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SAn Giovanni.Ancora in piazza contro lo sconvolgimento della democrazia
Publie le mercoledì 19 gennaio 2005 par Open-PublishingGli italiani scenderanno ancora in piazza per difendere la legalità dalle leggi di Berlusconi che privilegiano i suoi interess economici,la sua banda diventata una casta d’intoccabili.Lo scempio della Costituzione,la violazione dei diritti acquisiti,i privilegi per gli ambienti mafiosi sembrano ormai accettati dalle forze politiche , dall’informazione che si è assoggettata alle regole del capo del governo.L’opinione pubblica è anestesizzata e addormentata dall’occupazione della Rai e dalla TV privata,proprietà di Berlusconi.
Per questo gli italiani che non accettano le sconce leggi ad personam scenderanno ancora in piazza ,per avere uno spazio in cui manifestare la propria indignazione e la propria opposizione a una maggioranza,a questa destra, che oltraggia civiltà,storia,democrazia e mette in serio pericolo la libertà di tutti
San Giovanni, Prodi fissa la data: «In piazza entro la fine di febbraio»
di red
«San Giovanni si farà», ha scritto su l’Unità il condirettore Antonio Padellaro. Ora è una certezza. Si farà perché Romano Prodi ha detto sì ad una grande manifestazione unitaria, Piazza San Giovanni come «un occasione preziosa per arricchire di passione e di intelligenza il nostro sforzo comune». Si farà perché il leader della Grande alleanza democratica, ha risposto positivamente alla richiesta che gli è stata fatta dai Ds nel vertice che si è svolto martedì pomeriggio: fissare subito la data della manifestazione. «Entro febbraio l’Alleanza organizzerà una manifestazione nazionale, con tutti i candidati, per il lancio della campagna elettorale»
Il tema principale c’è già ed è quello proposto dal nostro giornale: la difesa della Costituzione. Non a caso la manifestazione finirà per coincidere con il voto del Parlamento sulla legge Cirielli, ribattezzata salva Previti.
Tornare in piazza come priorità per l’Alleanza. Di fronte alla disparità di potenziale mediatico con il centrodestra, afferma il coordinatore della segreteria Vannino Chiti, il centrosinistra deve essere capace di «mettere in campo decine di migliaia di persone perché diventino protagonisti della campagna elettorale».
http://www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=HP&TOPIC_TIPO=&TOPIC_ID=40352




