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SGRENA : STOP ALLA CENSURA SULL’INFORMAZIONE

Publie le sabato 5 marzo 2005 par Open-Publishing

La campagna “Fermiamo la censura di guerra!” invita a fare pressione ai deputati via mail in vista della revisione dei codici militari penali prevista per lunedì 7 marzo

Alla felicità per la notizia della liberazione di Giuliana Sgrena si somma lo sconcerto per l’uccisione di Nicola Calipari. In questo momento misto tra gioia e dolore è giusto e necessario rilanciare la pressione sui deputati affinché si fermi il processo di revisione parlamentare dei codici militari penali, una campagna che ha visto e vede Giuliana Sgrena in prima linea per la difesa dei diritti civili nel nostro paese. La discussione approda alla Camera dopodomani, lunedì 7 marzo. Se la riforma passasse non sarebbe più permesso alla libera stampa di esercitare il diritto/dovere di informazione in "tempo di guerra", come garantito dall’art.21 della Costituzione repubblicana.

Il tempo stringe, sono state già raccolte oltre 1600 firme, ma per fermare questa perversa riforma ne servono di più. La campagna “Fermiamo la censura di guerra!” invita per questo tutti i cittadini ad aderire all’appello pubblicato alla pagina http://www.ostinatiperlapace.org/ostinati/indices/index_1828.html
dove è anche possibile inviare le mail ai parlamentari.

Se il progetto di riforma della delega venisse approvato ci sarebbero forti ripercussioni in tema di libertà di informazione in quanto, ad esempio, è previsto che nei paesi dove esiste una presenza di militari italiani, come in Iraq, il Codice Penale Militare di Guerra verrebbe applicato anche per i civili tra cui volontari di Ong in missione umanitaria e giornalisti, con grosse ricadute sulla libertà di informazione.

Dopo un primo stop della riforma in Commissione giustizia e difesa della Camera, le organizzazioni promotrici della campagna - tra cui Rete di Lilliput e Art. 11 di Roma - rilanciano così la pressione verso i deputati che lunedì si troveranno a discutere il testo di riforma. Tra i punti sollevati dalla campagna la sottrazione al Parlamento della funzione sancita dall’art. 78 della Costituzione, relativa alla delibera dello stato di guerra, a tutto vantaggio dell’Esecutivo che attraverso decreto potrà dichiarare il "tempo di guerra".

L’introduzione di incisive modifiche nell’ordinamento giudiziario militare incrementerebbe la competenza della giurisdizione militare attraverso la militarizzazione dei reati comuni commessi da militari. Da sottolineare che questa competenza è stata abolita in tutti i paesi Nato ad eccezione della Turchia e dell’Italia. All’appello e alla petizione on line si aggiunge la presenza fisica che da lunedì e per i giorni necessari verrà portata davanti a Montecitorio con volantinaggi pubblici. In caso di voto saranno pubblicati sul sito della campagna i tabulati delle votazioni con i nomi dei vari parlamentari.

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questo è l’appello che verrà girato a tutte le liste lilliput dalla segreteria di Rete Lilliput e chi vuole alle sue liste e

più i contatti dei 1600 aderenti alla campagna che fa Massimiliano di Art. 11

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VALANGA DI EMAIL AI PARLAMENTARI

A tutta le reti della società civile, a tutti i firmatari dell’appello
contro la legge
delega per la riforma dei codici militari penali

Lunedì 7 marzo sarà discusso alla Camera il progetto di legge delega per la
revisione dei codici militari penali.
Come sapete l’approvazione di questa delega avrebbe grosse ricadute in tema
di libertà di informazione in quanto prevede che l’Esecutivo (e non il
Parlamento) possa, attraverso un semplice decreto, dichiarare valide tutte
le condizioni legislative previste in "tempo di guerra", anche in condizioni
di pace. Infatti nei paesi dove i militari italiani sono presenti, come ad
esempio ora in Iraq, verrebbe applicato il Codice Penale Militare di Guerra
valido anche per i civili, tra cui volontari di Ong in missione umanitaria e
giornalisti, con grosse ricadute in tema di libertà di informazione e
diritti dei cittadini ad essere informati.

Per questo vogliamo far sentire la nostra voce di dissenso invitando tutti
ad una massiccia pressione telematica sui parlamentari.

Sul sito "Ostinatiperlapace.org" è pubblicato l’appello da spedire ai
parlamentari con gli indirizzi mail (si raccomanda di suddividerli in più
mail per evitere che vengano rifiutati dai sistemi anti-spam)
http://www.ostinatiperlapace.org/ostinati/indices/index_1828.html

Vi ringraziamo per la collaborazione, continueremo a tenervi informati
sull’evoluzione dei fatti e in caso di voto saranno pubblicati sul sito
della campagna i tabulati delle votazioni con i nomi dei vari parlamentari.

A questo si aggiunge la presenza fisica che da lunedì e per i giorni
necessari verrà portata davanti a Montecitorio con volantinaggi pubblici.

Vogliamo inoltre esprimere felicità e commozione per la notizia della
liberazione di Giuliana Sgrena e profonda costernazione per l’omicidio di
Nicola Calipari.

I promotori della campagna "Fermiamo la censura di guerra!"(Rete Lilliput-
Art.11)