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Dopo il crack dei fondi pensione
di Cassa Ibi e Comit
CRACK DEL FONDO PENSIONE
DEL TEATRO CARLO FELICE
“Si è salvato dal crack del fondo pensione solo chi, giunto alla fine della
sua carriera lavorativa, ha riscattato tutto il capitale prima del 2002.
Dopo, il diluvio” (IlSole24ore,17-2-2007) .
“Oggi gli oltre 300 tra pensionati e lavoratori attivi del Teatro Carlo
Felice di Genova non sanno se riusciranno a recuperare quanto versato nel
fondo di previdenza integrativa a favore del personale dell’Ente autonomo
Teatro comunale dell’Opera di Genova”.
“Il Fondo fondato nel 1971 con un accordo tra i sindacati e l’Ente Teatro è
andato in liquidazione nel maggio del 2004 – il primo in Italia – con un
deficit, secondo il conteggio del commissario liquidatore Ermanno
Martinetto, di quasi 9 milioni di euro. E ormai a dare una risposta a questi
lavoratori e pensionati saranno solo le carte bollate e la moneta
fallimentare”.
Il Fondo pensione “era gestito da amministratori e revisori divisi in misura
paritetica tra Ente e sindacati” (IlSole24ore,17-2-2007).
In questi giorni sono uscite ulteriori notizie sul CRACK da 40 milioni di
euro del fondo pensione della Cassa Ibi (in Cariplo dal ’91):
Il fallimento è avvenuto nonostante prima Ibi, poi Cariplo, poi Intesa e
infine Intesa-Sanpaolo dessero una contribuzione record del 14% della busta
paga ad ogni lavoratore iscritto al fondo!
Questo fatto dovrebbe aprire gli occhi a chi si fa abbagliare dal fatto che,
iscrivendosi ai fondi pensione contrattuali, si può avere il contributo
dell’1% da parte del padrone; il fondo pensione della Cassa Ibi è infatti
fallito nonostante una contribuzione padronale del 14% della retribuzione
mensile!
Negli Usa e nel Regno Unito ci sono stati anche recentemente numerosi casi
di fallimento di fondi pensione.
Ma, come si vede, anche in Italia diversi fondi pensione hanno già fatto
crack.
E dovrebbe far riflettere il fatto che hanno avuto problemi con i rispettivi
fondi pensione interni Comit, BNL e Intesa-Sanpaolo, dato che le banche
monopolizzano la gestione di gran parte dei fondi pensione.
E quando c’è il crack le conseguenze sono pesanti per i lavoratori e i
pensionati.
SI A PENSIONI PUBBLICHE DIGNITOSE !
NO AI FONDI PENSIONE PRIVATI
LAVORO STABILE - SALARIO - DIRITTI
Lo Slai Cobas nei giorni scorsi ha presentato un esposto penale contro il
furto del TFR;
il testo integrale dell’esposto è consultabile sui siti dello Slai Cobas.
Milano, 24-2-2007
Slai Cobas
Sede naz: V.le Liguria 49, Milano, tel.fax 02/8392117, 3400021679
Sede legale: Via Masseria Crispi 4, Pomigliano (Na), tel.fax: 081/8037023,
3683600543
Messaggi
1. SLAI COBAS, 26 febbraio 2007, 14:14
I Fondi vanno a fondo.
inviato da: luigi misuraca · il 26/2/2007 · www.triburibelli.org
E non è finita qui, purtroppo.
Gli investimenti finanziari dei Fondi seguono l’andamento borsistico con tutti i rischi a questo connessi.
Non tutti sono in grado di speculare in Borsa, guadagnadoci.
Occorre considerare che dove c’è un investitore che guadagna, vi è un altro che perde.
Qualcuno resta sempre con il cerino acceso in mano e............si scotta, tanto.
Andare sui Titoli di Stato? Guadagni pochi, sicuri, e non vi è necessità di tutto l’apparato dei Fondi che comunque vadano le cose hanno utili dalla gestione del denaro altrui.
Tra Scilla (Governo) e Cariddi (Fondi Pensione) al povero Ulisse - Nessuno (lavoratore dipendente) viene da ripetere, in tutta onestà intellettuale, che il T.F.R. in Azienda è la soluzione migliore, rebus sic stantibus.
Altra cosa è poi difendere la Pensione Pubblica dalle menzogne di Governo ed altri che, caricando l’INPS di compiti extra istituzionali, con prelievi dalla Cassa comune, gridano alla sua resa ed aumentano i prelievi sulle Liquidazioni, ad arte, per indirizzare i "Risparmi" del Lavoro verso la Speculazione finanziaria, attività preminente del Capitale di Rischio.
Tutti Rockfeller?
Ma mi faccia il piacere!