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SEQUESTRATO UN ALTRO SITO, ANZI DUE !

Publie le martedì 23 novembre 2004 par Open-Publishing
8 commenti

Un altro sito sotto sequestro, anzi due!
by s.b. Tuesday, Nov. 23, 2004 at 7:57 PM mail:

Revoca immediata dei sequestri! Creare 10, 100, 1.000 siti web di contro-informazione e di lotta al sistema!

I siti Lavori variabili e Red-Lab, dedicati dalla Federazione RdB/CUB al lavoro precario sono stati oscurati dalla Procura della Repubblica di Roma, mediante un "sequestro preventivo d’urgenza".

Riportiamo il comunicato relativo all’ennesimo oscuramento poliziesco.

"Da questa mattina, 22 novembre 2004 le pagine sono state oscurate dalla Polizia Postale di Arezzo su ordine della Procura della Repubblica di Roma senza che ne sia stata data motivazione alcuna né alla RdB/CUB né a chi gestisce le pagine.

Da oltre un anno i due siti della RdB/CUB (http://www.lavorivariabili.it e http://www.lavorivariabili.it/redlab) svolgono un lavoro di informazione sulla realtà del lavoro precarizzato. I due siti sono complementari: "lavorivariabili" si occupa di notizie di carattere propriamente sindacale e di tutela, mentre invece "redlab reddito-lavori" è dedicato soprattutto alle notizie e documenti sulle iniziative di lotte contro la precarietà e per il reddito sociale. Entrambi i siti hanno un notevole numero di accessi, considerato che trattano notizie in continuo aggiornamento e di questioni di carattere specifico difficilmente reperibili altrove in maniera così plurale.

Numerosissimi i lavoratori che si rivolgono alla nostra redazione per consulenze, informazioni e consigli sui vari diritti o per denunciare situazioni di sfruttamento e oppressione.

Un grave atto di intimidazione, di violazione del diritto all’informazione, di attacco alle libertà sindacali in generale che arriva a poche ore dallo straordinario risultato nelle RSU del pubblico impiego, in cui la RdB/CUB ha chiamato al voto anche i precari che non ne avevano diritto e a pochi giorni dalla riuscitissima manifestazione nazionale per il diritto al reddito del 6 novembre.

Roma, 22 novembre 2004
La Federazione nazionale RdB/CUB".

Da informazioni attendibili ma da confermare definitivamente risulterebbe che l’azione della procura di roma sia stata "motivata" dalla richiesta del presidente dell’associazione/coop sociale "Casa dei diritti" di Roma dove è in corso una importante vertenza, lotte costantemente seguite e a cui è stato dato risalto anche dalle pagine dei siti sequestrati.

Se la notizia venisse confermata, ci troveremmo di fronte ad un attacco gravissimo e spropositato: è come se per una semplice denuncia di un privato ad un giornale per un articolo, la magistratura impedisse l’uscita del quotidiano nelle edicole. E’ un chiaro segnale di come siano sotto attacco le fondamentali libertà di informazione e i diritti sindacali.

Manifestiamo la nostra solidarietà ai siti oscurati! Creare 10, 100, 1.000 siti web di contro-informazione e di lotta al sistema!

capireperagire.blog.tiscali.it

Messaggi

  • Sequestro siti web Rdb/CUB precari, ecco perchè.

    E MENO MALE CHE SI CHIAMA "CASA DEI DIRITTI SOCIALI" !!!!!!!

    Ecco perché la Procura della Repubblica di Roma ha ordinato il sequesto dei siti RdB/CUB dedicati al precarito e alle lotte per il reddito sociale

    Il sequestro preventivo, d’urgenza e probatorio è stato ordinato dalla Procura della Repubblica di Roma su querela del signor Giulio Ernesto Russo presidente dell’associazione “Casa dei Diritti Sociali” in riferimento ai comunicati pubblicati sul sito redlab sulla vertenza sindacale in atto nell’associazione e nella cooperativa sociale collegata ad essa.

