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Roma, penuria di poltrone e prime "vittime"
Publie le martedì 22 aprile 2008 par Open-Publishing1 commento
di Ida Rotano
Se Rutelli dovesse battere Alemanno, la nomina di Patrizia Sentinelli come vicesindaco, in verità mai ufficializzata dal candidato del centrosinistra, non sarebbe più così scontata: Sinistra/Arcobaleno pronta a "scambiarla" con tre assessorati? "Solo chiacchiere da salotto" è la risposta di SA
Massimiliano Smeriglio taglia corto: "In questo momento stiamo pensando solo ed esclusivamente a vincere i ballottaggi, che saranno molto duri. Di tutto il resto se ne riparlerà, se vinciamo, da lunedì sera". Il segretario romano di Rifondazione comunista, dunque, non conferma, ma negli ambienti della Sinistra-l’Arcobaleno romani non si parla d’altro: se Rutelli dovesse battere Alemanno, la nomina di Patrizia Sentinelli come vicesindaco, in verità mai ufficializzata dal candidato del centrosinistra, non sarebbe più così scontata.
I motivi sarebbero diversi. Innanzitutto il pessimo risultato ottenuto dalle forze di sinistra alle elezioni politiche e quello, meno drammatico ma non certo lusinghiero, di Roma e Provincia. Basti pensare che in Campidoglio i quattro partiti della Sinistra-l’Arcobaleno, che nell’ultima consiliatura potevano contare su nove consiglieri comunali (3 di Verdi e Prc, 2 di Sd e uno del Pdci) otterrebbero appena 3 eletti (2 di Sd, 1 indipendente), addirittura 2 soli se dovesse vincere Alemanno.
Difficile in questo contesto, sostengono dal Pd, "pensare che Rutelli conceda il vicesindaco a un partito come Rifondazione che non ha eletto alcun consigliere". Non solo. A spingere per far saltare la candidatura di vicesindaco dell’ex viceministro degli Esteri sarebbe proprio la Sinistra-l’Arcobaleno disposta a rinunciarvi in cambio di qualche assessorato in più.
Di fatto la proposta, che per ora sarebbe stata solo stata accennata a Rutelli, consisterebbe nella rinuncia alla figura del vicensidaco, per avere invece un assessorato in più in Provincia e in Campidoglio. "La Sinistra in questo momento- dicono dall’Arcobaleno- ha un problema di rappresentatività. L’accordo non scritto con Rutelli prima delle elezioni prevedeva un gioco di dimissioni incrociate per far in modo che avessimo la maggior rappresentanza possibile a livello provinciale, comunale e municipale. Ora, dopo la batosta, tutto è in discussione. Rinunciare alla Sentinelli potrebbe essere una buona soluzione, su cui abbiamo cominciato a discutere".
Qualcun altro all’interno della Sinistra romana fa notare che "da parte nostra si tratta di una mossa necessaria. Almeno proverrebbe da noi - è l’amara considerazione - visto che la scorsa settimana all’Aran Hotel né Rutelli, né Zingaretti ci hanno ringraziato per l’apporto, sia pur non eccezionale, dato alle elezioni. Né da parte loro è arrivata una parola di conforto per l’esito delle elezioni".
Non va dimenticato, inoltre, il fatto che anche su Roma sono numerosi gli ex parlamentari non rieletti e che quindi potrebbero trovare spazio nelle giunte. Un motivo in più per optare alla rinuncia della figura di vicesindaco, che qualcuno definisce "solo un inutile orpello".
Se alla fine Sentinelli dovesse rinunciare potrebbero essere tre, e non due come i risultati delle urne vorrebbero, gli assessori che spetterebbero all’Arcobaleno sia in Provincia che in Campidoglio. L’ipotesi non sarebbe disprezzata neppure dal Pd: alla parte diellina la soluzione Sentinelli non è mai andata troppo giù. "Non ho sentito parlare di alcuna ipotesi- spiega l’ex viceministro- perché non c’è mai stata alcuna trattativa con Rutelli per la figura di vicesindaco". La situazione è di fluidità totale, nella speranza che Zingaretti e Rutelli riescano a vincere le rispettive battaglie.
E trapela, neppure troppo nascosto, il timore che queste voci siano state fatte girare ad arte. "Ci sembra piuttosto una polemica montata per turbare il rapporto Pd-Sinistra Arcobaleno e per metterci in difficoltà nei confronti dei nostri elettori che stiamo cercando di riconquistare e convincere dell’importanza di tornare a votare. Vogliamo sperare che arrivi immediatamente una smentita dal Pd su queste voci". Cosi’ una nota della Sinistra-l’Arcobaleno a firma di Massimo Cervellini, coordinatore Sd Roma, Riccardo Mastrorillo, presidente Verdi di Roma e Provincia, Fabio Nobile, segretario Pdci di Roma, e Massimiliano Smeriglio, segretario romano Prc.
"Sono ore decisive per il futuro democratico della città e della provincia di Roma- si legge- tutto il nostro impegno è quindi rivolto al raggiungimento dell’obiettivo dell’elezione di Francesco Rutelli sindaco e Nicola Zingaretti presidente per battere la destra. Non pensiamo certo di perdere tempo dietro a trattative che in questo momento, oltre a essere premature, non sono decisamente tra le nostre priorità. Pensiamo a vincere al ballottaggio domenica 27 e lunedì 28. Il resto- concludono Cervellini, Mastrorillo, Nobile e Smeriglio- sono solo chiacchiere da salotto".
aprileonline
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1. Roma, penuria di poltrone e prime "vittime", 23 aprile 2008, 01:53
Hanno dimostrato di non avere capito niente dell’esito delle elezioni. La gente vuole soluzioni ai problemi e loro pensano solo a come spartirsi le poltrone. Che nausea ’sta sinistra "di poltrona e di sottogoverno"