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Rivolta in Libia contro l’Italia, l’Unione: Calderoli si dimetta
Publie le venerdì 17 febbraio 2006 par Open-PublishingRivolta in Libia contro l’Italia, l’Unione: Calderoli si dimetta
di red.
Una manifestazione di protesta contro le caricature di Maometto, tenuta a Bengasi, in Libia, e diretta contro consolato italiano, è stata «energicamente» repressa dalla polizia. Lo ha confermato la Farnesina in una nota diffusa in serata, senza specificare se ci siano morti o feriti tra i manifestanti, ma precisando che i sei funzionari italiani «stanno bene».
Fonti non ufficiali parlano di sette morti e 25 feriti fra i manifestanti libici a Bengasi. A Nassiriya, in Iraq, e ad Herat, in Afghanistan, ai sermoni, dai toni genericamente minacciosi, non è seguito alcun atto ostile nei confronti dei contingenti. Alla base della protesta ci sarebbe l’iniziativa del ministro Calderoli di indossare una maglietta con le vignette su Maometto.
«Nella giornata odierna si è svolta una manifestazione di protesta a Bengasi contro la pubblicazione delle note vignette satiriche. I manifestanti si stavano dirigendo verso il consolato italiano, unica rappresentanza di paese occidentale in città, quando sono stati fermati dalla polizia che ha energicamente represso la manifestazione evitando che venisse raggiunta la sede del Consolato. I sei funzionari italiani che si trovavano nel consolato stanno tutti bene».
Contro la sede diplomatica italiana sono stati lanciati sassi che «hanno infranto le finestre», sono state bersagliate le telecamere del circuito interno («solo una funziona»), è stato appiccato il fuoco «all’ingresso principale del consolato» e i manifestanti «hanno tentato di sfondare la porta ed entrare», ha riferito il testimone, ma non ci sono riusciti «grazie alle grate di ferro».
Oltre ad alcuni giornali italiani che hanno riprodotto in parte o del tutto (Libero e La Padania) le vignette inizialmente commissionate in Danimarca, il ministro per le Riforme, Roberto Calderoli, ha fatto scalpore per aver indossato sotto la camicia una t-shirt che riproduce le controverse vignette.
Le reazioni
Le reazioni non si sono fatte attendere. L’Unione ha chiesto le dimissioni del ministro. "Le gravi notizie che giungono in queste ore da Bengasi - è scritto in una nota dei Ds - dicono quanto profondo sia il solco di incomunicabilità che contrappone mondo islamico e occidente e quanto sia urgente una iniziativa che impedisca ulteriori tensioni e conflitti di civiltà". "I comportamenti del ministro Calderoli - aggiungono i Ds - che avrebbero scatenato le dimostrazioni libiche, appaiono incompatibili con le responsabilità che ricopre e un governo degno di questo nome dovrebbe sentire l’obbligo di allontanarlo dal suo incarico".
"A seguito dei drammatici fatti di Bengasi, Berlusconi pretenda le dimissioni immediate di Calderoli - dice invece Lapo Pistelli, capogruppo della Margherita al Parlamento europeo - una legislatura iniziata in farsa sul delicato tema dei rapporti internazionali finisce ora in tragedia". "Se ne ha la forza e la capacità dice Pistelli - il Presidente del Consiglio imponga le dimissioni al suo ministro a tutela della dignità e della sicurezza stessa del Paese".
Alla fine, il presidente del Consiglio Berlusconi si è detto totalmente in disaccordo con l’iniziativa di Calderoli, e ha chiesto le dimissioni del ministro leghista.