Home > Riforma Gelmini, i senatori votano studenti e professori li assediano
Riforma Gelmini, i senatori votano studenti e professori li assediano
Publie le mercoledì 29 ottobre 2008 par Open-Publishing2 commenti
Riforma Gelmini, i senatori votano studenti e professori li assediano
Sette cortei e presidio di migliaia di giovani davanti a Palazzo Madama. Oggi le dichiarazioni di voto e l’approvazione del decreto
A due settimane dallo sciopero generale dei sindacati di base, nel pieno di un movimento di protesta che attraversa tutto il paese e che vede uniti studenti, docenti e genitori, il testimone della lotta contro i tagli a scuola, università e ricerca passa nelle mani di Cgil Cisl Uil.
Domani a Roma «centinaia di migliaia di persone sfileranno per salvare il futuro del Paese, il diritto al sapere, il valore della conoscenza», annuncia il segretario generale della Flc Cgil Mimmo Pantaleo. Nove treni speciali e quasi mille pullman si muoveranno verso la capitale nel giorno dello sciopero generale della scuola proclamato dai confederali.
Uno sciopero forse deciso con qualche esitazione di troppo, dal momento che il decreto Gelmini sarà approvato oggi dal Senato in via definitiva. E tuttavia proprio l’arroganza del governo, che si è mostrato sordo di fronte alle richieste del popolo della scuola, rappresenta la spinta migliore per una battaglia destinata a caratterizzare un autunno che si preannuncia caldissimo su tanti fronti.
Ieri i Cobas erano con gli studenti sotto il Senato, dove è in corso un presidio che proseguirà nella giornata di oggi, fino all’approvazione del contestato provvedimento. «Le minacce di Berlusconi non hanno funzionato, siamo di fronte - dichiara il portavoce dei Cobas Piero Bernocchi - al movimento più unito e più rappresentativo di tutta la scuola pubblica, perchè abbiamo all’interno di questo movimento gli studenti di ogni ordine e grado, i docenti, ma anche i cittadini che vogliono difendere la scuola pubblica dalle materne fino all’università».
Un movimento non guidato «da estremisti di sinistra», come tenta di far credere Berlusconi. «Non c’è affatto un’egemonia politica - sottolinea Bernocchi - ma la convinzione diffusa che la scuola sia un bene da difendere e da migliorare, e che questo sia l’attacco quantitativamente più rilevante che sia mai stato portato al ministero dell’istruzione. Il mix del decreto Gelmini e la legge 133, che contemporaneamente taglia scuola inferiore e superiore, università e ricerca, ha prodotto questa miscela esplosiva, che non è arrestabile nè con la repressione, nè con la demagogia».
La manifestazione di domani - che è stata indetta da Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals-Confsal e Gilda Unams - partirà alle 9.30 da Piazza della Repubblica per poi concludersi a Piazza del Popolo con il comizio dei cinque segretari generali di categoria, Di Meglio, Di Menna, Nigi, Scrima e Pantaleo. Non prenderanno la parola invece i segretari generali confederali Epifani, Bonanni e Angeletti, che comunque parteciperanno al corteo.
«Considerato il carattere di specificità del settore scuola - chiarisce il segretario generale della Uil Scuola Massimo Di Menna - abbiamo convenuto che il comizio finale sarà tenuto esclusivamente dai segretari generali del settore. Ciò - spiega il sindacalista - al fine di dare maggiore forza alla specificità e alla particolarità dell’iniziativa, che vede insieme tutti i sindacati, confederali e autonomi della scuola, per obiettivi, tutti sindacali, chiari e concreti».
Ro. Fa.
Messaggi
1. Riforma Gelmini, i senatori votano studenti e professori li assediano, 29 ottobre 2008, 21:46, di Roby
vOGLIO RINGRAZIARE LA GELMINI PER TUTTO IL MAlE CHE STA FACENDO E LA RIGRAZIO ANCORA PERCHè A POSTO DI ABBASSARE IL SUO STIPENDIO HA ROVINATO IL MIO FUTURO COME QUELLO DI TUTTI GLI ALTRI STUDENTI ITALIANI
2. Riforma Gelmini, i senatori votano studenti e professori li assediano, 29 ottobre 2008, 21:48, di Roby
Gelmini 6 la vergogna di tutti