    Questi comunicati sindacali ci vennero inviati dagli stessi lavoratori della “Associazione Casa Diritti Sociali” di Roma che dopo una vertenza sindacale durata anni (conclusasi con l’ottenimento del passaggio di tutti i cococo a lavoratori dipendenti) si vedono oggi di fronte la prospettiva del licenziamento per 30 lavoratori su 79, alcuni dei quali posti già da settembre a zero ore, e al grave problema del ritardo di 5 mesi nell’erogazione degli stipendi oltre ad altre gravi mancanze nel rispetto del CCNL di categoria. In questi comunicati, come in altri, si denunciava la situazione di precarietà di chi lavora nel cosidetto no profit. Il sito redlab ha svolto come sempre il proprio compito di informazione e di sostegno alle lotte dei lavoratori dei settori più esposti alla crescente erosione dei principali diritti.

    Da oltre un anno i due siti della RdB/CUB (http://www.lavorivariabili.it e http://www.lavorivariabili.it/redlab) svolgono un lavoro di informazione sulla realtà del lavoro precarizzato. I due siti sono complementari: "lavorivariabili" si occupa di notizie di carattere propriamente sindacale e di tutela, mentre invece "redlab reddito-lavori" è dedicato soprattutto alle notizie e documenti sulle iniziative di lotte contro la precarietà e per il reddito sociale. Entrambi i siti hanno un notevole numero di accessi, considerato che trattano notizie in continuo aggiornamento e di questioni di carattere specifico difficilmente reperibili altrove e in maniera così plurale. Numerosissimi i lavoratori che si rivolgono alla nostra redazione per consulenze, informazioni e consigli sui vari diritti o per denunciare situazioni di sfruttamento e oppressione.

    Ricordiamo che i siti sono ancora oggi bloccati (dal 22 novembre le pagine sono oscurate dalla Polizia Postale di Arezzo) sempre su ordine della Procura della Repubblica di Roma al fine di “evitare che si reiterasse la diffamazione”.

    Riteniamo gravissimo quanto è accaduto: una querela per diffamazione non può comportare l’oscuramento di uno strumento nazionale di informazione sindacale e sociale, siamo di fronte ad una violazione del diritto all’informazione, ad un attacco alle libertà sindacali in generale.

    Roma 24 novembre 2004

    p. RdB/CUB

    Luigi Marinelli

  • VERGOGNOSO DOPO I LICENZIAMENTI MIRATI, LA REPRESSIONE !

    L’Associazione di volontariato laico Casa dei Diritti Sociali oscura la libertà di opinione e reprime chi rivendica diritti: Il 22 novembre, la Procura della Repubblica di Roma su richiesta del signor Giulio Ernesto Russo, presidente dell’ Associazione Casa dei Diritti Sociali e del CESV ( centri servizi per il volontariato del Lazio) ha ordinato il sequestro preventivo e probatorio delle pagine web dei siti www.lavorivariabili.it e www.lavorivariabili-redlab.it.

    I siti, gestiti dall’organizzazione sindacale RdB-CUB, hanno ospitato nella loro rubrica sul precariato i comunicati dei lavoratori della cooperativa sociale “Casa Diritti Sociali”, impegnati da anni in una vertenza sindacale contro l’associazione omonima.

    Riteniamo in quanto cittadini e lavoratori impegnati da anni nel sociale che questo episodio sia di una gravità inaudita perchè da una parte si aggredisce la libertà di espressione e di informazione e dall’altra si tenta di reprimere una vera e sincera esperienza rivendicativa che in tutti questi anni ha avuto come sua particolare espressione il tentativo di coinvolgere nella risoluzione dei problemi l’intera collettività (amministratori, associazioni, sindacati, partiti , movimenti, lavoratori e cittadini).

    Questa che segue è una sintesi della storia della nostra lotta per i diritti e la dignità:
    · Oltre 3 anni fa ci rendemmo conto, nostro malgrado, che gli spazi di democrazia reale e partecipata all’interno della cooperativa sociale erano effimeri, e scontrandoci con atteggiamenti autoritari e imprenditoriali degni dei più scaltri manager liberisti, ci organizzammo sindacalmente, suscitando le ire di molti nostri colleghi (i soci fondatori della cooperativa) che ci attaccarono invitandoci a lasciare la cooperativa perché con quel gesto avevamo dimostrato di non essere più compatibili con la “mission sociale” della Casa. Ma di quale mission trattasi non siamo mai riusciti a scoprirlo, visto e considerato che gran parte dei soci fondatori da allora hanno mantenuto nei nostri confronti un’azione di costante diffidenza arrivando a mobbizzare alcuni e costringendo altri a licenziarsi.

