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Regione Lombardia: dopo le moschee anche per i centri sociali le stesse vergognose norme
Publie le giovedì 15 giugno 2006 par Open-PublishingCOMUNICATO STAMPA
LEGGE TERRITORIO: DOPO LE MOSCHEE, ANCHE PER I CENTRI SOCIALI STESSA NORMA VERGOGNOSA E DISCRIMINATORIA
Dichiarazione di Luciano Muhlbauer, consigliere regionale del Prc
“Mentre il Presidente Formigoni diletta la stampa nazionale con i suoi
annunci di sparigliare la politica, invocando profili riformisti e
centristi, la sua maggioranza in Aula consiliare mostra il peggio di sé,
riesumando un passato che si pretende sepolto.
E così, in mezzo al contestatissimo provvedimento sull’urbanistica, ormai al
terzo giorno di ostruzionismo da parte dell’opposizione, non si annidano più
soltanto una norma ad personam a favore di Paolo Berlusconi e un’altra
antiislam che impone l’autorizzazione del Sindaco se il cambio di
destinazione d’uso di un immobile è finalizzato a luogo di culto. Oggi
pomeriggio, la maggioranza ha dato sfoggio dei suoi più bassi istinti
repressivi costringendo al “permesso di costruire” anche i centri sociali.
In altre parole, ognuno può fare quello che vuole nel suo capannone o nel
suo garage, magari anche affittare abusivamente posti letto senza che questo
susciti alcuno scandalo da parte del centrodestra. Ma guai se un gruppo di
cittadini si riunisce a pregare o se un gruppo di giovani dà vita ad
attività sociali. Perché in questi due casi, secondo la nuova normativa
regionale, scatterebbe la mannaia di lunghe, e illegittime, trafile
burocratiche.
Oggi c’è da vergognarsi di essere parte di questa Assemblea legislativa che
impegna per tre lunghe sedute il suo tempo semplicemente per umiliare il
Comune di Monza e discriminare i musulmani lombardi e i giovani dei centri
sociali.
Altro che riformismo lombardo! Qui siamo in pieno regno di affaristi, post
fascisti e razzisti”.
Milano, 14 giugno 2006