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Riflessioni sulla Federazione della Sinistra.

Publie le sabato 21 novembre 2009 par Open-Publishing
14 commenti

La svolta di Chianciano aveva posto come condizione di base una radicale diversità strategica dal Partito Democratico.
Ciò non è avvenuto, e le dimostrazioni quotidiane dell’azione indipendente da logiche liberal-democratiche non si vedono con quell’interezza e rigore necessari per valutare serenamente l’operato della neonata Federazione di Sinistra.

La Costituente ha precluso ogni possibilità di dialogo con i partiti fuoriusciti da Rifondazione Comunista: unica condzione da loro posta, netta e chiara, era la non candidatura alle elezioni europee di soggetti che avevano sostenuto e/o fatto parte dell’ultimo Governo di centro-sinistra guidato da Romano Prodi. Dopo una prima, timida e mai esplicita risposta apparentemente positiva, la nascente Federazione vedeva candidato come capolista in più circoscrizioni elettorali Oliviero Diliberto, già Ministro della Giustizia. Si rompeva così ogni possibilità di unire tutti i partiti ispirati dalla Falce e Martello, a favore di un’alleanza tra i soli PRC e PdCI aperti a Movimenti ed Associazioni come SOCIALISMO 2000.

Il timore ed il dubbio che il mancato accordo con PCL e SC portasse ad una Federazione di Sinistra sì indipendente in sè, ma di stampo moderato, paiono prendere sempre più forma con l’avvicinarsi della scadenza elettorale delle Regionali di marzo 2010. La FdS si è dichiarata esterna, quindi ufficialmente equidistante, al mondo sindacale e quindi al prossimo congresso della CGIL, nonostante le ormai grandi differenze al suo interno. Leggasi Segreteria Nazionale e Rete 28 Aprile, con un occhio di riguardo verso la FIOM, mobilitata il 2 e 3 novembre scorsi insieme allo SLAI-COBAS per le manifestazioni ad Arese contro la chiusura dello stabilimento FIAT che ivi sorge. Il "dialogo" instaurato da Ferrero, Diliberto e Salvi con il neo-eletto Segretario del PD Pierluigi Bersani è stato giudicato in maniera ambivalente "positivo", arrivando a ventilare "appoggi esterni strategici sui grandi temi prioritari per il Paese".

Quegli stessi "appoggi esterni" messi in pratica da Fausto Bertinotti nei confronti dell’allora PDS, oggi PD. La linea di Chianciano stabiliva una rottura ed un cambio di Segreteria nelle alte sfere dopo tre lustri di ininterrotto bertinottismo e forti opposizioni interne a Rifondazione Comunista, delle quali è stato principale attore, tra gli/le altri/e, Paolo Ferrero stesso. I/le Compagni/e dell’area culturale trotzkista di "FalceMartello" sono usciti dalla Segreteria Nazionale, dando un primo segno che "la gestione unitaria" oltre ad essere impraticabile, sarebbe stata impossibile per via del sopraggiungere dei soliti compromessi con la sinistra democristiana, guarda caso puntuali con le scadenze elettorali.

Una linea compromissoria, accomodante e dialogante poteva essere comprensibile, a livello di Sinistra governista, ai tempi di Enrico Berlinguer data la forte destabilizzazione della società italiana e del suo status quo causata dall’eversione manu militari neofascista e dalla scelta di alcuni/e Compagni/e di ricorrere alla Lotta Armata nel nome di una nuova Resistenza Partigiana, alla quale i soliti celati burattinai decisero di tagliare la testa quando non sarebbe più servita ai loro scopi reconditi fatti di bombe, massoneria, infiltrazioni mafiose nelle Istituzioni di ogni ordine e levatura. Oggi non si vede la necessità di tornare a strizzare l’occhio a chi politicamente ha sempre dimostrato di essere lontano da noi anni luce. Basti pensare agli arruolati Calearo, Colaninno junior e Merloni. La linea del PD la detta la Confindustria.

Detto ciò risultano grottesche le saltuarie (una volta quasi quotidiane...) dichiarazioni volte a segnalare una politica "difforme" dal PD. Immediatamente prima dell’elezione di Bersani la politica era semplicemente "distante". I termini in politica, ce lo insegnano loro che la fanno di mestiere, sono importanti. Se poi qualcuno trova almeno 5 grandi diversità tra Franceschini e Bersani, allora che le esponga al popolo dichiaratemente Comunista, in grado di valutare AUTONOMAMENTE quanto esposto.
Uno social-democratico, l’altro liberal-democratico, entrambi questi figuri sono comunque distanti da un ideale che, nella sua integrità, ha posizioni ben precise. Basta volerle applicare.

Stanno facendo ingoiare a forza ad iscritte ed iscritti un imminente "appoggio esterno" al PD alle prossime elezioni quando sanno bene che, SE FOSSE STATA INTERPELLATA, la Base avrebbe rifiutato con forza anche solo l’ipotesi di tali compromessi morali ancor prima che politici. Il primo Segretario Nazionale del PRC non iscritto al defunto PCI ma proveniente dalla cosiddetta Nuova Sinistra (Democrazia Proletaria, Avanguardia Operaia...) si dimostra il più ortodosso degli ortodossi, proseguendo una "spiacevole" tradizione di moderatismo, elettoralismo e governismo.

