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SA, la débacle

Publie le lunedì 14 aprile 2008 par Open-Publishing

Aprileonline 14 aprile 2008

SA, la débacle

Redazione

Per la Sinistra Arcobaleno sembra profilarsi una sconfitta fuori dalle aspettative. Alcune regioni forti sembrano voltare faccia all’alleanza. Il risultato migliore in Abruzzo e Toscana, male Veneto, Piemonte, Sicilia. I primi commenti di Russo Spena e Migliore. Buon risultato per Sinistra Critica

Dai primi dati, ad uscire particolarmente delusa dalla disfida elettorale è la Sinistra Arcobaleno, ben al di sotto delle previsioni, almeno per quanto riguarda il Senato. Nelle passate elezioni Rifondazione comunista aveva raggiunto da sola il 6 per cento dei consensi; questa volta, nell’alleanza con Verdi e Pdci, stando agli exit poll non andrebbe oltre il 5%. Tanto basta per fare dire a Giovanni Russo Spena, che del Prc è stato capogruppo al Senato, che si è trattato di una «sconfitta», dalla quale l’intera sinistra dovrebbe uscire «ingerrogandosi sul proprio rapporto con una società dove forte si annuncia il conflitto sociale e dove ci sarà bisogno di una forza in grado di interpretarlo». Spietati i numeri che si affollano in queste prime ore di scrutinio. Quando al Senato le proiezioni comprendono il 62% dei voti, secondo i dati del Corriere della Sera, il risultato ufficiale di Sinistra Arcobaleno arriva al 3,42%.

Le regioni in cui il risultato è stato più negativo sono il Veneto (2.7%) e il Molise (2.6%), per non parlare della Sicilia (3%), del Piemonte (3%), della Lombardia (3.7%) e della Basilicata (3.4%). Male anche nelle regioni forti come Emilia Romagna (3,8%), Puglia (4.4%) e Marche (4,3%), in Campania (3.4%), e in Liguria (3.7%). Le migliori sono per ora il Friuli (4.1%), il Lazio (4.8%), e la Toscana (5.2%), e l’Abruzzo, miglior risultato con 5.6%.

Russo Spena spiega che «se il risultato dovesse essere questo non c’è dubbio che sarebbe negativo». Ma al di là del risultato individuale della Sinistra arcobaleno, per l’esponente del Prc la vera preoccupazione è che «il governo sarà nelle mani della Lega, una forza razzista che ha fatto una campagna elettorale razzista». Interrogato dai cronisti di Sky Tg 24 sulle motivazioni della debacle, Russo Spena ha evidenziato che «si è votato in una fase di torsione bipartitica violenta imposta anche dai mass media. Sembrava che vi fossero solo due contendenti e tutti gli altri di contorno e questo ha fatto percepire all’opinione pubblica che si trattasse di una questione tra Berlusconi e Veltroni. Ovviamente tutti gli altri sono stati penalizzati». Per l’esponente comunista, inoltre, il partito ha pagato questi due anni di presenza nel governo e nella maggioranza, posizione dalla quale non è stato forse possibile intercettare appieno il disagio sociale espresso da settori della società tradizionalmente vicini alla sinistra radicale. Ancora più netta è l’analisi di Gennaro Migliore, capogruppo uscente alla Camera, che dice, senza mezzi termini, “avevamo altri segnali, il risultato non è positivo”. Silenzio da parte di Bertinotti, che segue coi suoi il risultato dello spoglio, al quartier generale della Sinistra Arcobaleno, all’Hard Rock Cafè di Via Veneto.

Di contro, fa effetto l’exploit di Sinistra Critica. “Siamo noi la vera sorpresa”. Salvatore Cannavo’, deputato uscente di Sinistra critica, non riesce a trattenere l’entusiasmo per il dato delle proiezioni del Senato, che danno a Sc l’1,2 per cento, un risultato più che confortante in vista del vero obiettivo: le elezioni europee del prossimo anno. Cannavo’ e’ caustico sul risultato della Sinistra arcobaleno: “Dove ieri non era riuscito a distruggere Occhetto, ci riesce oggi Bertinotti” e poi aggiunge: “Speriamo di reggere fino in fondo con questo risultato, perche’ dobbiamo rispondere alla domanda di ricostruire la sinistra che ci viene dal paese. Noi ci crediamo e lo faremo fino in fondo e i risultati ci dicono che sembriamo credibili anche per il popolo della sinistra”.