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Regionali: la Francia punisce Sarkozy
Publie le domenica 14 marzo 2010 par Open-Publishing1 commento
de Attilio Geroni
Parigi - La sanzione è arrivata per Nicolas Sarkozy, più pesante del previsto. La seconda da quando è all’Eliseo perché, è bene ricordarlo, anche le comunali della primavera 2008 non andarono bene per il partito del presidente, l’Ump. Al primo turno delle regionali il Partito socialista ha preso secondo le prime stime il 30% dei consensi contro il 26,7% dei neogollisti. Grande sorpresa fino a un certo punto – vista la campagna molto attiva condotta dalla figlia del fondatore Marine Le Pen – il Fronte nazionale contende la terza posizione alla lista verde di Europe Ecologie, rispettivamente con il 12 e il 12,3 per cento. Il risultato degli ecologisti di Daniel Cohn Bendit resta buono ma non buonissimo e cio’ potrebbe facilitare il Ps durante i negoziati in vista del secondo turno di domenica prossima: «Il Partito socialista è il primo partito di Francia, con una sinistra chiaramente più forte», hanno esultato i dirigenti socialisti, con la mente già rivolta alle presidenziali del 2012.
A un livello record, 52%, il tasso di astensione, con molti elettori che si sono recati alle urne all’ultimissimo momento. Il tenore del dibattito non è stato particolarmente alto e secondo gli analisti a snobbare le regionali sarebbero stati soprattutto gli elettori della destra, poco spronati alla mobilitazione a livello nazionale anche da un profilo volutamente basso scelto dal presidente della repubblica.
Uno sguardo sui risultati a livello regionale conferma il successo netto in Languedoc-Roussillon del ribelle Georges Frêche, scomunicato dal Ps per le sue dichiarazioni razziste e antisemite, ma sempre popolarissimo nel proprio feudo: la sua lista avrebbe raccolto il 35% dei consensi rispetto al 7% dei socialisti guidati da Hélène Mandroux e al 19% dell’Ump.
Messaggi
1. Regionali: la Francia punisce Sarkozy, 15 marzo 2010, 09:37
A me pare che il dato su cui riflettere sia il 52% di astensionismo, risultando del tutto irrelevante la distinzione tra tra PS ed UMP , che sono ambedue partiti di centro-destra e che portano avanti politiche sostanzialmente analoghe !!
E’ ormai chiaro che non esiste più voto di protesta e che l’unica forma di manifestare dissenso sia diventato l’astensionismo !!
Certo l’establishment , controllando l’informazione, avrà facile gioco nel farlo passare come fenomeno antipolitico e come atteggiamento qualunquistico , che non riesce a distinguere nel fare politico il buono dal cattivo !!
Comunque illudersi di poter deligittimare un ceto politico solo con l’astensionismo, non porta da nessuna parte e spesso è un’illusione che può
aprire le porte a svolte autoritarie , se non proprio totalitarie !!
MaxVinella