatti sono gli stessi giovani ad aspettare l’apertura degli uffici per la presentazione della documentazione a nome degli imprenditori che sono disponibili ad assumerli.
Ma è anche una gara che si rivelerà disperata per molti: i progetti che il Comune potrà finanziare grazie al "Decreto Reggio" sono infatti soltanto trecento.
Sul posto sono al lavoro uomini della Protezione civile e del volontariato, che danno assistenza alle numerose persone in attesa che dovranno ancora attendere due giorni e due notti prima di presentare la domanda.
I ragazzi si nsono dati un loro ordine di attesa, ma con il crescere del numero dei giovani in attesa il Comune ha predisposto dei servizi al centro direzionale: sono arrivati agenti della polizia municipale e personale della protezione civile che ha fornito assistenza e cibo. E’ stato allestito anche un centro medico della Croce Rossa. Unico momento di spensieratezza: è stato montato un maxi schermo per seguire in diretta la gara dell’Italia.
(17 giugno 2006)
Messaggi
1. > Reggio, la fila disperata per il lavoro, giovani accampati per tre giorni, 18 giugno 2006, 12:47
LA SPENSIERATEZZA CHE CI DA’ QUESTO MAXISCHERMO!!!!
E ANCORA MOLTI PAGANO LO SPETTACOLO: CHI E’ IL REGISTA E LA PRODUZIONE?
Doriana
1. > Reggio, la fila disperata per il lavoro, giovani accampati per tre giorni, 18 giugno 2006, 13:16
Indubbiamente la frase alquanto infelice sulla "spensieratezza" - credo si tratti di un articolo di repubblica.it - favorisce la battutina di risposta.
Anche su Indy, dove lo stesso articolo è stato pubblicato a firma "ragazzi di Calabria", i commenti hanno riguardato pressochè tutti il maxischermo e la "spensieratezza".
C’è stato persino qualche spiritosone che voleva sapere se sul maxischermo era stata data la telecronaca della Rai o quella di Sky, considerando la seconda ipotesi molto più grave perchè avrebbe "portato soldi" ad una multinazionale ....come se poi le trasmissioni Rai non fossero a loro volta affittate a spese dell’ erario dalla multinazionale Sky .......
E c’è stato chi ha approfittato dell’articolo sui giovani di Reggio Calabria per commentare negativamente, sul piano tecnico/sportivo, la deludente prestazione degli "azzurri" .... ( era meglio se Del Piero giocava dall’ inizio ... l’arbitro, i guardialinee .....)
Ce ne fosse stato uno ( o una) che ha provato ad entrare nel merito socio/economico della notizia.
Senza nessuna offesa per Doriana, che sa quanto la stimo e le voglio bene, sta cosa mi sembra la classica cartina di tornasole del fatto che, sul web cosiddetto "di movimento", a ben pochi interessi delle questioni sociali, di quello che vive tutti i giorni la famosa "gente in carne ed ossa" .....
E si che per dei comunisti, marxisti, antagonisti, anarchici, no global ecc. ecc. l’economia e i suoi effetti sulla "gente" dovrebbero essere al centro dell’ attenzione .....
E invece ci si indigna di più per il rinvio del decreto anti-Castelli che per le infamie che subiscono i precari di Atesia ......o i giovani di Reggio Calabria .....
Anche per queste cose, per questa indifferenza spesso dissimulata dall’ interesse per questioni "più nobili e morali", CHI E’ IL REGISTA E LA PRODUZIONE ?
Buona domenica, Keoma.
