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Ricevo da Corrado e concordo

Publie le domenica 24 febbraio 2008 par Open-Publishing
3 commenti

L’Italia è una Repubblica parlamentare a democrazia delegata. Come in tutti gli organismi delegati, dalla piu’ piccola ong fino al parlamento europeo, valgono solo i voti dei presenti. Gli assenti, come si sa, hanno torto per definizione. La normativa sui regolameti elettorali descrive bene il meccanismo dell’assegnazione dei seggi. I voti sono suddivisi in: voti validi per una qualsiasi lista, schede nulle e schede bianche. Al netto di queste ultime due voci la distribuzione percentuale delle liste avviene solo con i voti validi. In pratica se si presentano 100 elettori e i voti validi sono 80 mentre 15 sono le schede bianche e 5 i voti nulli, allora il conteggio percentuale verrà effettuato solo sugli 80 voti validi. D’altra parte in Parlamento, o nel consiglio direttivo della bocciofila, non esistono seggi vuoti. Quindi tutti i posti devono essere assegnati. Chi non vuole decidere in realtà decide di delegare gli altri a rappresentarlo, un po’ come per l’8 per mille alle
chiese. In sostanza un doppio processo di delega e non una semplificazione.

Ecco un argomento da cui iniziare i ragionamenti: a chi faro’ decidere per me ? Uno e’ libero di non partecipare ma deve sapere che in questo modo lascia il proprio posto ad altri. Finche’ si tratta della bocciofila, ed uno non gioca a bocce, niente di male. Ma se si tratta delle tue condizioni di vita, tu faresti decidere gli altri per te ? Pensateci gente, pensateci.

Messaggi

  • Tutto giusto .... ma l’esperienza mi insegna che quando nessuno rappresenta i tuoi interessi .... esiste anche l’arma dello sciopero ....

    Ed io sono sindacalista nato ......

    K.

  • Viviana,
    ti leggo sempre con piacere ma questa volta ritengo di doverti esprimere le mie perplessità.

    Iscriversi alla bocciofila è una libera scelta che dura finchè ci si riconosce nel suo programma. Quando invece si nasce in un Paese non è per libera scelta e non si può dire: mi iscrivo ad un altro Paese di cui condivido i progetti.
    Se nella bocciofila vengono candidate delle persone squalificate, posso oppormi con il mio voto se lo ritengo opportuno; oppure non partecipare, lasciando decidere gli altri; oppure posso rifiutare di appartenere ad una bocciofila retta da persone squalificate e andarmene.
    Ma come faccio a "disiscrivermi" dall’Italia?
    Sono un pensionato che ha lavorato ininterrottamente per tutta la vita e, ritrovandomi con una pensione schifosa, ho dovuto, come molti altri pensionati, esiliarmi in un Paese del Terzo Mondo per potere continuare a vivere, e così, se prima ero un cittadino di serie "C", ora lo sono diventato di serie "Z" poichè continuo a pagare le tasse e non posso usufruire di nessun servizio (per cui quelle tasse pago).

    Proviamo invece a vedere la cosa con una metafora più calzante:
    dato che nell’attuale situazione politica non esiste una alternativa agli attuali schieramenti totalmente allineati sulle medesime posizioni antipopolari e belligeranti fra loro solo nelle meschinità, e dato che tutte le regole sono fatte per che "la Casta" sia vincente e io perdente, perchè dovrei stare a un gioco così infame? Non rinuncio alla mia dignità di dire: mi rifiuto di darvi quella delega che poi usereste per giustificare le vostre infamità contro di me!
    Se fossi un condannato alla sedia elettrica, che mi fregherebbe di scegliere il boia che azionerà l’interruttore?

    E visto che le elezioni di un Paese non sono paragonabili a quelle di una bocciofila, anche la valutazione del comportamento degli elettori, che esprime i loro sentimenti, deve essere necessariamente diverso, e così anche le ripartizioni delle percentuali debbono rispecchiare questo comportamento, altrimenti risultano truffaldine come lo sono quelle attuali.
    Provo ad esprimermi con un esempio, molto semplificato ma che rende ugualmente l’idea:

    immaginiamo che tutti gli elettori votino la lista "A", questa avrà ottenuto il 100% del consenso elettorale e qui non c’è nulla da obiettare;

    se invece il 25% degli elettori votassero la lista "A", un altro 25% votasse la lista "B" e il restante 50% si astenesse, perchè non avendo alternative, non partecipa ad un "gioco" infame fatto sulla sua pelle, con le regole della bocciofila, usate truffaldinamente nelle votazioni di carattere politico, le 2 liste hanno ottenuto ognuna il 50% dei consensi.

    Con lo stesso metro di misura, se in un Paese ci fossero (poniamo il caso) 20 milioni di aventi diritto al voto che dovessero votare per una banda di delinquenti e, poniamo il caso che solo un elettore avesse lo stomaco forte per presentarsi a votare la banda di delinquenti, questa avrebbe comunque preso il 100% dei voti, in realtà ne ha preso 1 su 20 milioni!.

    Mi sembra che questo meccanismo sia brutalmente l’annullamento del dissenso!
    Infatti negli anni ’80 ad ogni tornata elettorale rifacevo la conta delle percentuali ottenute dai vari partiti mantenendo nel conteggio (come giustamente dovrebbe essere) anche le varie forme di protesta, i risultati che ottenevo erano stupefacenti.

    A questa situazione ci sarebbe un’altra alternativa, ma purtroppo sembra caduta nell’oblio...

    Un saluto, Roberto

  • Cara Viviana, i meccanismi elettorali sono stati da sempre costruiti per favorire le maggioranze e penalizzare le minoranze !!
    Con questi sistemi il dissenso e la protesta non possono aver alcuna voce e finiscono sempre per non essere rappresentati.
    Se questo avviene nelle bocciofile non è un gran problema : uno può sempre cambiare sport o bocciofila !!
    Il problema è che invece la maggior parte delle persone non ha né la possibilità di cambiare paese nè il proprio status sociale e deve subire la "violenza" di false maggioranze costruite con la manipolazione del consenso e con sistemi che di democratico hanno solo il nome !!

    MaxVinella