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Responsabilità ignorate su migranti e speculazione dei prezzi
Publie le venerdì 15 gennaio 2010 par Open-Publishing1 commento
Seguo le belle trasmissioni Rai3 prima delle ore 13: Agri3, cifre in chiaro, Shukran o Le storie di Augias con un libro al giorno; sono il meglio della Rai, ben superiori a quei talk show miserevoli con l’immancabile Sgarbi o ai polpettoni osceni di Mediaset, e vorrei che fossero in replica in prima serata al posto dei quiz idioti o delle telenovele che ci ammaniscono.
Ascolto le ragioni dei migranti e quelle degli agricoltori.
Per i migranti la questione è di una chiarezza impressionante: la Bossi-Fini andrebbe abbattuta: è una legge impraticabile, farraginosa e punitiva, non risolve il problema e sembra creata da sadici per infliggere una forte sofferenza a gente che già è in una situazione di dolore, una legge che pretende in modo idiota che un datore di lavoro chiami un lavoratore sconosciuto dal 3° mondo sostenendo una trafila ignobile, pesantissima, costosa e dai tempi infiniti. Ma chi, avendo bisogno di una badante, di un muratore, di un operaio, di un bracciante, si sottoporrebbe veramente a un iter così astruso, che riguarda un lavoratore che non ha mai visto, aspettando 2 anni o anche 3? Follia pura! La Bossi-Fini non risolve il problema dei migranti e Rosarno lo dimostra chiaramente. Deve essere rifatta!
C’è poi il gravissimo problema degli agricoltori, costretti a usare lavoro nero e a chiedere sussidi europei, perché i loro ricavi sono scesi sotto il minimo sotto il maglio spaventoso e fuori controllo di una filiera in cui la speculazione dei mediatori ha raggiunti livelli intollerabili nell’assenza di qualunque intervento governativo, sotto l’intenzione perversa di "non perturbare il libero gioco del mercato". Lo abbiamo visto a cosa porta "il libero gioco del mercato"! A una moltiplicazione di ingiustizie e di sofferenze.
I contadini hanno ricavi al minimo e sono sempre più angariati dai grossisti che pagano loro prezzi al di sotto dei costi in una filiera spaventosa e priva di qualsiasi controllo. Sono decenni che questo aspro problema provoca rimostranze, proteste e manifestazioni degli agricoltori, ma lo scempio continua, raggiungendo punte di esasperazione che allontanano i più dall’agricoltura, ma di questo io non sento parlare mai, né vedo ministri del settore riunirsi per prendere provvedimenti e ridurre lo scempio degli speculatori per sostenere i giusti prezzi al comparto agricolo della produzione né ne ho sentito parlare ad Annozero o a Ballarò o dal ministro Zaia che pure è molto presente sul video. I denari rubati dei mediatori non si toccano! Anzi il problema proprio non esiste, come se un problema non si dovesse misurare nel contesto e potesse ridursi solo alla "intolleranza" di migliaia di infelici. Eppure tutto si tiene: l’avidità famelica dei mediatori e grossisti, lasciati indisturbati dallo stato e nemmeno controllati nei loro spaventosi ricarichi, le truffe dei coltivatori che per avere sussidi o esenzioni fiscali denunciano il falso, la connivenza dei partiti che per avere i loro voti fingono di non vedere e di non sapere, la mano pesante della mafia che sfrutta tutto quello che lo stato lascia deserto, l’assenza delle istituzioni e dei controlli, il vuoto dei sindacati che garantiscono solo 8e ormai poco anche quello) chi dei diritti già ce l’ha, il silenzio colpevole della chiesa che parla troppo spesso in astratto e troppo poco in concreto, una legge che viola se stessa in quanto chiama migliaia di braccia senza garantire loro un minimo di assistenza, accoglienza e integrazione.., senza nemmeno controllare se le condizioni che ha posto sono osservate. E’ tutto un intreccio di cose malfatte che discendono dal malgoverno e dalle carenze di uno stato debole e pasticciato, che si costruisce solo un difficile equilibrio di tanti squilibri, e rifarsi solo sull’anello più debole della catena aumenta solo ingiustizia a ingiustizia.
L’agricoltore vende un kg di arance a 6 centesimi e, se sono da succo, addirittura a 3 (perché non esiste l’obbligo del made in Italy e ormai si importa di tutto), noi lo compriamo a 1 €. C’è in genere un ricarico del 470 %. I ricarichi medi dalla produzione al consumo oscillano attorno al 500%. E’ troppo! Le carote hanno avuto un ricarico del 1100 %!
Sono ricavi insostenibili su cui speculano mediatori e larga distribuzione, grossisti e supermarket, che si fregano tutto il guadagno dei produttori e spesso senza alcun controllo fiscale, senza regole e in modo del tutto arbitrario in una vera azione di strozzinaggio.
Chi fa qualcosa contro i reati di costoro? Nessuno!
Messaggi
1. Responsabilità ignorate su migranti e speculazione dei prezzi, 15 gennaio 2010, 21:49, di NANDO
QUESTO SISTEMA E’ MARCIO, NON E POSSIBILE CHE I PRODUTTORI CHE LAVORANO LA TERRA CON SUDORE, SACRIFICI E SFORZI NOTEVOLI, GUADAGNI MENO DI TUTTA LA FILIERA.BISOGNA CHE SI ACCORCI LA FILIERA,ANZI IO DIREI CHE SIA GIUSTO, CHE LA MERCE SIA VENDUTA DIRETTAMENTE DAL PRODUTTORE AL CONSUMATORE!!!!!!!!!!!!!!!!