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Rumsfeld: le nuove stragi Usa? In guerra capita. La Bbc denuncia altri massacri di civili in Iraq

Publie le domenica 4 giugno 2006 par Open-Publishing

New York. Per Donald Rumsfeld «sono cose che capitano in guerra», ma al
«99,9 per cento le nostre truppe si comportano in maniera esemplare».

A Singapore per un vertice di ministri della Difesa il numero uno del
Pentagono annuncia la linea ufficiale delle «poche mele marce», come
accadde per Abu Ghraib.

Ma le denunce di abusi si moltiplicano, le stragi di civili spuntano come i funghi, al punto di indurre il primo ministro iracheno Nouri al Maliki a denunciare ieri sul New York Times che le violenze contro i civili sono diventate «un fenomeno quotidiano».

«Ci schiacciano sotto i loro veicoli, ci uccidono per un banale sospetto.

Questo - ha detto al Maliki in dichiarazioni che poi il portavoce della
Casa Bianca Tony Snow gli ha fatto rimangiare - è totalmente
inaccettabile».

Lo sdegno iracheno è rimbalzato negli Usa dove sono ieri
approdate immagini ottenute dalla Bbc che documentano un nuovo-vecchio
massacro di civili a Ishaqi: due uomini, quattro donne e cinque bambini.

La più vecchia una donna di 75 anni, il più giovane un bimbo di sei mesi.

Cose che capitano in tempo di guerra, direbbe Rumsfeld.

Il Secolo XIX