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Report: esplode la bufera su Malagrotta
Publie le martedì 25 novembre 2008 par Open-Publishing3 commenti
Report: esplode la bufera su Malagrotta
di Alessandro Ambrosin
ROMA -Malagrotta è nuovamente sotto l’occhio del ciclone, ma dopo l’inchiesta mandata in onda ieri sera dalla trasmissione Report esplode una vera bufera. L’assessore della Regione Lazio, Mario di Carlo, che ha la delega in materia di rifiuti, si è dimesso da questo incarico denunciando il tranello del quale è stato vittima da parte della troupe televisiva.
Tuttavia tutto sembra confermare che la discarica più grande d’Europa che si sviluppa nei suoi 160 ettari è un business nel quale il privato tutela i suoi interessi finanziari e l’amministrazione pubblica non fa il suo dovere. E’ questo quanto emerge dal servizio televisivo "L’oro di Roma"di Paolo Mondani il giornalista autore dell’indagine. L’unico beneficiario in termini economici è inequivocabilmente lui, Manlio Cerroni, che ha costruito un impero attorno a questo business, del quale nemmeno lui sa l’esatto valore. Nonostante le recenti dichiarazioni del presidente alla regione Lazio Piero Marrazzo che ha assicurato un raggiungimento della differenziata entro tre anni la situazione è in netto peggioramento. Se nel 2000 la produzione annua pro capite era di 207 chilogrammi di rifiuti, nel 2007 è salita a 450. E così Malagrotta, con il beneplacido delle amministrazioni pubbliche continua ad alimentare una discarica pericolosissima per l’ambiente e a produrre un aria inquinata con livelli PM10 di molto superiori alla soglia ammissibile dalla legge, che circa 50mila abitanti residenti nelle aree limitrofe sono costretti a respirare ogni giorno.
Ma se il business dei rifiuti è così redditizio è indubbio che per Cerroni gli incentivi sulla differenziata non farebbero comodo. All’interno di Malagrotta due impianti di gassificazione, costruiti con i finanziamenti CIP6, generano fonti energetiche alternative, producendo uno metano per le auto di servizio della Giovi srl, la società che gestisce la maxi-discarica capitolina, e l’altro energia elettrica che viene totalmente venduta.
Nonostante Malagrotta sia sotto inchiesta per l’ inosservanza di leggi italiane e comunitarie in materia di smaltimento dei rifiuti, e il titolare della Giovi Francesco Rando sia stato già condannato a un anno di carcere e un’ammenda di 15 mila euro, la discarica continua a pieno ritmo la sua attività a colpi di proroghe che ne posticipano la chiusura; l’ultima è prevista per il 31 dicembre 2009.
Ma quello che ha lasciato intendere l’assessore Di Carlo getta ulteriori dubbi sui probabili rapporti tra amministrazione pubblica e privata. L’esponente istituzionale ex presidente dell’Ama l’Azienda Municipalizzata per la raccolta dei rifiuti è si è lasciato andare in un fuori onda, mettendo in luce tutta la sua "verve" dialettica. Quello che emerge è lo stretto legame che esiste tra Di Carlo e il guru della "monnezza capitolina" Manlio Cerroni, proprietario del terreno di Malgrotta. "Se magnamo assieme la coda alla vaccinara ", s’è lasciato sfuggire l’assessore, che da indiscrezioni è addirittura indicato come il figliol prodigo di Cerroni. E mentre qualcuno difende a spada tratta Di Carlo indicandolo come il capro espiatorio della vicenda Malagrotta, arrivano anche le richieste di immediate dimissioni come atto dovuto. "Quanto accaduto è oggettivamente incompatibile con un incarico istituzionale delicato e importante” hanno dichiarato le segreterie regionali del Prc, Verdi e Sd. Ma forse, tutta questo "attenzione" contro Di Carlo, è dovuta solamente ad una scelta culinaria sbagliata. Se avessero mangiato il risotto al fumo di Malagrotta le cose forse sarebbero andate diversamente.
Messaggi
1. Report: esplode la bufera su Malagrotta , 25 novembre 2008, 09:32
Solo Il Messaggero ha riportato correttamente quanto avvenuto, come si può vedere a questo link :
https://roma.indymedia.org/sites/roma.indymedia.org/files//malagrotta.pdf
Che il capo dei Cerroni-boys ( N.d.R, Marrazzo ) si sia lasciato andare ad un’esultanza liberatoria è un’altra delle innumerevoli "sviste"
di questo ex (molto ex) fustigatore di mascalzoni.
Ma la vicenda rivela anche due aspetti sui quali meditare:
– il primo è la ormai consolidata acquiescienza dei media (con qualche eccezione, come in questo caso) ai desiderata e agli interessi del potere forte di turno, con buona pace per la correttezza dell’informazione;
– l’altro è un anticipo di quello che avverrà, e che i Comitati territoriali e le Associazioni paventavano già da tempo: il gassificatore di Malagrotta funzionerà per "forza maggiore", qualunque siano le condizioni di funzionamento; e questo per motivi "tecnici", come in questo caso, o perchè Roma non potrà fare a meno di questo impianto, sul quale si è costruito il piano regionale dei rifiuti.
Non saranno gli (eventuali?) sforamenti dei limiti di inquinamento o i malfunzionamenti, che in Germania hanno portato alla chiusura del suo gemello, che qui da noi impediranno a Cerroni e a tutti i suoi tanti fans di continuare farlo funzionare malgrado tutto.
Raf
1. Report: esplode la bufera su Malagrotta , 25 novembre 2008, 09:47
Mi scuso, era saltato il titolo del commento, titolo senza il quale si capisce poco il senso del commento medesimo.
Il titolo è :
LA NOTIZIA DEL DISSEQUESTRO DEL GASSIFICATORE DI MALAGROTTA E’ UN FALSO !!!!!
Scusandomi di nuovo, Raf.
2. Report: esplode la bufera su Malagrotta , 25 novembre 2008, 13:30
Il fuorionda dell’assessore Di Carlo a Report
Ecco l’intervista mandata in onda dalla trasmissione di Milena Gabanelli a seguito della quale l’assessore con delega ai rifiuti, Mario Di Carlo, ha presentato le dimissioni (video tratto da Youtube). Nel fuorionda l’assessore parla della sua amicizia con Manlio Cerroni, l’imprenditore che gestisce la discarica di Malagrotta: "A tutti e due ci piace andare a mangiare...che ne so? La coda alla vaccinara..."
Link al video :
http://roma.repubblica.it/multimedia/home/3792611