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Rifondazione comunista nella bufera, sabato si dimette la segreteria
Publie le mercoledì 16 aprile 2008 par Open-Publishing3 commenti
Rifondazione comunista nella bufera, sabato si dimette la segreteria
ROMA - Dopo la batosta elettorale, c’è bufera in Rifondazione comunista.
La segreteria del partito si presenterà dimissionaria al comitato politico nazionale convocato per sabato e domenica.
Si tratta, spiegano dal partito di viale del Policlinico, di un atto dovuto in vista del congresso. Franco Giordano dovrebbe comunicare la decisione direttamente al comitato politico nazionale, il parlamentino del Prc. La direzione del partito, prevista per venerdi’ e’ invece annullata.
In mattinata la componente dell’Ernesto aveva sferrato un durissimo attacco alla Sinistra Arcobaleno, definita "una porcheria senza futuro" e, in particolare, a Bertinotti, "un anticomunista che ha distrutto prima il Pci e poi la sinistra". Ma certo non si salva Franco Giordano, "un segretario senza dignita’ che deve andare a casa insieme alla corte dei miracoli della sua segreteria, corresponsabile del disastro". Invito raccolto.
Insomma, gli esponenti dell’Ernesto, minoranza comunista doc di Rifondazione, sono avvelenati: "In tutta Italia monta una vera rivolta tra gli iscritti di Rifondazione". Pegolo snocciola i numeri: "La dimensione della sconfitta e’ clamorosa. Perdiamo l’8 per cento e passiamo da 150 parlamentari a zero. Bertinotti dice: ’Mi dimetto’. Ma da cosa? Lui non ha incarichi formali. E’ la segreteria che deve andare a casa".
Il presidente della Camera e’ additato come il maggiore responsabile della sconfitta. "Il bertinottismo e’ un’infezione di pensiero debole che ha sfaldato il nostro partito riducendolo ad un’entita mediatica. Bertinotti ha distrutto il Pci ed e’ riuscito a distruggere ora anche la sinistra italiana".
Nelle sezioni in tutta Italia e’ in corso una sorta di "rivolta", spiega Leonardo Masella, capogruppo del Pdci in Emilia Romagna: "Da noi e’ cosi’- sottolinea- e mi risulta che sia cosi’ anche nel resto d’Italia". Tutti hanno invocato le dimissioni del gruppo dirigente nazionale. Perche’, "se Giordano prendeva ordini da Bertinotti, intorno a se’ aveva una corte dei miracoli, un’accolita di ’yes men’ che sono corresponsabili della catastrofe".
Toni duri che prefigurano una battaglia congressuale tutt’altro che semplice. Se infatti sembrano prefigurarsi due posizioni contrapposte (Giordano a favore del partito unico, Ferrero e Russo Spena per la federazione) l’Ernesto ne annuncia un terza (anche se Pegolo dimostra ’grande apertura’ verso quella di Ferrero).
"Ci sono sono due ipotesi in campo- spiega Fosco Giannini- o il Partito comunista o la Sinistra Arcobaleno. Non c’e’ spazio per mediazioni e ’terzini’". E Mosella rincara: "Con Bertinotti segretario c’e’ stata la diaspora dei comunisti. Noi vogliamo rimetterli insieme. La federazione invece e’ una toppa peggio del buco".
Infine il congresso. L’Ernesto vuole regole chiare. "Vogliamo un’assemblea davvero democratica gestita da un organismo ad hoc. Non ci fidiamo- spiega Giannini- perche’ sappiamo che soprattutto nel Sud si sta facendo la compravendita delle tessere false, vendute a 3 o 4 euro. O addirittura comprate a pacchetti".
Messaggi
1. Rifondazione comunista nella bufera, sabato si dimette la segreteria, 17 aprile 2008, 00:29, di Tatore
Sottoscrivo tutto !!!!!
Andate avanti ed annientateli
2. Rifondazione comunista nella bufera, sabato si dimette la segreteria, 17 aprile 2008, 11:15
sono d’accordo con giannini e pegolo PER0’...
in sardegna è sempre stato così dai tempi del caro valentini (allora uno dei boss dell’ernesto)... e voi dov’eravate? e mi risultano vostre carognate simili anche nelle regioni dove eravate più forti..
i bert-boys hanno solo prosegiuto l’opera di ex-cossuttiani come voi...
il prc è finito da lameno 4 anni...levatevi dalle p***e anche voi...
1. Rifondazione comunista nella bufera, sabato si dimette la segreteria, 17 aprile 2008, 15:20
Sottoscrivo il precedente post. Andatte a casa tutti! L’area dell’Ernesto non è meno responsabile dei Bertinottiani. Ora vorrebbero rifarsi una verginità, ma per piacere, andate tutti a lavorare in fabbrica, ma da precari, così proverete le sofferenze provocate dalle leggi da voi tutti votate in parlamento.