Personalmente continuerò a lavorare in strada in mezzo alla gente e davanti ai luoghi di lavoro, senza pormi il problema di scadenze elettorali: se avessimo DA SUBITO E COMUNQUE DA MOLTO PRIMA fatto quotidianamente pratica di una Lotta Continua ed intransigente, non staremmo calcolatrice alla mano a pensare come e con chi allearci. La praticabilità di una rinnovata "Nuova Sinistra" pare farsi strada per conto suo: sarebbe l’unico modo per la Base Comunista, "dal Basso", di esprimere forti e chiare le proprie opinioni, senza confinare il destino della Falce e Martello italiana a meri colloqui di poltrona capitolini.

"Dobbiamo fare passare la linea per cui il PD è un partito fortemente anti-comunista" (Michele Emiliano, PD, Sindaco di Bari e coordinatore regionale del PD Puglia)

Mattia Laconca

Messaggi

  • Vabbè, Diliberto era stato ministro di giustizia del governo Prodi del 1996 e non dell’ultimo (2006 - 2008).

    E’ quindi evidente che non è questo il problema .... il problema del mancato accordo con i gruppi fuoriusciti da sinistra è cosa di contenuti e non di nomi ....

    Per me questa Federazione è morta prima ancora di cominciare .... e l’inevitabile tramvata che prenderanno - persino indipendentemente dalla quantità delle alleanze che verranno realizzate col PD - alle prossime regionali ne rappresenterà il quasi immediato "de profundis" ....

    K.

    • Credo semplicemente che a sinistra ci sono troppi personaggi che credono di avere la vera ragione su tutto!!! Basta con i personalismo...e con la miriade di pseudo partitelli dello 0,2%!!!! vergogna!!!! almeno con la federazione si cerca di aggregare forze,,,in un polo comunista e anticapitalista!!! il popolo ha bisogno di risposte effettive....che solo con la forza dei numeri lo si può fare!!! basta proclami....uniamoci tutti i comunisti!!!

    • Per "tutti i comunisti" intendi anche quelli che hanno votato le missioni imperialiste, le leffi di precarizzazione del lavoro, ecc...
      No, mi dispiace ma non basta dirsi comunisti per esserlo.

      saluti rossi

    • "Unire i comunisti" per fare cosa ?

      Per poi trattare in posizione di maggiore forza col Pd ?

      Film dell’orrore già visto .... e che da tragedia rischia di trasformarsi in una farsa ...

      K.

    • Le forze politiche spesso trattano. Perché non dovrebbero? Per principio? Meglio, in questo caso, farlo da posizioni di forza. Mi sembra inoltre che la Federazione sia, in questa fase, la soluzione migliore per rispondere alle richieste di unità. Chi non è d’accordo prenda pure altre strade invece di comportarsi come come chi sta seduto a guardare gli altri che passano e ne critica l’abbigliamento e l’aspetto.

      Red Web Master

    • Quando dicevo "da posizioni di forza" era ovviamente un eufemismo ...

      Quali posizioni di forza potrà mai avere la "federazione" rispetto al Pd ?

      E soprattutto "trattare" per fare cosa ?

      Dove stanno i CONTENUTI ? Bisogna continuare con le missioni militari all’estero, col precariato. coi tagli alle pensioni ? Ed a fare ulteriori concessioni al Vaticano, alla Confindustria, alle banche, ai palazzinari, agli interessi Usa ed a quelli di Israele ?

      Perchè questa è stata la politica portata avanti dal governo Prodi, anzi, per essere più precisi, dal governo di Padoa-Schioppa ...

      K.

    • Cosa c’entra il governo Prodi con la Federazione della Sinistra?

      Un primo giudizio circa la Federazione può essere dato almeno conoscendo la proposta.

      Per comodità riporto i link ai seguenti documenti:

      Bozza della statuto provvisorio:

      Bozza del manifesto politico:

      Così ognuno potrà farsi un’idea.

      Red Web Master

    • L’amara esperienza del governo Prodi/Padoa-Schioppa c’entra e come ... è con gli assurdi cedimenti di quel breve anno e mezzo che la cosiddetta "sinistra radicale" si è suicidata ... ed il ricordo è ancora ben nitido nella mente di tanta gente di sinistra ....

      Ma, al di là di questo, io penso pure che alla fine non saranno nemmeno moltissime, alle regionali, le situazioni in cui il Pd e la nascente "federazione" saranno alleati ....

      Questo potrà succedere nelle poche situazioni consolidate, ad esempio il Lazio, in cui le cose in questi 5 anni non sono andate malissimo ( disavventure personali di Marrazzo a parte) ... o in situazioni disperate, tipo Veneto e Lombardia, dove anche sprecare un solo voto risulterebbe una follia ....

