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Rifondazione: "No TAV, questione di democrazia e buon senso"

Publie le domenica 11 dicembre 2005 par Open-Publishing

Lo Stato rappresenta i cittadini e i cittadini stanno dicendo no TAV".

Rifondazione Comunista della Provincia di Alessandria è chiara nell’affermare la sua posizione ai lavori in Val di Susa, ma soprattutto allo sgombero dei dimostranti dalle zone interessate dai carotaggi.

"Nella notte tra il 5 e il 6 dicembre a Venaus sono stati aggrediti dalle forze dell’ordine inermi cittadini che dormivano nel presidio anti-tav. Picchiati senza alcuna pietà, così come abbiamo visto anche in occasione della grande manifestazione NO-TAV e di protesta contro uno stato di polizia.

E’ troppo comodo il discorso sul rischio eversione, che puntualmente salta fuori ogni volta che in questo paese si risveglia UNA COSCIENZA COLLETTIVA, UNA PROTESTA DI POPOLO (perchè questo è la Val di Susa); basta con la solita bufala degli anarco-insurrezionalisti: qui c’è un’intera valle che lotta per difendere il proprio diritto alla salute, al dissenso, alla partecipazione, alla salvaguardia del proprio territorio.

Che Stato è quello che nega ai cittadini la partecipazione a scelte e decisioni sul territorio in cui essi vivono?
Che Stato è quello che decide e impone un’opera DEVASTANTE E INUTILE per garantire interessi privati e torbidi a scapito dell’interesse e del bene comune?

Lo Stato rappresenta i cittadini: i cittadini stanno dicendo NO. Non solo a Venaus e in Val di Susa, ma hanno detto no anche a Scanzano, ad Acerra e stanno continuando a dire no in tanti posti, grandi e piccoli, a nord e a sud: NO A UN MODELLO DI SVILUPPO CHE SVILUPPO NON E’ MA E’ IMPOVERIMENTO DEL TERRITORIO,LIBERISMO SFRENATO E ASSOLUTA MANCANZA DI DEMOCRAZIA.

CONDANNIAMO FERMAMENTE IL BLITZ DEL 6 DICEMBRE E LE CARICHE VIOLENTE E RIPETUTE SUI MANIFESTANTI; CREDIAMO CHE L’UNICA SOLUZIONE SIA QUELLA DEL DIALOGO E DEL CONFRONTO
CON CHI IL TERRITORIO LO ABITA: CHIEDIAMO L’IMMEDIATA SMILITARIZZAZIONE della valle e LA SOSPENSIONE DEI LAVORI E DI OGNI DECISIONE SULLA TAV.

Si dia subito il via ad un confronto serio e reale sulle proposte alternative alla tav: non è una protesta localista ed egoista,è qualcosa che parla a tutti, in particolare a noi che qui rischiamo di veder passare il terzo valico, stesso pericolo e stessa insensatezza.

Ci si confronti con i cittadini e con le proposte alternative, E’ UNA QUESTIONE DI DEMOCRAZIA E DI BUON SENSO. Altrimenti poi non ci si puo’ stupire nè meravigliare del fatto che i cittadini, a cui la democrazia è negata e la cui protesta è repressa con la forza, AGISCANO RIPRENDENDOSI TERRITORI E DIRITTI".

RIFONDAZIONE COMUNISTA

per la segreteria provinciale
Daniela Cauli

http://www.giornal.it/Pagine/Articolo/Articolo.asp?ida=9742