    Se la “mission” è tacere e condividere lo sfruttamento pianificato di oltre 70 uomini e donne sia soci che collaboratori a cui per anni non si è riconosciuto il contratto nazionale tenendo gli uni e gli altri senza stipendio per mesi e mesi, senza dar loro nessuna spiegazione e scaricando le responsabilità sull’ente locale...beh!.....NOI NON CI STIAMO!

    O forse la “mission” è quanto abbiamo visto in tanti anni di lavoro:

    1. Richiedenti asilo politico e senza fissa dimora alloggiati in strutture fatiscenti e prive delle norme minime di sicurezza.

    2. Centri di accoglienza infestati di scarafaggi e di ratti (a contatto con bambini e gestanti)

    3. Assenza di supporti tecnici per l’effettuazione del servizio(computer,internet,etc.)

    4. Cibo scaduto e/o di pessima qualità somministrato in condizioni igieniche da “terzo mondo”

    5. Persone ospitate nei centri tenute in molti casi in condizioni di subordinazione psicologica e sotto ricatto (altro che integrazione e sostegno!altro che Diritti Sociali!));

    .....................................................................
    ......ma potremo continuare la lista...............

    · A dicembre dell’anno scorso occupammo fisicamente, per 18 giorni e relative notti, i locali della sede amministrativa della Associazione Cds; ne uscimmo vincenti, con la firma di un accordo sindacale che prevedeva il passaggio degli allora cococo (il 50% dei lavoratori!!!) a contratto di lavoro dipendente. Importante sottolineare che l’Associazione di volontariato avrebbe voluto applicare in linea con la legge 30 dei ....bei contratti a progetto!!!

    · Nonostante quella vittoria rilevante (tra le poche ad aver invertito la tendenza in Italia!) per tutto il 2004 i pagamenti hanno continuato a subire ritardi di 5 o 6 mesi, senza considerare le sostanziali inosservanze del Contratto Collettivo Nazionale (CCNL).

    · Il 31 dicembre 30 persone verranno licenziate a causa della scadenza del contratto di lavoro. Si tratta evidentemente di licenziamenti politici che servono a punire coloro che in tutti questi anni hanno denunciato, lottato e cercato di migliorare ciò che evidentemente non è migliorabile: IL PRIVATO SOCIALE! Eppoi scusate, ma come fa il Privato ad essere Sociale??? Licenziati perchè dal primo gennaio all’interno del network casa diritti sociali,”..non ci sarà più posto per chi non condivide la mission e gli scopi sociali della stessa..”, come detto dal presidente della Coop Soc Cds-servizi signora Anita Maddaluna.

    Infine il 22 novembre l’Associazione Casa dei Diritti Sociali ha gettato la maschera:

    UN ATTO REPRESSIVO SU UN ORGANO DI INFORMAZIONE SINDACALE SENZA PRECEDENTI NELLA RECENTE STORIA D’ITALIA!

    Esso viene dopo l’oscuramento del sito di movimento Indymedia ad opera dell’FBI americana.

    Ecco cosa è l’Associazione di volontariato Casa Diritti Sociali!

    Ecco cosa sono le cooperative sociali che ad essa fanno riferimento!

    Eccoli i LORO DIRITTI SOCIALI!

    Buoni se servono a fare business a suon di miliardi sulla pelle della gente bisognosa.

    Pericolosi se esercitati nel giardino di casa!

    Per questo invitiamo tutti e tutte a schierarsi con forza contro l’oscuramento di un libero strumento di informazione dei lavoratori e delle lavoratrici.

    Invitiamo tutti e tutte ad inviarci fax di solidarietà al n°: 0676983035
    oppure una email di solidarietà all’indirizzo: lavoratoriinlotta@tiscali.it

    Ricordiamo che il 24 novembre il Congresso della FNSI (federazione nazionale stampa italiana) ha votato all’unanimità un documento di condanna per questo atto repressivo e per il grave atto intimidatorio operato dalla Associazione Casa diritti sociali.

    LA LOTTA NON SI LICENZIA E NON SI OSCURA
    LICENZIAMO LA CASA DEI DIRITTI SOCIALI!