2. > Reggio, la fila disperata per il lavoro, giovani accampati per tre giorni, 18 giugno 2006, 15:22
ciao Dario, forse contemporaneamente al tuo commento scrivevo Maxischermo quì su Bellaciao, da due giorni non vado su Indy, da sei non compro giornali, oggi ho acquistato Liberazione. Ho saputo della notizia di Reggio proprio da Bellaciao, mi ripromettevo di commentarla, come sempre faccio istintivamente, ho deciso poi di scrivere maxi-schermo, partendo come al solito dalla gente in carne ed ossa: sono prosaica, spesso banale. Inciampo mi sbuccio e mi rialzo. Repubblica invece scrive di questi ragazzi in fila a pagare pedaggio. I lavoretti possono aspettare sulla possibilità anche se assai esigua di un lavoro duraturo. I progetti! Si chiedono progetti, non più collaborazioni, si chiedono idee e attuazioni concrete...Mia madre è una drogata di Repubblica, non la sfoglio mai, mi fa venire la nausea e sbaglio perchè magari dei pezzi precisi ed intensi ci stanno. E’ Repubblica però che scrive di loro e conclude con quella spensieratezza che mi ricorda il bastone e la carota. Di cosa vogliamo entrare nel merito? Cosa vogliamo denunciare, quì da questo Collettivo o in rete?Io non posso entrare in nessun luogo ufficiale di carta stampata, se non con lettere di gradimento alla Sinistra, qualunque essa sia, dovrei scendere a patti altrimenti e tu lo sai: questo ora si, questo ora no, fai la brava, sei una vecchia ragazza intelligente... Stai nel movimento- e puoi passare per una pacifista in menopausa che sbrodola le sue storiazze, stai nel partito-e questa che vuole?- bene me ne sto al paese mio, a tentare di vivere e convivere con la contraddizione attuale, i conflitti perenni, le feste pacchiane, le saltuarie occasioni di godere musicainterculturatradizione oraleconvivialità. Che possiamo dire a quelli di Reggio o al ragazzo macedone di sedici anni che ha visto 7 euro dopo un giorno di taglio di legna? Che posso dire alle belle ragazze della Tuscia che si alternano tra banchi di pub generi alimentari pulizie delle case e volontariato finto senza contributi? Che devono avere fiducia, speranza, carità e pazienza per questi nuovi vecchi padroni del nostro destino? Devo tirargli fuori la rabbia e la grinta che spesso, oh quanto spesso è lenita dalla casa-chiesa- famiglia- partito?
Io ti posso però dire che si stanno organizzando, a partire dalle donne straniere. Stanno facendo coalizione, fanno rispettare i loro diritti, si alternano nel tenere i piccoli, se la godono appena possono nelle passeggiate dentro e fuori porta, nel preparare cibi a gara del paese loro, chi può a sera col compagno, chi non può sospirando perchè è lontano.Stamattina mi sono svegliata alle sei, perchè sentivo musica lirica dalla finestra. Sotto ad una pergola stramazzato su un tavolo di legno, giaceva "il tedesco" quì da vent’anni, con la sua faccia, e non solo, da compagno intellettuale, sprofondato nel sonno dei giusti del dopo sbornia e la porta aperta e la musica che invadeva la piazzetta. Quì ci si fa molto, di vino e droghe, di maxischermo e puttanate, di chiesa e perbenismo.Sturm und drang: tempesta ed assalto. Sembra facile...
Ti voglio bene anch’io e tanto.
Doriana
2. > Reggio, la fila disperata per il lavoro, giovani accampati per tre giorni, 20 giugno 2006, 11:41
dal sito di Radio Ciroma - Cosenza
LA LUNGA FILA DELLA VERGOGNA A REGGIO
FINIAMOLA CON LA FARSA, DATECI IL DENARO!
di: zac
Gara di sopravvivenza per i disoccupati che da quattro giorni presidiano l’ufficio per l’impiego di Reggio. il premio in palio sono 1000 euro al mese per 300 persone che verranno sfruttate dalle aziende. per vincere si deve essere tra i primi trecento, ma ad aspettare sono molti di più, da tre giorni accampati. la vergognosa vicenda è finanziata con un bel pò di milioni di euro-fondi regionali. il ritornello è sempre lo stesso: dipingere il Sud come un posto abitato da poveri disoccupati in cerca di lavoro. intanto, altre regioni hanno speso i fondi meglio, introducendo il reddito di cittadinanza. la dignità delle persone conta e chi semina vento, prima o poi, raccoglie tempesta. parigi non è poi così lontana per chi si è stancato di patire la farsa della disoccupazione. Dovete darci il denaro, poi ne riparliamo, ...poi..