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Repetita iuvant

Publie le lunedì 1 giugno 2009 par Open-Publishing

Per domani, Anniversario della Festa della Repubblica fatevi un regalo così come alla nostra Repubblica.

Una Blogger "www.ilblogdipaola.ilcannocchiale.it"" ha deciso di attivare una iniziativa - datata lo scorso anno per i tempi tecnici nel frattempo intercorsi - che è stata accolta presso la:

"CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO

Consiglio d’Europa – Strasburgo, Francia

RICORSO

Presentato in applicazione dell’articolo 34 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo

e degli articoli 45 e 47 del Regolamento della Corte

I

Le Parti

ALESSIO Paola, di sesso femminile, di nazionalità italiana, omissis...DATI PERSONALI, rappresentata, assistita e difesa, come da procura in calce al presente atto, dall’Avvocato Mauro ANETRINI, iscritto all’Albo degli Avvocati di Torino, abilitato al Patrocinio avanti le Giurisdizioni Superiori, con domicilio in Torino, via XX settembre 65, tel. +39011531744 - +39011531100(fax)

Ricorre contro

La Repubblica Italiana, in persona del Presidente del Consiglio dei Ministri pro tempore, Prof. Romano Prodi.

Per denunciare la violazione dell’art. 3 del Protocollo Addizionale della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo e la mancanza di libere elezioni nel territorio della Repubblica Italiana, nei termini infra specificati. ... "

e, continuando

..."
III

Il Vulnus all’articolo 3 della Convezione ed ai principi della Costituzione Italiana.

Ciò posto, appare del tutto evidente che risultano gravemente violati:

l’articolo 1 della Costituzione Italiana, che individua nel popolo il sovrano reale della Repubblica, riservando ai suoi rappresentati la sovranità legale.

Secondo la Legge attualmente vigente, l’elettore – che è cittadino e compone il corpo elettorale attraverso il quale si esprime il popolo – non può in alcun modo partecipare alla scelta dei suoi rappresentanti tra i veri candidati iscritti nella lista: non nella fase in cui vengono composte le liste, alla quale resta del tutto estraneo, non esistendo, in Italia, il c.d. sistema delle primarie regolato per legge; ma neppure nella fase della elezione, derivando la stessa da un fatto eterogeneo rispetto alle dinamiche sulle quali si fonda una democrazia moderna. Con riserva, di ulteriori approfondimenti, il dato di tutta evidenza è la spoliazione totale ed assoluta della sovranità popolare sulla quale si fonda la Repubblica e con conseguente annichilimento del diritto di ogni elettore ad esprimere liberamente un voto non soltanto in favore di una formazione politica, ma, anche e soprattutto, di una persona, ritenuta idonea e meritevole di assumere il ruolo rappresentativo, che non può non scaturire dalla volontà dei cittadini rappresentati. Il concetto di sovranità, infatti, non può essere circoscritto alla mera personalizzazione del ruolo politico degli eventuali leaders delle coalizione in contesa, ma si realizza, in concreto, mediante la piena ed incondizionata attuazione dei precetti posti a base di uno Stato davvero democratico, nel quale l’elettore, attraverso l’adesione o il dissenso ai programmi e alle persone esercita il primo e più importante diritto di cui consta la cittadinanza.

L’articolo 10 della Costituzione Italiana e l’articolo 3 del Protocollo addizionale della Convezione dei Diritti dell’Uomo, la quale parla espressamente di scelta, con ciò riferendosi alla possibilità di opzione che non può essere circoscritta alle sole liste, ma deve estendersi anche alla selezione di coloro che, a mente dell’articolo 67 della Costituzione Italiana, rappresentano, singolarmente e nel complesso della camera di appartenenza, la nazione. In Italia, allo stato, i rappresentanti vengono designati e non eletti: non sono scelti; non è ammessa opinione alcuna; non esiste libertà

Con questa Legge l’Italia, si colloca al di fuori del contesto di democrazia al quale si ispirano le grandi nazioni dell’Europa e tradisce, oltre alla legalità repubblicana, un patto sottoscritto, ratificato ed al quale è, per costituzione, attribuito rango fondamentale nel sistema. Il vulnus per i diritti dell’elettore è addirittura clamoroso e non abbisogna di ulteriori commenti.

Spiace, al ricorrente, evidenziare alla Corte ecc... ma l’assoluta mancanza del benché minimo sussulto nell’intero mondo politico ed istituzionale italiano. In questi giorni, in questo Paese, è in corso la campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento. La probabile composizione delle - nuove – Camere, fatti salvi i premi di maggioranza ( sui quali, pure, molto vi sarebbe da dire), sarà nota alla data di presentazione delle liste, giacché è evidente che la semplice collocazione in posizione apicale in una certa lista è garanzia di elezione, mentre l’appostazione in posizioni di rincalzo rappresenta certezza di esclusione. Se, poi, si pensa al fatto che le liste vengono discusse, decise e confezionate presso le segreterie dei partiti politici, è agevole comprendere che nessun dissenso alla volontà del leader può essere tollerato. Dunque, non è soltanto compromesso il diritto alla scelta del cittadino elettore; è letteralmente devastato il principio di rappresentanza che lega – senza vincolo di mandato – l’eletto al corpo dei cittadini e che costituisce corollario essenziale del diritto alla libera indicazione del voto in un sistema democratico.

Il tradimento delle garanzie costituzionali e convenzionali consumato in danno dei cittadini esige una risposta immediata, che possa contribuire a rimuovere ostacoli degni di un sistema totalitario che offendono profondamente il senso di democrazia del popolo italiano.

La comunità internazionale è solita inviare osservatori in occasione di consultazioni elettorali in paesi nei quali si teme che esistano fattori di condizionamento della libera espressione del voto. Dalla esposizione che precede si ricava che l’Italia necessita di osservatori anche nella fase di compilazione delle liste: ciò che, a ben vedere, è ancora più grave ed evoca ricordi di un triste passato. " ...

Nei commenti in calce, indica a quali e-mail far pervenire le firme di adesione da parte di coloro che hanno a cuore le sorti della nostra democrazia, di seguito ripetute
mauro.anetrini PaV tiscali.it
paola.alessio PaV yahoo.it

Sono sicuro che i lettori di Bellaciao non faranno mancare le loro adesioni.