    Collettivo Lavoratori e Lavoratrici in Lotta contro la CasaDirittiSociali

  • Chiedo scusa se intervengo in questo dibattito con vena polemica, però di fronte al livello che hanno raggiunto i mezzi di informazione in Italia credo che sia importante per ognuno di noi esprimere critica e autocritica nei confronti della "cattiva informazione" quando questa si affaccia.
    Ci tengo a dire che i siti di controinformazione sono oggi a mio parere la sola linfa che rende possibile veicolare una informazione libera, e per questo ci tengo che ognuno di noi, soprattutto chi fa informazione, si impegni ad esprimersi in maniera seria e leale. Altrimenti rischia di impoverire la stessa attendibilità del lavoro di tutti.
    Nell’articolo si introduce una notizia di una certa gravità con la frase: Da informazioni attendibili ma da confermare definitivamente risulterebbe che…
    Segue una notizia grave non solo perché infondata e non vera, e già questo è male, ma anche perché riguarda una ben identificata cooperativa di Roma ed una ben precisa persona che ne è presidente.
    Io sono stato prima volontario e poi lavoratore fino al 2001 di quella cooperativa, e ne condivido fermamente gli obbiettivi di tanti anni di lavoro sociale. Spero che la grave crisi (dovuta probabilmente ad errori di gestione ma chiaramente soprattutto alla progressiva sottrazione di risorse pubbliche a che lavora nel sociale da parte di uno stato sempre più liberista, ve ne sarete accorti) si risolva al più presto per i lavoratori e par la stessa Cds.
    Quello che vedo intorno a me è un tentativo di linciaggio mediatico nei confronti della suddetta organizzazione, non è questo che mi indigna, ma l’utilizzo di notizie non vere a tale scopo.
    Atti del genere me li aspetto da organi di informazione di quelli che non meritano neppure di essere annoverati, data anche la quantità di esemplari che abbiamo sotto gli occhi.
    Auguro a tutti noi, di vedere nascere e proliferare spazi liberi in cui si sia possibile diffondere ed accedere liberamente informazioni libere. Non spazi in cui si spaccino informazioni inventate liberamente da chi che sia.
    Insomma non devo dire io che la fonte di una notizia è determinante, e forse la cosa più importante… come si fa a fare informazione senza selezionare l’origine delle informazioni stesse. Se si afferma il falso deve essere chiaro chi lo ha affermato, perché l’informazione (e questo in Italia dovremmo averlo capito) crea e distrugge, e può fare danni, molti. Uno di questi ad esempio è il fatto che viviamo in un paese sempre più liberista, governato da una faccia in diretta su sei reti, in cui i tagli alla spesa sociale sono una minaccia alla possibilità di vivere dignitosamente tutti, in cui non puoi vivere se vuoi lavorare nel sociale, a meno che non ti attacchi agli spazi che restano con i denti, a meno che non lotti per cambiare, nei confronti del potere costituito si intende.
    Se l’autore non vuole assumersi la responsabilità della notizia falsa che spaccia, ne citi una fonte se esiste, a valutarne l’attendibilità sarà il lettore. Altrimenti la frase NON CREDERE NEI MEDIA va a finire che vale anche per noi.
    E questo vale anche per gli striscioni che compaiono in strada. Che portano leggibile il nome della persona da diffamare, ma non portano firma. E allora come credere che si tratti di una battaglia politica.

    Riccardo.

    • CARO RICCARDO, CHI TI SCRIVE è IL COLETTIVO IN LOTTA DELLA CASA DIRITTI SOCIALI.

