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Riorganizzazione Bnl dopo acquisizione da parte Bnp-Paribas - raggiunto l’accordo
Publie le venerdì 24 novembre 2006 par Open-Publishing7 commenti
FALCRI Banca Nazionale del Lavoro Sindacato Autonomo Lavoratori Segreteria dell’Organo di Coordinamento www.falcribnl.com - e mail: falcribnl@yahoo.it

Messaggi
1. > Riorganizzazione Bnl dopo acquisizione da parte Bnp-Paribas - raggiunto l’accordo , 25 novembre 2006, 10:26
Bnl-Paribas
2.220 «incentivati», 900 assunzioni
Primi effetti della conquista di Bnl da parte dei francesi di Bnp Paribas.
Tutti i saindacati hanno sottoscritto ieri un accordo sul processo di riorganizzazione della Bnl in sostituzione della legge 223 (sullo «stato di crisi»).
A fronte di una uscita incentivata (60 mesi di stipendio) per 2.200 lavoratori, su base volontaria nel triennio 2007-2009, sono state concordate 900 assunzioni di giovani.
Per i nuovi assunti verrà utilizzato prevalentemente lo strumento dell’apprendistato (contro questo la Falcri si sta attivando per ridurne il periodo - 4 anni - previsto dal contratto bancari, oltre che per la trasformazione a fine percorso in assunzioni a tempo indeterminato).
Il processo di trasformazione della Bnl «francese» prevede anche 24,350 giornate di formazione per 2.320 lavoartori, oltre a una profonda trasformazione degli attuali assetti e della agenzie. L’accordo ricalca norme fissate dai contratti aziendali Bnl, molto migliori di quelli previsti dal contratto nazionale.
da "Il Manifesto" 24.11.06
2. > Riorganizzazione Bnl dopo acquisizione da parte Bnp-Paribas - raggiunto l’accordo , 25 novembre 2006, 11:12
"Le fusioni ed i riassetti societari più in generale rientrano storicamente nelle strategie finalizzate a tagliare posti di lavoro e far fuori i quadri dirigenziali in eccedenza o che in qualche modo avevano ostacolato questo tipo di operazioni !! Raramente gli utenti o i clienti di queste Società traggono benefici da queste iniziative , che mirano solo a formare grandi concentrazioni oligopolistiche , annullando di fatto la libera concorrenza ed imponendo regimi di prezzi a livello di rapina !!! Gli accordi con i sindacati, che spesso sono obbligati, sotto ricatto, a sottoscrivere, servono solo a tamponare nel breve periodo gli effetti perversi di queste operazioni sui livelli occupazionali, tutelando solo i già occupati e trascurando di valutare gli effetti a lungo termine !! "
MaxVinella
1. > Riorganizzazione Bnl dopo acquisizione da parte Bnp-Paribas - raggiunto l’accordo , 25 novembre 2006, 16:58
L’analisi generale di Max è, come al solito, condivisibile.
Ma si tratta appunto di un’analisi generale, da "politico" e/o da "economista", sia pure in veste rivoluzionario/antagonista.
Che però poco ci azzecca con i problemi pratici di chi, svolgendo un ruolo di rappresentanza dei lavoratori sia pure anch’esso in veste rivoluzionaria/antagonista, non può certo aspettare i tempi assai remoti della rivoluzione anticapitalista per portare risultati concreti ed immediati ai lavoratori che appunto rappresenta.
La Bnl è tutt’altro che un’isola felice nei rapporti sociali, come dimostrano anche fatti recenti di cui al link;
http://triburibelli.org/sito/modules/MyAnnonces/index.php?pa=viewannonces&lid=20899
Ciò non toglie che l’accordo raggiunto negli scorsi giorni sia ottimo.
Perchè è migliorativo gia’ dello stesso Contratto Nazionale del credito, che è a sua volta largamente migliorativo sia della legge 30 sulla precarietà che comunque della situazione più generale nella quale si sono affrontate, in Italia, riorganizzazioni e ristrutturazioni aziendali.
Perchè i lavoratori che andranno in esodo ( poco più di mille, gli altri sono normali pensionamenti comunque "incentivati") ci andranno solo su loro richiesta volontaria ( se non si fa la domanda, nessuno ti cerca) e con bei soldini in tasca - contributi previdenziali volontari pagati dall’azienda compresi -per cinque anni, cioè fino al pensionamento vero e proprio.
Ed in questo caso non è nemmeno vero che si è pensato solo agli attuali occupati, sono previste 900 assunzioni di giovani, con 4 anni di apprendistato ( 2 di meno dei 6 previsti dalla legge 30) e comunque con paga e contributi da CCNL, nessun interinale, cococo ed altre forme di schiavismo.
