Report da Lampedusa

Da alcuni giorni siamo a Lampedusa ed abbiamo iniziato con la doverosa visita al cimitero, che accoglie da anni non più di 9 bare di migranti naufraghi, dato che nel cimitero dove sono sotto sequestro decine di cripte abusive, non si troverebbero più posti per i migranti, che vengono poi seppelliti in provincia di Agrigento.

Leggendo le cronache locali dei quotidiani e parlando con alcuni lampedusani, sembrerebbe che la manifestazione antirazzista di domenica 10 settembre, l’isola verrà messa a ferro e fuoco dai rivoltosi (addirittura un’anziana signora temeva che la manifestazione vedrà all’opera i famigerati clandestini).

Da giorni dalla Sicilia si continua da parte delle forze promotrici a stemperare le tensioni, ma qui purtroppo non si registrano situazione di contrasto, da chi dovrebbe fare opposizione; addirittura domani sera ci sarà un comizio di un rappresentante dell’Italia dei valori, il quale cavalca gli stessi contenuti della Lega: No al finanziamento del secondo CPT (definito centro di accoglienza in maniera erronea) perchè vengono prima i bisogni dei lampedusani, anzichè di lapidare denaro pubblico nel "business umanitario", sarebbe più economico affondare le carrette del mare alla partenza.

In sera-ta incontreremo i rappresentanti dei commercianti, che minacciano una serrata contro la manifestazione, che disturberebbe le quotidiane abitudini degli indifferenti turisti; a giorni (probabilmente il 7 settembtre) indiremo una locale conferenza stampa di presentazione della manifestazione, insieme ai rappresentanti delle forze promotrici, in primo luogo la Rete Antirazzista Siciliana.

Lampedusa 4/9/06

Alfonso Di Stefano (Attac Sicilia)

Tania Poguisch (Circolo Arci Thomas Sankara- Messina)*