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SCIMIA E’ UN BUGIARDO MATRICOLATO

Publie le sabato 10 febbraio 2007 par Open-Publishing
2 commenti

"E’ indispensabile informare i lavoratori dell’importanza di non restare silenti" ha detto Scimia, sconsigliando vivamente di lasciar prendere al tfr la strada dell’Inps: "bisogna che i lavoratori sappiano che il fondo dell’Inps non rende niente".

Questo è quanto dichiarato dal Dr. Luigi Scimia, presidente della Covip ( in teoria l’ente di vigilanza sui Fondi Pensione ) ieri 9 febbraio ad un convegno dell’Inca/Cgil.

Scimia mente e sa di mentire, il Tfr in azienda o nell’ apposito Fondo INPS ( per le aziende con più di 50 dipendenti) GARANTISCE un rendimento del 1,5% fisso + il 75% dell’ inflazione annua, cioè negli scorsi anni oltre il 3%.

I Fondi Pensioni privati o negoziali NON GARANTISCONO NULLA, e se negli ultimi due anni hanno leggermente superato il normale rendimento del Tfr è solo perchè hanno pressochè tutti alienato grande parte dei loro patrimoni immobiliari.

Scimia è l’ ex presidente del Fondo Pensioni Bnl ed è quindi, come "controllore", IN EVIDENTE CONFLITTO DI INTERESSE.

E lo dimostra ancora di più atteggiandosi a piazzista bugiardello degli interessi di questi Fondi.

In più, altro motivo per cui dovrebbe stare zitto o almeno essere più cauto, è il fatto che, per decisione del governo Prodi, la Covip sarà abolita nei prossimi mesi, passando le sue competenze in parte a Bankitalia ed in parte alla Consob .....

www.triburibelli.org

Messaggi

  • Pinocchio ......"gioca" con i Fondi.

    inviato da: Geppetto · il 11/2/2007 · alle: 07:22 su www.triburibelli.org

    "Scimìa è un gran bugiardo": l’affermazione di Keoma suona forte ma va analizzata nel significato del termine aggettivante, che parrebbe offensivo. Si apre il vocabolario della Lingua Italiana e si scopre che bugiardo è colui "Che dice bugìe" ed ancora dopo "Di persone che non mantengono le promesse o di fatti...........".

    Ma andiamo indietro con la memoria - per quanto narratoci da testimoni diretti degli accadimenti - ed i fatti attinenti la sua gestione, da Presidente del Fondo Pensioni del Personale BNL e raccontiamo la "favoletta", senza lieto fine per i protagonisti (Soci del Fondo):
    Il Fondo è stato avviato nel 1957 e nel tempo aveva garantito una certa tranquillità di pensione ai Soci/dipendenti BNL; obbligatorio esserlo all’atto dell’assunzione in Banca la quale contribuisce, per i cosiddetti vecchi assunti (ante 1993), con il 4% della retribuzione mentre il dipendente vi versa il 2%; per i nuovi assunti l’adesione è volontaria ed a pari loro versamento mensile, quale sopra indicato, si vedono colà riconosciuto il 3% dall’Azienda.

    Le rate pensionistiche,allora, di tutto rispetto poichè rapportate ai premi versati (fisso annuo e non con calcolo finanziario/attuariale) e per tutta la vita residua. Per quanto ovvio con disparità di trattamento a favore delle donne le quali lasciano il servizio in età meno avanzata e "resistono" ben oltre gli uomini durante la stagione della pensione.

    Necessario excursus storico poichè, con ritardo colpevole e forse a causa di una politica gestionale che è sfociata in denunce varie - e non sembra ancora finita -, il Fondo, Presidente il dr Scimìa, si "accorge" che il contratto (anno 1957) non potrà essere onorato a lungo. Il vento sui Fondi spirava già forte e contrario (Banca di Roma, Comit,ecc...) e cosa si inventa il Consiglio di Amministrazione del citato Ente, costituito da Membri BNL e Sindacati cosiddetti maggiori, nominati i primi ed eletti i secondi ?

    Trasformiamo lo Statuto del Fondo, chiediamo il consenso ai Soci ed annulliamo ex-tunc ogni promessa "a facere" per coloro che andranno in pensione, quindi, con le nuove norme.
    Peggioramento, dopo disdetta del contratto iniziale, accettabile, tecnicamente e proceduralmente valido e legittimo se ex-nunc ma non sui "diritti maturati" dai Soci.

