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Resteremo, resisteremo e lotteremo!
di Gianni Bartoletti, Simone Bazzini, Cristiano Cappellini, Marco Lorenzini, Niccolò Gherarducci
Interveniamo in merito alla questione delle tessere dei Giovani comunisti 2009.
Riteniamo stupida e infantile, oltreché provocatoria, questa decisione, presa unilateralmente dall’esecutivo nazionale dei GC, di mettere una foto che ritrae la caduta del muro di Berlino sulla prossima tessera. Neppure l’accostamento con il movimento chiamato Onda, regge.
Da parte dell’attuale maggioranza non esiste assolutamente la volontà, ad ogni passaggio politico ne abbiamo conferma, di andare ad un confronto costruttivo con la minoranza. Essi, l’hanno più volte dichiarato non solo in fase congressuale, stanno costruendo un nuovo soggetto politico, il partito unico della sinistra. Questa opzione costituisce chiaramente un progetto diametralmente opposto rispetto a quello proposto dalla maggioranza del partito, la ricostruzione e il rafforzamento del partito della rifondazione comunista e naturalmente della sezione giovanile del partito, i giovani comunisti/e. Se tutto finisse qui non vi sarebbero particolari problemi, rientrerebbe diciamo quasi nella norma, nella normale articolazione di un partito in cui esistono diverse posizioni riguardo la strategia e la prospettiva. Purtroppo il comportamento ed i metodi utilizzati da questi compagni non sono certo ortodossi. Non utilizzano i canali consueti della discussione, del confronto e, se vogliamo, della battaglia politica. Spesso non partecipano alle attività che il partito promuove, e quando invece ciò accade, strumentalizzano oppure fanno dell’ostruzionismo. Agiscono fuori dalle stanze del partito per cercare di continuare nella loro opera di distruzione, del partito, in continuità a quando erano la maggioranza, sottolineiamone quantomeno la coerenza!
Nei Giovani Comunisti sono ad oggi la maggioranza. Utilizzano questa organizzazione per destabilizzare tutto il partito. Rifiutano, come avviene nel partito, qualsiasi discussione con la minoranza; a noi è stato anche impedito di partecipare all’organizzazione dell’ultimo campeggio nazionale.
Contestiamo naturalmente questo metodo di far politica, oltretutto da parte di coloro che vogliono, o meglio vorrebbero, "darci lezioni di democrazia" e tacciandoci di biechi stalinisti.
Ora l’ennesima provocazione. L’immagine della caduta del muro di Berlino sulla tessera 2009. Il simbolo della sconfitta del comunismo, della vittoria del capitalismo sulla nostra tessera.
Nella rievocazione della guerra fredda, scopriamo che alcuni dei nostri compagni, perdonateci se vi chiamiamo ancora così, non vogliamo certo offendervi, è il nostro linguaggio vetero-comunista, credono che tra est e ovest il peggio sia stato ad est.
Naturalmente il socialismo reale è stata un’esperienza, come altre ce ne sono state, peraltro in cui sono stati commessi molti errori, ma certo è che sempre di un’esperienza socialista, importante, stiamo parlando. Fa parte della nostra storia, della storia di chi si sente comunista e di crede in quell’ideale chiamato comunismo.
Al campeggio nazionale GC di quest’anno, a Sapri, abbiamo sentito affermare, da alcuni dirigenti durante l’assemblea nazionale, che noi ci fonderemmo a partire dalla caduta del muro di Berlino. Sapere questo provoca in noi molto sconcerto. Noi credevamo di fondarci sugli scritti di Marx, di Engels, di Lenin, di Gramsci, di Togliatti, per citarne solo alcuni; credevamo di fondarci, se proprio vogliamo trovare un evento fondante sconvolgente, nel senso rivoluzionario del termine, ovvero il movimento reale che abolisce lo stato di cose presenti, pensavamo alla rivoluzione d’ottobre del 1917.
Questa differenza tra noi e voi è molto importante, riconoscere i propri errori è determinante. Innanzitutto per guadagnarsi credibilità, in secondo luogo, certo non per minore importanza rispetto al primo, per cercare di non commettere quantomeno gli errori già commessi in passato. (Questo vale anche per il partito unico della sinistra naturalmente, anche se fortunatamente in tal caso non potrete addossare a noi le responsabilità per la debacle elettorale dell’aprile scorso).
Auspichiamo che al posto del muro che crolla si possa mettere una foto rispetto alle lotte operaie e studentesche del 1969, visto che proprio il prossimo anno ricorrerà il quarantesimo anniversario.
Non sperate cari compagni e care compagne, che noi per il 2009 non ci tessereremo, noi prenderemo la prossima tessera dei giovani comunisti, nonostante tutto; il partito ed i GC sono dei comunisti e delle comuniste. Nel passato compagni e compagne hanno dovuto subire cose molto peggiori rispetto a quello che pensate di farci subire oggi, eppure non sono scappati. Noi faremo come loro resteremo, resisteremo e lotteremo, non sarete certo voi a farci indietreggiare.
Gianni Bartoletti – GC Livorno
Simone Bazzini – CPF Livorno
Cristiano Cappellini – GC Livorno
Marco Lorenzini – GC Livorno
Niccolò Gherarducci – CPR Toscana