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SCUOLA/ DOMANI SCIOPERO GENERALE E MANIFESTAZIONI CONTRO GOVERNO

Publie le domenica 14 novembre 2004 par Open-Publishing

SCUOLA/ DOMANI SCIOPERO GENERALE E MANIFESTAZIONI CONTRO GOVERNO
14/11/2004 - 13:45
I sindacati: rinnovo contratto, più investimenti e qualità

Roma, 14 nov. (Apcom) - Rinnovo del contratto, un serio piano di investimenti, una scuola pubblica di qualità: con queste motivazioni domani oltre un milione di lavoratori della scuola (docenti, non docenti e dirigenti scolastici) saranno chiamati a scioperare e a manifestare per le strade di Roma e di una serie di città distribuite in maniera omogenea per tutto il territorio. Nella capitale l’appuntamento è per le ore 10,00 a piazza Bocca della Verità, da dove il corteo (sono previste almeno 20.000 persone) si snoderà in direzione piazza Navona per i comizi: qui parleranno Enrico Panini, segretario generale Flc-Cgl scuola, Annamaria Furlan, segretaria confederale Cisl, Luigi Angeletti, segretario generale Uil. Ampio, anche se non compatto, il fronte sindacale che ha aderito alla mobilitazione, indetta dai Confederali: ci saranno infatti Cobas, Unicobas, Gilda, Antes e Ugl, ma anche una serie di associazioni di docenti, tra cui il Cip (Comitato italiano precari), studentesche, tra cui l’Unione degli studenti, e di genitori. Tra le organizzazioni sindacali di rilievo unica grande assente sarà lo Snals, che ha comunque già annunciato una forma di protesta per la fine del mese.

I confederali giungono allo sciopero dopo una mobilitazione, iniziata ad ottobre, contraddistinta da oltre 4.000 assemblee in orario di lavoro, otto giornate di scioperi regionali e una serie di iniziative locali. In questo mese il personale della scuola ha chiesto di adeguare gli stipendi, fermi al 31 dicembre 2003, e di far sedere al tavolo di contrattazione i propri rappresentanti per avviare la trattativa. I sindacati chiedono un incremento retributivo per il biennio 2004 - 2005 pari all’8% per salvaguardare il potere d’acquisto delle retribuzioni e il riconoscimento professionale del personale docente e ata. Scenderanno in piazza anche per ribadire il giudizio negativo sia contro il disegno di legge di modifica costituzionale sulla devolution, recentemente approvato alla Camera dei Deputati, con la delega del sistema scolastico nazionale a 20 sistemi regionali, che contro il disegno di legge sullo stato giuridico che rivede le garanzie professionali, contrattuali e l’autonomia dei docenti.

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Il quadro delle richieste non finisce però qui. I sindacati promotori dello sciopero s vorrebbero vedere interrotta anche "quella politica contrassegnata da tagli di risorse economiche e di risorse d’organico docente ed ata a fronte, fra l’altro, di un incremento delle esigenze delle scuole e di un aumento delle iscrizioni". Chiedono inoltre di modificare la legge 53 sulla riforma della scuola: in particolare sono contrari alla figura del tutor nelle primarie e difendono l’autonomia scolastica e il carattere nazionale del sistema di istruzione del secondo ciclo "contro ogni deriva regionalista".

Cgil, Cisl e Uil scuola rivendicano anche "l’avvio di una vera politica di investimenti pluriennali a sostegno della scuola pubblica; la definizione delle immissioni in ruolo di docenti ed ata su tutti i posti vacanti e disponibili, così come previsto dalla legge 143 del 2004, e l’attivazione dei corsi di abilitazione previsti dalla stessa legge; la garanzia del diritto all’istruzione per tutti gli alunni diversamente abili, con l’attivazione dei posti di sostegno necessari; l’emanazione degli atti e la definizione degli stanziamenti necessari per il contratto dei Dirigenti scolastici scaduto il 31 dicembre 2001, ma anche per bloccare qualsiasi tentativo di manomissione degli automatismi stipendiali".