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SCIOPERO!!

Publie le domenica 10 agosto 2008 par Open-Publishing

La nostra SOLIDARIETA’ ai ....
50 lavoratori Pakistani e Indiani in sciopero

La prima parola che mi viene in mente nel descrivere la storia di questo gruppo di lavoratori pakistani e indiani, licenziati ingiustamente, è la parola solidarietà….

A far data dal primo giorno di sciopero che abbiamo organizzato contro i continui ritardi nel pagamento dello stipendio e soprattutto contro le condizioni di lavoro a cui erano obbligati, tutti i giorni che sono seguiti ad oggi, stare insieme a loro , davanti l’ingresso di quel deposito, in un piazzale sotto un sole impietoso, è stata una grande lezione di solidarietà e di civiltà.

Sono persone assolutamente disponibili e generose e nonostante tutte le difficoltà che la lingua impone, hanno sempre e comunque trovato il modo di trasmetterci la loro fiducia e la volontà di non rinunciare ad una lotta così importante come quella di rivendicare la propria dignità di lavoratori, insieme a noi della CGIL.

Sebbene siano di provenienze diverse, quei 50 lavoratori non hanno mai smesso neanche per un attimo di sostenersi a vicenda e soprattutto di essere sostenuti dalla comunità locale, oltre che da semplici lavoratori immigrati che come loro operano nel territorio e che in segno di solidarietà hanno portato magari del cibo, acqua, della frutta proveniente dai campi di lavoro dei dintorni, o come ha fatto un ragazzo pakistano estraneo alla vicenda, che ha voluto dimostrare il suo sostegno, distribuendo gratuitamente delle schede telefoniche a tutti i lavoratori licenziati.

Sono gesti di solidarietà che, anche per chi fa il nostro mestiere, non si vedono tutti i giorni.

La cooperativa di cui erano dipendenti, la Global Logistica arl, di contro non ha mostrato ad oggi alcun segno di voler retrocedere rispetto ad una spietata politica di licenziamenti e continue vessazioni, anzi.

Continua anche attraverso comunicati ufficiali, a disconoscere le rivendicazioni di quei lavoratori ai quali però, fino a ieri ,ha imposto di spaccarsi la schiena per poter fare profitto.

Ci hanno raccontato questi lavoratori che prima del nostro intervento, venivano pagati a cottimo ed erano costretti a lavorare almeno 1000/1500 colli al giorno ognuno,con ritmi di lavoro spaventosi e nessuna garanzia quindi sull’aspetto della sicurezza. Alcuni raccontano di non aver mai avuto neanche la pausa del pranzo e di aver consumato spesso un frugale pasto in piedi durante le loro 12 e più ore di lavoro giornaliere. Altri ,che a causa di un infortunio o malattia ,non si sono visti riconoscere il pagamento dello stipendio, ma hanno avuto anzi la brutta sorpresa di scoprirsi debitori nei confronti della cooperativa che gli addebitava il costo dell’assenza dal lavoro.

Una cooperativa in realtà quella della Global Logistica che, ci raccontano i lavoratori, da anni ha gestito, con altri nomi l’appalto presso il deposito GS spa di S. Palomba e che oggi si copre dietro l’accusa di aggressione da parte di una quindicina di questi lavoratori, nei confronti di un altro per allontanarli dal loro posto di lavoro; un pretesto ovviamente dietro il quale, ci racconta Jasviir ,si nasconde la punizione per avere scelto di iscriverci al sindacato.

Questi soci lavoratori (così li definisce la G.LOG) che sono stati espulsi dalla cooperativa in realtà della figura di soci non hanno proprio nulla: non hanno mai partecipato all’attività della cooperativa e non hanno mai ricevuto lo statuto della stessa. Sono stati assunti per lavorare e la cooperativa non si aspettava certo che lavoratori immigrati che a stento capiscono l’italiano e ancor di più lo parlano,persone miti, grandi lavoratori, avrebbero mai alzato la testa e fatto sentire la propria voce, che avrebbero rivendicato e fatto valere i propri diritti di lavoratori.

I delegati pakistani e indiani della Filcams con le loro tute blu ed i cappellini rossi della CGIL si sono recati in data 7 agosto insieme ai dirigenti e funzionari della stessa presso la Regione Lazio dove era stata fatta richiesta di convocazione per aprire un tavolo di confronto al fine di risolvere nel più breve tempo e nel migliori dei modi la vertenza.

La Cooperativa oltre che non si è presentata, non ha avuto neanche la bontà di avvisare l’assessore alla Regione alle politiche del lavoro, Alessandra Tibaldi, che tempestivamente aveva risposto alla sollecitazione della Cgil di convocare la Cooperativa presso il tavolo istituzionale.

I lavoratori non si sono scoraggiati di fronte a quest’ennesimo segno di indifferenza della Cooperati va e insieme all’assessore Tibaldi, alla cdlt CGIL di Roma()Cecilia Taranto, a tutta la segreteria della Filcams di Pomezia, al segretario della Filt di Pomezia,all’assessore del Comune di Pomezia e ad altri delegati di posti di lavoro che hanno voluto portare il loro sostegno, hanno partecipato ad una manifestazione fuori il deposito della GS spa e con la solita pacatezza che li contraddistingue si sono sistemati con le bandiere e le loro tute blu sul medesimo piazzale dove ormai da giorni vedono sorgere e tramontare il sole.

Martedi 11 agosto, ci sarà un incontro presso la Prefettura di Roma con la Filcams , la Filt, la CDLT di Roma e di Pomezia dove è stata nuovamente convocata la Cooperativa, unitamente alla direzione della Gs spa che ovviamente sarà invitata e non potrà esimersi dal pronunciarsi su tutta la questione, alla presenza ovviamente di ZAFAR, JASVIIR e …… i rappresentanti dei lavoratori che porteranno con loro la speranza di vedersi restituito il proprio posto di lavoro che consente loro anche la garanzia del mantenimento del permesso di soggiorno, consapevoli che il motivo del loro licenziamento sta’ nell’aver richiesto di essere pagati il giusto, di lavorare in sicurezza e soprattutto quello di essere considerati lavoratori onesti che attraverso il loro lavoro sostentano le proprie famiglie, a fronte di grossi sacrifici personali , alla continua ricerca di un’integrazione in un paese che ad oggi , se questo è ,li ha ripagati come sicuramente non avrebbe dovuto.

Francesca Gentili Segreteria Filcams Pomezia

Roberto Morgantini