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Riduzione dell’orario? Prima diano qualcosa gli altri.

Publie le martedì 23 dicembre 2008 par Open-Publishing
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Sta suscitando discussioni a destra e sinistra la proposta di adottare una riduzione degli orari di lavoro per salvare posti di fronte alla crisi economica.
Ad esempio,a questa proposta hanno dato una non chiusura a priori sia il segretario della CGIL,Epifani che il segretario di Rifondazione Comunista,Ferrero.
La cosa non è in sè un errore di principio e la solidarietà concreta , che i ricchi di solito non conoscono se non sotto forma di elemosina,fra i meno abbienti è praticata da secoli.
Ma ora è troppo presto!
Ci sarebbero un paio di cose da sistemare prima,fra cui i "sacrifici" di chi sta più in alto.Eccone alcuni;
— -Aumento dei soldi statali ed europei per CIG e sostegno ai redditi e disoccupazione
— -Aumento dal 12 al 20% delle tasse sulle rendite finanziarie
— -Tetti rigorosi e bassi per manager di banche ed aziende,private e pubbliche.
— -Quote di utili di banche ed aziende da reinvestire obbligatoriamente in ricerca/sviluppo e/o in aumento dei contributi per CIG.
— -Diminuzione di stipendio di parlamentari (sì,è simbolica)
— -Immediato ripristino dell’ICI prima casa per i redditi alti
— -Congelamento degli aumenti per le pensioni alte (da 2500/3000 euri)

Erano solo alcuni provvedimenti di giustizia possibili.
DOPO,si potrà anche parlare di redistribuire la ricchezza "orario di lavoro",o significa che la crisi devono continuare a pagarla solo i lavoratori,e i poveri.

http://altromedia.blogspot.com/2008/12/riduzione-dellorario-prima-i-sacrifici.html

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