    Sordità assoluta da parte del predetto Presidente e del suo Staff, supportato dalla Banca e dalla Triplice, in attività di servizio presso l’Ente in parola.

    Lo "zainetto" di trasformazione, premio iniziale per la nuova rata pensionistica - a venire - che ubbidirà alle leggi della matematica finanziaria/attuariale, si voleva indicare nel Montante di quanto fino ad allora maturato che poteva essere liquidato, in parte dopo la variazione di rendimenti e totalmente all’atto della cessazione dal servizio. Zolletta di zucchero per far ingoiare il boccone amaro ai Soci, che - istigati a "delinquere" non solo per loro stessi ma erga omnes - hanno votato con certo favore la "novita", avendo preferito guardare l’uovo oggi piuttosto che non la gallina domani. Non li condanniamo, però, perchè si mormorava già allora di problemi di fondo nel Fondo e la paura, si sa, fa novanta.

    Una sola Forza sindacale (Falcri BNL) si oppose e, dopo strenua "battaglia" - con feriti sul campo -, ottenne il riconoscimento - a favore dei Soci - di uno "zainetto" via di mezzo tra il Montante (concessione iniziale del Fondo) e la Riserva Matematica (come avrebbe dovuto essere e fino al momento di disdetta del "contratto" iniziale, quindi ex-nunc, sulla base di calcoli precisi di matematica finanziaria/attuariale). Per le donne la situazione di rata pensionistica è peggiorata notevolmente e ciò sulla base della vita residua, più lunga per la categoria in questione.
    Trattasi nello specifico episodio di "Di persone che non mantengono le promesse o di fatti che non avvengono secondo le previsioni" ?

    Non esprimiamo convincimenti personali per non condizionare il giudizio del lettore al quale abbiamo rassegnato solo i fatti evidenziando come il Dr Scimìa, Presidente del Fondo Pensione BNL, abbia fatto di tutto per non far rispettare il contratto all’Ente pensionistico, pur avallato da voto favorevole e "scellerato" dei Soci - a maggioranza -.

    Ergo, ci spiace, ma la favoletta non si chiude con il solito " e vissero tutti felici e contenti".

    • Favole e realtà di "Fondo"

      inviato da: luigi misuraca · il 11/2/2007 · alle: 15:27 . sempre su www.triburibelli.org

      Conosco la storia, favoleggiata ora da Geppetto, del Fondo Pensioni BNL per aver vissuto, in prima persona - a fianco di altri colleghi -, la turbolenta fase della Trasformazione di questo, nella mia qualità di dirigente sindacale della Falcri BNL, strenuo oppositore a tutela dei diritti maturati dai Soci .

      Si pensi che la disputa fu così "sanguinosa" che la BNL si rivolse all’A.B.I. e quest’ Associazione intrattenne la Federazione Falcri lamentando - documento alla mano - " ......diverse iniziative di dirigenti di codesta Federazione che stanno creando notevole turbativa nell’ambito delle relazioni sindacali e dell’operatività aziendale ."; (traduzione dal politico/sindacalese: ci sono sindacalisti che rompono i gabbasisi - alla Montalbano -, fateli smettere!; è una medaglia al valore che pochi possono appuntarsi sul petto ed ho intenzione di gloriarmene con i nipotini, un giorno futuro, per dimostrare di cosa fosse capace il loro nonno).

      Più volte sono già tornato sull’argomento che, di sicuro, non è ancora del tutto definito, per quanto si sente mormorare in giro e per le recenti iniziative (Esposto del 7 c.m. depositato presso tutte le Procure della Repubblica nelle sedi dei Tribunali circa il T.F.R., destinazione di questo nei Fondi Integrativi e "dintorni") assunte dallo Slai Cobas sull’intero territorio nazionale.
      La realtà di "Fondo" del Fondo Pensioni BNL è stata la vanificazione dei termini contrattuali, per il mancato rispetto degli impegni a suo tempo sottoscritti dall’Ente con i Sindacati che l’hanno visto nascere sul finire degli anni ’50 dello scorso secolo.

      l’Organo di Coordinamento del citato Sindacato è riuscito, anche grazie ad un esposto-diffida collettivo, a limitare i danni dei Soci Attivi a quella data; non poca cosa ma non tanto Premio di Trasformazione (zainetto) quale quello ottenuto dal Dr. Scimìa, successivamente omaggiato con la presidenza della CO.VI.P.

      Una riflessione è, oggi, d’obbligo : " ........quis custodiet ipsos custodes........?".

      luigi misuraca (ex dirigente sindacale Falcri BNL)