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Rizzo (Pdci): Ecco perche’ siamo ancora comunisti

Publie le giovedì 6 dicembre 2007 par Open-Publishing

Roma, 6 dic. ’’Finche’ le disuguaglianze non diminuiranno, ma anzi continueranno ad aumentare, come accade oggi, ci sara’ sempre una buona ragione per essere comunisti’’. Per Marco Rizzo, parlamentare europeo dei Comunisti Italiani, la falce e martello non ha affatto perso la ragione d’esistere. Tutt’altro. ’’Vediamo infatti che nei paesi dove non ci sono i comunisti – come Gran Bretagna o Stati Uniti – non c’e’ piu’ neanche la sinistra’’ dice l’esponente del Pdci che oggi a Roma ha presentato il suo ultimo libro: ‘Perche’ ancora comunisti. Le ragioni di una scelta’, pubblicato da Baldini Castoldi Dalai Editore.

’’Essere comunisti oggi significa dimostrare la propria utilita’ sociale’’ dice Rizzo, che nel libro fa un’analisi di quanto accade nel mondo e in Italia. ’’Si parte dal ‘tradimento’ della Costituzione, passando per un capitolo su mio padre, operaio alla Fiat fino al ‘79’’ fino ad arrivare ai giorni nostri, spiega il deputato comunista.

Oggi mancano quelle superpotenze che in passato, nel bene e nel male, indicavano il cammino dei comunisti. Questo pero’ non e’ affatto un problema, anzi. ’’Il fatto che non ci siano esempi pratici di ‘comunismo applicato’ consente una ricerca maggiore’’. E poi, non e’ vero che non c’e’ alcun ‘modello’, sottolinea Rizzo. Con la scomparsa dell’Unione Sovietica e con la Cina che si e’ allontanata ormai definitivamente dai sentieri indicati da Marx e Lenin, i comunisti guardano infatti con sempre maggiore interesse all’America Latina.

’’Il presidente venezuelano Hugo Chavez e’ molto interessante e dimostra la sua forza proprio nelle sconfitte – dice l’esponente dei Comunisti Italiani -. Lo chiamano dittatore ma in 10 anni si e’ sottoposto a 9 elezioni e referendum’’. Resta poi immutata l’ammirazione per il presidente cubano Fidel Castro, che sebbene convalescente, ’’continua a resistere’’. E se oggi l’America Latina e’ diventata cosi’ vitale e ’’interessante’’ – aggiunge Rizzo – e’ proprio grazie al ‘lider maximo’: ’’Senza Fidel non ci sarebbero stati tutti i cambiamenti politici avvenuti in questi anni in Sudamerica. Non ci sarebbero Chavez, Morales, e neanche Lula’’.

Il dibattito sulla falce a martello in Italia e’ piu’ che mai acceso, dal momento che la ‘Cosa Rossa’, almeno per adesso, ha un arcobaleno al posto dello storico simbolo delle lotte operaie e contadine. ’’Cosi’ pero’ si rischia di diventare la sinistra del Partito Democratico - avverte Rizzo – e non un partito anticapitalista e antiliberista come invece dovrebbe essere’’. La questione del simbolo sara’ certamente discussa agli stati generali della sinistra radicale convocati per questo fine settimana a Roma. ’’Si dira’ che si e’ alternativi al Pd, e quindi alle elezioni si presenteranno candidati alternativi? Oppure – chiede Rizzo - continueremo cosi’, con 142 deputati in Camera e Senato che valgono meno di Dini?’’. Per il parlamentare europeo del Pdci, ’’quando si cancellano i simboli, la politica diventa piu’ moderata. E io – avverte infine Rizzo - faro’ battaglia nel mio partito per recuperare il simbolo della falce e martello’’.

(Adnkronos)