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Russo Spena, Rifondazione non si scioglie

Publie le martedì 15 aprile 2008 par Open-Publishing

Russo Spena, Rifondazione non si scioglie

di Alessandro Cardulli

Mentre scorrono i dati elettorali, acquisiti quelle del Senato, che riguardano i definitivi della Camera, proiezioni del voto nelle Province e nei Comuni a partire da quello di Roma, i partiti di “Sinistra-Arcobaleno” hanno aperto una prima riflessione che riguarda l’oggi e il futuro.
Rifondazione comunista va verso il congresso straordinario da tenere entro il mese di luglio.La segreteria presenterà la proposta prima alla direzione convocata per venerdì e poi al Comitato politico nazionale, convocato, come ha annunciato il segretario Giordano, per sabato e domenica. Si prevedono più mozioni . Anche all’interno dell’attuale maggioranza ci sono linee diverse a confronto. In particolare Giovanni Russo Spena a proposito del percorso verso un soggetto unitario puntualizza: “ Penso a un modello di costruzione come quello che abbiamo messo in campo con la Sinistra Arcobaleno e sono fermamente contrario sia al partito unico ( che porterebbe allo scioglimento di Rifondazione) sia a forme identitarie e conservatrici.”

Pensa perciò ad una “ soggettività unitaria e plurale, in cui convivano partiti,movimenti ,associazioni, singoli e singole. Auspico che questa soggettività si doti di un coordinamento guidato da due portavoce, un uomo o una donna. E’giunto il tempo di innovare le forme partitiche e plebiscitarie novecentesche”. Oggi insomma, si comincia ad entrare nel merito dei problemi, lasciandoci dietro una giornata della conta dei voti davvero surreale. C’era stato un tourbillon di presenze nei diversi programmi speciali predisposti da televisioni e radio con l’aggiunta di un nuvoli di dichiarazioni rilasciate alle agenzie. Fino a tarda ora della notte trovavi questo o quel leader prima a porta a Porta, poi a Matrix, pioi ad altri programmi. Si incontravano quasi sempre i soliti personaggi. Naturalmente non c’era neppure il tempo di fare un ragionamento, di riflettere sull’accaduto. Solo discorsi abbozzati con qualche leccata giornalistica nei confronti del vincitore, Silvio Berlusconi, ma è noto che anche nelle migliori famiglie c’è sempre chi sale, al volo, sul carro del vincitore. Molto più “signore” Maroni che, pur in modo soft, faceva ben capire che nel Nord la Lega aveva vinto. Altro che Berlusconi, loro avevano fatto piazza pulita portando a casa il voto della “ borghesia e degli operai”. Non solo, avevano allungato i tentacoli fino alla “rossa” Emilia. Erano il vero raccoglitore della protesta sociale nel Nord, in Padania, sempre più forte.

Razzismo. xenofobia, cccia all’immigrato, tutte balle. La Lega è una forza politica nazionale.Nel tourbillon sguazzavano il professor Sartori e Pirani, ottimo opinionista di Repubblica. Se abbiamo ben capito, perché i loro interventi non erano molto chiari, il risultato elettorale, la vittoria di Berlusconi, andava bene perché era una “ semplificazione”. Tutta volta a a destra, ma pur sempre una semplificazione.”. Ecco, questo il mito: semplificare. Dal Corriere della Sera a Repubblica, al Sole, editorialisti e direttori una sola voce. Ora sì che si può governare. E Pansa aggiungeva del suo, una nuova bordata contro le forze politiche che hanno qualche richiamo al comunismo. E’ bene che se ne stiano a casa, così si completa la fine del comunismo partita con il crollo del muro di Berlino. Qualche punta velenosa di anticomunismo viene anche da Miriam Mafai.. Eppure il nome di quel partito dovrebbe ricordare molte cose alla cara Miria che vi ha a lungo militato.. Evidentemente ha avuto una caduta di memoria.

Questa è la serata del dopo voto dove l’imputato è risultato essere la “Sinistra Arcobaleno”: Il solo Casini e, udite udite, Vittorio Feltri, in nome del suo antico socialismo condiviso con Bertinotti, si è rammaricato perché nelle aule della Camera e del Senato non sarà rappresentata una forza di sinistra che ha detto molte cose e molte ne ancora da dire, dentro e fuori le istituzioni. Proprio da Rifondazione,come abbiamo detto, viene un atto “dovuto” come dicono alcuni esponenti di primo piano. Una lunga riunione di segreteria ha aperto il dibattito dentro il partito, dibattito che già scorre su siti e blog e che arriva anche a posizioni molto critiche nei confronti del gruppo dirigente come quella espressa da Ramon Mantovani. Pure nella maggioranza si delineano, per quanto riguarda il futuro, divergenze di non poco conto. Al termine della riunione Franco Giordano ha parlato di congresso straordinario e di vertici di Rifondazione che” si metteranno in discussione”. Movimento anche all’interno dei Verdi che hanno convocato il Consiglio federale per il 1°-11 maggio per stabilire il percorso congressuale. “ Sconfitta elettorale netta ma avremo la forza di ricostruire”, dice Pecoraro Scanio che si presenterà dimissionario insieme all’esecutivo. Molto netto Diliberto, leader del Pdci: “ E’ stato un autentico disastro. La sinistra così com’è non va da nessuna parte. Dobbiamo ricominciare dalla falce e martello”.Gianni Zagato per Sinistra democratica par la di “ sgomento , incredulità, di un caso drammatico unico in Erifondazione, iluropa”.

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