      MI SPIACE CHE TU SIA POCO ATTENTO AI FATTI:
      IL FATTO CHE A SPORGERE QUERELA SIA PROPRIO IL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE CASA DIRITTI SOCIALI è CONFERMATO DALL’AVVOCATO CHE PER CONTO DEL SINDACATO DI BASE RDB-CUB STA SEGUENDO LA PRATICA, OLTRE CHE ESSERE DI DOMINIO PUBBLICO ESSENDO USCITO SU DIVERSE TESTATE (IL MANIFESTO DEL 25/11; L’UNITA’ DEL 30/11; ETC.).
      IL FATTO CHE TU ABBIA LAVORATO PER L’ASSOCIAZIONE E PER LE COOPERATIVE CHE AD ESSA FANNO CAPO INVECE CI DA UN PO’ DA PENSARE.....POSSIBILE CHE TU NON ABBIA VISTO CIO’ CHE NOI ABBIAMO VISTO??
      POSSIBILE CHE TU NON ABBIA VISTO LE CONDIZIONI INDECENTI IN CUI VIENE GESTITO IL SERVIZIO DA PARTE DELLA CASA DIRITTI SOCIALI?
      POSSIBILE CHE TU NON ABBIA VISTO L’UTILIZZO DI CONTRATTI OCCASIONALI REITERATI PER ANNI??
      POSSIBILE CHE TU NON ABBIA NEANCHE NOTATO CHE AI COLLEGHI STRANIERI ANZICHE’ APPLICARE CONTRATTI A TEMPO INDETERMINATO (COME BUON SENSO VORREBBE VISTA LA DENOMINAZIONE..., FINO AL 2002 ERANO SISTEMATICAMENTE APPLICATI CONTRATTI DI LAVORO A TEMPO DETERMINATO CON L’EVIDENTE SCOPO DI TENERLI SOTTO RICATTO RISPETTO AL RINNOVO DEL PERMESSO DI SOGGIORNO????
      POSSIBILE CHE TU NON ABBIA, A FRONTE DI CIO’, MAI VISIONATO I CONTRATTI DI APPALTO CHE DI VOLTA IN VOLTA L’ASSOCIAZIONE HA STIPULATO CON LA CDS IN TANTI ANNI E NON TI SIA FATTO QUALCHE DOMANDA?
      SE TUTTO CIO’ è POSSIBILE, CI CHIEDIAMO, COSA DIFFERENZIA L’ESSERE COMUNISTA DAL NON ESSERLO!!

      SE INFINE SEI TRA QUELLI CHE IN BUONA FEDE E PER MANCANZA DI STRUMENTI CREDI CHE IL TERZO SETTORE SIA UNA CONGREGA DI BENEFATTORI, BEH! TI INVITIAMO A RIFLETTERE SULLA RELAZIONE CHE C’è TRA SMANTELLAMENTO DELLO STATO SOCIALE E SVILUPPO DEI FONDI "PUBBLICI" DATI AL TERZO SETTORE!!

      TI INVITIAMO A SCRIVERCI SE VUOI DELUCIDAZIONI E SE VORRAI ANCHE CONOSCERCI:

      EMAIL: LAVORATORIINLOTTA@TISCALI.IT

  • Scusate ma se continuate a parlare in questo modo non aiutare a capire cosa sta succedendo.
    Sembra la Cds lavori con la polizia per la chiusura dei siti dei compagni: state fuori? Volete continuare a parlare di questa situazione così delicata con tale superficialità e pressappochismo?
    Perchè non fate capire che le querele (sacrosante) piovono su chi diffama individui con notizie false e pretestuose?
    Il consiglio che do a militanti, attivisti, informatori e soprattutto ai lavoratori in lotta è quello di fornire strumenti alla comprensione delle cose, sì da guadagnare la solidarietà degli altri.
    Diffondere notizie false non paga, la lotta si. Chi dice che qualcuno ha rubato i soldi dei lavoratori, atto gravissimo tra i più gravi, firmi con il suo nome, se poi ha affermato il falso, finisce che ne paga le conseguenze.
    Viva l’informazione libera, guai a chi la infanga.

    Un lettore comunista

    • Dato che, almeno sulla carta, la Casa dei Diritti sociali e’ una cooperativa ( e per questo ha bei vantaggi fiscali, previdenziali ed anche contrattuali - al ribasso - nei confronti dei lavoratori soci) si da il caso che, sempre sulla carta, i lavoratori ne siano anche soci.

      Di conseguenza, come dice anche l’ ex volontario e ex dipendente, se ci sono stati gravi errori di gestione e cattiva amministrazione, questi sono stati fatti anche in danno dei lavoratori7soci che quindi ne hanno subito un danno, anche economico.

      E quindi, oggettivamente, sono stati sottratti loro dei soldi, oltre che per molti di essi anche il rischio del posto di lavoro, cioe’ dello stipendio.

      Dove’ e’ la diffamazione ?

      Ma la volete finire di difendere i "padroni cosiddetti di sinistra" ?

      La Lega delle Cooperative - a maggioranza diessina - e’ stata la prima a siglare il cosiddetto "patto per l’ Italia" di Berluskoni che ha allargato ulteriormente la precarieta’.

      E certi comuni di centrosinistra, in primo luogo quello romano di Veltroni - vedi comunicato delle precarie degli asili nido sul newswire di Bellaciao - sono stati i primi ad utilizzare la famigerata legge 30 del governo di centrodestra.

      Dove sta, per i lavoratori salariati e soprattutto precari, l’ "alternativa" a questo governo ?