E credo che a questo positivo risultato, unico nel mondo del credito per non parlare del mondo del lavoro più in generale, si è arrivati - già da un vecchissimo accordo del 1998 -anche grazie all’esistenza, in Bnl, di un sindacato di "matti" come la Falcri ( " matti" nel senso di Erasmo da Rotterdam) di cui mi onoro di far parte, sia pure in un misero ruolo di delegato di base.
Sindacato di "matti", no global, movimentisti, comunisti, anarcosindacalisti che è riuscito, con non poca fatica, ad impedire anche ai confederali i cedimenti di cui sono invece stati maestri in altre categorie ed anche in altre aziende di credito.
Poi, certo, se era una follia la teoria del "socialismo in un paese solo" di staliniana memoria, figuriamoci quella di "rapporti sociali decenti" in un’azienda sola .....
Ma, come si dice, ad ognuno il suo mestiere ... per la rivoluzione lotto da oltre 30 anni nella società più in generale ... sul posto di lavoro, in una fase come questa è già rivoluzionario riuscire, come si è fatto in Bnl, a limitare i danni, impedendo ogni "massacro sociale" .......compreso quello dei lavoratori futuri .......
Keoma
2. > Riorganizzazione Bnl dopo acquisizione da parte Bnp-Paribas - raggiunto l’accordo , 25 novembre 2006, 23:23
"Caro Keoma, nessuno mette in dubbio la legittimità della quotidiana lotta per la "pagnotta" e del battersi sul posto di lavoro per ottenere condizioni migliori. Il problema è riuscire capire quanto le strategie aziendali siano poi finalizzate anche a disarticolare l’azione sindacale, rendendo sempre più difficili accordi "ottimi" e ponendo le basi per renderla inefficace nel periodo medio-lungo. Comunque saranno c..zi dei nostri figli e nipoti !!!!"
MaxVinella
3. > Riorganizzazione Bnl dopo acquisizione da parte Bnp-Paribas - raggiunto l’accordo , 15 gennaio 2007, 15:26
BNL, cominciano le purghe ?
BNL, TROPPE PERDITE
SUL TRADING
Doccia fredda di inizio anno per due managers della Banca Nazionale del Lavoro. Hanno accumulato troppi loss nella negoziazione di titoli, e il nuovo padrone francese Bnp Paribas ha deciso di non soprassedere. Silurando i responsabili.
15 Gennaio 2007 6:29 MILANO (WSI)
Doccia fredda di inizio anno per due manager della Banca Nazionale del Lavoro. Hanno accumulato troppe perdite nella negoziazione di titoli, e il nuovo padrone francese Bnp Paribas ha deciso di non soprassedere. Così si è aperto il procedimento disciplinare ai danni di Guido Grassi, responsabile diretto del trading sui titoli della banca, e del suo superiore Riccardo Lupi, responsabile della divisione corporate (servizi alle imprese) di Via Veneto. Venerdì l´inchiesta interna si è chiusa, e secondo l´AdnKronos entrambi i dirigenti sono stati sospesi dagli incarichi, per responsabilità su perdite nella negoziazione titoli registrate nel 2005.
È un´altra prova che l´aria è cambiata, per l´istituto romano acquisito un anno fa da una delle maggiori banche francesi, dopo essere stato oggetto di una dura scalata da parte di Unipol, alleata a una cordata di immobiliaristi. I banchieri francesi, appena entrati nella stanza dei bottoni di Bnl, hanno compiuto una severa ricognizione sui conti e il patrimonio della preda. E quella perizia ha fatto emergere le perdite in oggetto, che lo scorso anno hanno dato luogo a una serie di accantonamenti per adeguare il patrimonio di Bnl agli standard della casa madre. Il gruppo fa comunque sapere che le perdite sono già state iscritte a bilancio e coperte, quindi non hanno impatto sui conti societari.
4. > Riorganizzazione Bnl dopo acquisizione da parte Bnp-Paribas - raggiunto l’accordo , 24 gennaio 2007, 18:08
"Tacer non c’è concesso ......"
http://www.fisac.it/documenti/bancari/comunicati/Ca2007-01-20.pdf
5. > Riorganizzazione Bnl dopo acquisizione da parte Bnp-Paribas - raggiunto l’accordo , 18 febbraio 2007, 12:18
Accumulare troppe perdite nella negoziazione di titoli significa, tradotto per i non adetti ai lavori, che i dirigenti silurati non son riusciti a mettere compiutamente in atto le solite strategie finalizzate a fregare i piccoli risparmiatori, rifilando loro titoli spazzatura di cui le banche devono disfarsi ed eliminare dal proprio portafoglio non appena giungono loro notizie riservate circa la tenuta di certi titoli !! Questa è la realtà e ipotizzare che le banche adottino criteri di trasparenza gestionali è una pia ed anche tragica illusione, che evidenzia una volta di più l’incapacità dei sindacati aziendali di esercitare effettivi controlli e far concretamente rispettare gli accordi !!
MaxVinella