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Roma, due cortei e sit-in al ministero

Publie le sabato 15 novembre 2008 par Open-Publishing

Roma, due cortei e sit-in al ministero

La manifestazione dei sindacati e quella degli studenti (3 concentramenti) si congiungeranno in piazza Navona

«Insieme per il futuro del paese»: con questo striscione in testa è partito da piazza Bocca della Verità il corteo, organizzato da Cgil e Uil (senza la Cisl che si è sfilata dopo l’incontro con la Gelmini) contro le politiche del governo su università, ricerca, alta formazione artistica e musicale. I manifestanti si sono mossi con circa un’ora e mezza di ritardo rispetto all’orario previsto (le 9.30), per aspettare i delegati in arrivo da tutta Italia: dieci pullman da Firenze, 13 dall’Emilia Romagna, 10 dalla Calabria, 7 dalla Puglia, 17 da Napoli, 250 delegati dalla Sicilia e circa 1.500 dalle Marche. Molto nutrita la rappresentanza del comparto ricerca, nonostante l’incontro di giovedì tra il ministro Gelmini e i presidente degli enti pubblici di ricerca. Negli striscioni si legge: «La ’ndrangheta ringrazia vivamente per la manodopera di qualità», «Senza precari chi controlla o’ Vesuvio e o’ terremoto», «Giù le mani dall’università e dalla ricerca».

STUDENTI - C’è anche un secondo corteo, quello degli studenti, con tre concentramenti: piazzale Aldo Moro, piazza Esedra (studenti medi e studenti che vengono da fuori Roma) e Ostiense (studenti Roma Tre). Tocca via Cavour e via dei Fori Imperiali per poi unirsi a lavoratori dell’università e della ricerca in sciopero e arrivare a piazza Navona per confluire nella manifestazione dei sindacati che si conclude con l’intervento di Guglielmo Epifani. Inevitabile il caos per il traffico e il trasporto pubblico, soprattutto nel centro, cui si aggiungono i disagi per il nubifragio di giovedì. L’Atac ha annunciato deviazioni temporanee di alcuni bus. «La mobilitazione rimarrà alta per tutto il prossimo mese, anche in vista dello sciopero generale convocato dalla Cgil per il 12 dicembre e al quale anche noi guardiamo come prossima data di opposizione al disegno miope e inadeguato del governo» hanno dichiarato i rappresentanti degli studenti.

CONCENTRAMENTO - In piazza Bocca della Verità sono arrivati anche ricercatori, docenti e personale tecnico dell’università. Tanti i palloncini «No 133». Molti hanno appeso al collo un cartello che recita: «Berlusconi se hai i capelli è solo grazie alla ricerca». Alle 10.30 è partito da piazzale Aldo Moro il corteo degli universitari della Sapienza. Il corteo raggiungerà piazza della Repubblica (ma alcuni ragazzi hanno deviato verso Montecitorio) passando per piazza dei Cinquecento, dove si congiunge a quello degli studenti medi: insieme marciano fino a piazza Venenezia e da lì, insieme agli universitari di Roma Tre arrivati da Piramide, cercheranno di raggiungere Montecitorio. I manifestanti hanno quadrati in gommapiuma che rappresentano libri famosi, da Pasolini ad «Alice nel paese delle meraviglie». «Ci serviranno anche come scudi, nel caso in cui la polizia dovesse caricarci» ha detto uno studente. Sugli striscioni: «Atenei contro la 133», «Ora vi diamo noi una lezione», «Legge 133 più irrazionale di radice quadrata di due», «Il sonno della ragione genera mostri», «Lotta dura per la cultura». Due fantocci raffigurano i ministri Tremonti e Gelmini. «Oggi è una delle più grandi giornate di mobilitazione di questi anni - afferma Roberto Iovino, coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti - a dimostrazione che l’Onda ha ormai travolto questo Paese. Gli studenti sono oggi la più grossa forma di opposizione, anche perché parla di temi concreti».

PRESIDIO ALLA CAMERA - Alcuni gruppi hanno annunciato l’intenzione di «assediare simbolicamente» Montecitorio, nonostante il divieto della Questura. Nel pomeriggio, dalle 15 alle 18, ci sarà invece un sit-in davanti al ministero dell’Istruzione, in viale Trastevere. I manifestanti protestano contro la legge 133, approvata ad agosto, che taglia circa 1,5 miliardi di euro di finanziamenti per le università, e la legge 169, cioè la riforma Gelmini sulla scuola. In un’intervista a Repubblica il ministro dice: «A questi ragazzi dico che capisco il loro disagio e che la loro preoccupazione è anche la mia. Io sto dalla loro parte, anch’io sono stata studente e ho avuto preoccupazione per il futuro. Ma proprio questo stato di cose mi convince che occorre avere il coraggio di cambiare».

500 DA FIRENZE - I manifestanti sono partiti da ogni parte d’Italia: oltre 500 universitari e studenti medi da Firenze, con un treno regionale dopo una trattativa sul prezzo del biglietto: hanno strappato uno sconto comitiva del 20% con andata e ritorno a 24 euro, ma la loro speranza era di pagare 10 euro su un treno speciale. C’è stata delusione, un po’ di rabbia e qualche attimo di tensione. La Questura ha organizzato un servizio dedicato in stazione, con funzionari, personale Digos, scientifica, volanti, polfer e carabinieri. «Molti ragazzi sono arrivati alla stazione credendo ci fosse a loro disposizione un treno dedicato - ha spiegato il questore di Firenze Francesco Tagliente -, perché si era sparsa questa voce, peraltro non fondata. Ma i manifestanti hanno fatto regolarmente i biglietti cumulativi con lo sconto previsto e sono partiti tutti senza problemi».

BOLOGNA E NAPOLI - È partito alle 2.10 dalla stazione di Bologna l’Espresso charter con a bordo un migliaio di studenti. Dai finestrini sono spuntate bandiere e pochi saluti a pugno chiuso. Il treno ha percorso un centinaio di metri e si è fermato prima di uscire dalla stazione, perché un ritardatario ha tentato di salire e qualcuno ha tirato il freno di emergenza. C’è stato uno stop di un ventina di minuti. Gli studenti di Rimini, una cinquantina, avevano fatto sapere: «Porteremo con noi anche un pensiero per Andrea (il senzatetto cui qualcuno ha dato fuoco notti fa mentre dormiva su una panchna ndr), perché questo movimento chiede diritti, libertà e indipendenza; per tutti e soprattutto per chi non ha nulla e paga più di altri la crisi economica e generalizzata». Circa 700 gli studenti che da Napoli si sono diretti a Roma: per loro un treno speciale messo a disposizione da Trenitalia con una tariffa comitiva di 16 euro. Dalla Campania sono partiti all’alba anche una quarantina di autobus organizzati.