      E poi, per cancellare due comunicati, si chiudono due interi organi di informazione ?

      E la cosiddetta sinistra istituzionale non ha niente da dire ?

      Keoma

    • CARO LETTORE COMUNISTA.....

      Chi ti scrive è il COLLETTIVO IN LOTTA contro la CasaDirittiSociali
      Innanzitutto sarebbe bello che ci parlassi di te visto e di quali sono le motivazioni che ti spingono a dare dei diffamatori a dei COMPAGNI che da tre anni senza essere pagati da nessuno stanno conducendo una battaglia che innanzitutto è di civiltà contro la barbarie!!

      La barbarie di chi utilizza soldi pubblici(tanti e freschi...)per far vivere i fratelli immigrati in condizioni abominevoli: sotto ricatto, in condizioni igieniche deplorevoli...e ci fermiamo qui..

      La tua lettera ha uno stile provocatorio e vagamente sionista che conosciamo bene e che è parte integrante dello spirito che ti anima..

      Per questo la nostra risposta a questa evidente provocazione, da chi utilizza il COMUNISMO E LA SUA GLORIOSA STORIA per coprirsi il volto e arricchirsi ai danni dei proletari,si conclude qui...

      Piccolo verme dell’easy-profit!

      LA LOTTA NON SI LICENZIA E NON SI OSCURA!

      LICENZIAMO IL TERZO SETTORE E PER PRIMA LA CASA DIRITTI SOCIALI!

      Collettivo in Lotta contro la casa dei diritti(aò!) sociali

  • A PROPOSITO DI TUTTO CIO’ ..............................

    CLAMOROSA SENTENZA DEL TAR DEL LAZIO SUI SOCI DI COOPERATIVE

    COMUNICATO STAMPA 28 NOVEMBRE 2004

    TAR LAZIO/ CLAMOROSA SENTENZA

    LA SENTENZA DEL TAR DEL LAZIO: IL LAVORO DEI SOCI DI COOPERATIVE SOCIALI DEVE ESSERE RICONOSCIUTO COME SERVIZIO PRESTATO PRESSO IL COMUNE ED ESSI HANNO DIRITTO A PARTECIPARE A CONCORSI RISERVATI.

    IL COMUNE DI ROMA FA MURO E SI APPELLA AL CONSIGLIO DI STATO.

    I COMITATI ROMA NORD: SINDACO VELTRONI E ASSESSORE NIERI "DITECI QUALCOSA DI SINISTRA!"

    Il TAR del Lazio con la sentenza 7482/04, dopo otto anni da un concorso espletato presso il Comune di Roma, ha dichiarato illegittima l’esclusione di un lavoratore di una cooperativa sociale, da un concorso per 32 posti da educatore ed ha emesso la relativa ordinanza di esecuzione.

    La motivazione addotta dal Campidoglio è che il servizio prestato presso il Comune di Roma non è stato svolto alle dirette dipendenze del Comune, ma alle dipendenze di una cooperativa sociale convenzionata con il Comune medesimo.

    Ma il TAR del Lazio ha dichiarato questa esclusione illegittima perchè "il requisito richiesto ha natura oggettiva ed è quello di aver prestato servizio, a qualunque titolo, presso il Comune di Roma ".

    Il Comune di Roma si rivolge ora al Consiglio di Stato per chiedere la sospensiva dell’Ordinanza e adduce i motivi, a nostro avviso assurdi, del "danno enorme" che ne deriverebbe. Dimentica forse il Comune di Roma la delibera consiliare 137/2001 e lo stesso Piano Regolatore Sociale che hanno chiesto alla Giunta di procedere all’adeguamento numerico dell’organico qualificato nel settore sociale?

    In merito, il Coordinamento Comitati Roma Nord dichiara: "E’ scandaloso che mentre alti funzionari comunali rivestono doppie e triple funzioni, cariche e ruoli, incassando doppi e tripli stipendi e incentivi esorbitanti, l’assunzione di un educatore professionale è diventata "questione di Stato" ed addirittura rappresenterebbe "un danno enorme" per le casse comunali.

    Al Sindaco Walter Veltroni e all’Assessore Nieri vorremmo fare la stessa domanda che fece un famoso regista del Cinema:

    "Sindaco! Assessore Nieri! Sulle Politiche Sociali e del Lavoro diteci qualcosa di sinistra!"

    Coordinamento Comitati Roma Nord