      Ma per il resto il PD, coerentemente con la propria impostazione, finirà per preferire in molte regioni l’alleanza più naturale con l’ Udc ..... tanto più che, per attirare il voto di qualche gonzo più "di sinistra", ci sarà comunque sempre il simboletto dei cialtroni di Sinistra e Libertà che già hanno dichiarato che staranno "sempre e comunque col PD" .... e quindi anche dove nell’alleanza ci sarà l’Udc ...

      Ma queste mancate alleanze tra Pd e "federazione" non saranno dunque il risultato di un confronto/scontro sui CONTENUTI ... bensì dove non si realizzerà l’alleanza sarà semplicemente perchè il Pd non la vuole, volendo privilegiare altre scelte più "moderate" ....

      Pensa un pò quindi in base a quali "rapporti di forza" si andrà a trattare col Pd ...... roba da manicomio .... o più realisticamente da definitivo suicidio politico .... auguri ....

      K.

    • Ma queste mancate alleanze tra Pd e "federazione" non saranno dunque il risultato di un confronto/scontro sui CONTENUTI ... bensì dove non si realizzerà l’alleanza sarà semplicemente perchè il Pd non la vuole, volendo privilegiare altre scelte più "moderate" ....

      Il PRC ha la responsabilità di fare proposte politiche locali in linea con i suoi orientamenti generali che partono comunque dalla discussione dei programmi. Se questo viene rifiutato dai possibili alleati non vedo come ciò possa essergli addebitato. Il risultato elettorale sta tutto poi nel riuscire a rendere chiara la situazione anche al "gonzo più di sinistra".
      Alle volte gli elettori non sono poi così stupidi.

      Red Web Master

    • "Alle volte gli elettori non sono poi così stupidi."

      Ed infatti hanno pesantemente punito prima l’esangue "operazione Arcobaleno" e poi, alle europee e nelle varie consultazioni regionali già avvenute, anche la falsa "svolta" di Chianciano.

      Raf

    • Ed infatti hanno pesantemente punito prima l’esangue "operazione Arcobaleno" e poi, alle europee e nelle varie consultazioni regionali già avvenute, anche la falsa "svolta" di Chianciano.

      .

    • dopo aver letto la bozza del manifesto penso di aver letto un manifesto per defunti
      una federazione con lo stesso gruppo dirigente a capo ,con l’identico programma dell’arcobaleno UN CALDERONE.
      con le poltrone attacate al di dietro che nemmeno uno zunami e in grado di smuoverle ,
      l’assenza totale nel manifessto della parola "atraverso questo raggiungeremo questaltro" tradotto "solite chiacchiere, copia in colla? non una parola sul turismo , la piccola impresa, il commercio , solo e sempre anti capitalismo diffuso, nemmeno il piu bel colpo di stato riuscirebbe a mettere una nazione nelle condizione descritte nello statuto, UTOPIA E POCO nulla di nuovo, ide zero , vivete fuori dal mondo o forse predicate bene e razzolate male, non so come portate il pane a casa , andate a lavorare come tutti noi altri, forse il mondo vi sembrerà diverso,
      viva cuba ,viva il che ,viva berlinguer . silvio cristallo

  • SONO ANNI CHE VEDIAMO LO STESSO ’’FILM DI HORR0R’’ED è TUTTO UNA FARSA A SPESE DEI LAVORATORI, PRECARI E PENSIONATI.NON VOGLIAMO PIù LA ’’MINESTRA RISCALDATA’’!!!!!!!!!!!!!!!!!

    • A chi ha già ingoiato il rospo arcobalenoide senza batter ciglio, dopo l’esperienza indegna del governo Padoa Schioppa (ha ragione da vendere k che non si può chiamarlo nemmeno governo Prodi) che ha riportato in auge un Berlusconi dato per finito, la FdS, senza nemmeno la dicitura "per l’alternativa" può andare anche bene.
      No problem.
      Si vede che piace servire un pd che sempre più interclassista ora rioffre , briciole e poltroncine.
      Ma per favore, non si parli di partitelli dello 0’2%, o di trattare da posizioni di forza.
      Possibile che non ci si renda conto, che con queste meravigliose politiche da stampella del pd, si sia fuori dal senato , dalla camera, e dal parlamento europeo?
      Di logica conseguenza,e di fatto, la futura FdS è già extraparlamentare e non per scelta o vocazione, ma per stoltezza e conseguente debolezza politica.
      Trattare vuol dire svendere o snaturarsi ?
      Se proprio si vuol calar le braghe, almeno non lo si faccia fingendosi scandalizzati verso chi non lo vuole fare.
      Sono in molti e molte che nei partiti della ex sinistra radicale non ci stanno, e questo può anche far perdere le staffe ad alcuni , ma cosi’ è, e cosi’ sarà sempre di più.
      E’ finito il tempo delle false svolte a sinistra e chi in buona fede ci ha creduto, oggi presenta il conto, e nemmeno troppo caro, per giunta.
      Si credeva ancora una volta di farla franca?
      DAVVERO ?

      Enrico Biso