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SULLA "SCALATA" ALLA BNL

Publie le domenica 1 maggio 2005 par Open-Publishing

I LAVORATORI

«La Bbva rispetti i dipendenti e clienti Bnl»

JOSEPH FREMDER*

Oggi si terrà a Roma l’ennesima assemblea degli azionisti della Banca nazionale del lavoro. Ma non sarà un’assemblea come tutte le altre, assisteremo infatti allo scontro tra il gruppo Abete, Della Valle, la spagnola Bbva-Banco di Bilbao Vizcaya Argentaria - meglio conosciuto come «Patto» - e il cosiddetto «Contropatto» capitanato da Caltagirone & company, e infine il gruppo del Monte Paschi Siena. Su questa assemblea aleggerà l’Opa degli spagnoli e con ogni probabilità assisteremo alla nascita della prima banca italiana acquistata da una banca straniera. C’è chi applaude ed auspica, c’è chi mugugna e storce il naso e c’è chi ricorda che questo è il «libero mercato», che bisogna aprirsi, che queste sono le leggi e le direttive europee e... chi più ne ha più ne metta (come si diceva una volta).In questa apoteosi dell’ineluttabilità del «libero mercato» nessuno sembra preoccuparsi di cosa accadrà ai lavoratori, alla clientela (composta in larga parte da altri lavoratori) e all’economia italiana (che quando non corre ha ricadute pesanti proprio sui lavoratori). Ma fortunatamente non è proprio così.

Sotto gli auspici dell’Uni finanza l’11 aprile a Roma si è riusciti ad organizzare una riunione comprendente i principali sindacati italiani del settore del credito (Falcri, Fisac Cgil, Fiba Cisl, Uilca e Fabi) assieme alle organizzazioni sindacali spagnole (Comfia - Ccoo e Fes - Ugt) per discutere l’offerta d’acquisto della Banca nazionale del lavoro proposta dal Bbva e le possibili conseguenze. Dalla riunione è emersa come centrale la figura del lavoratore e il suo futuro ed è stato richiesto un urgentissimo incontro tra i sindacati italiani e spagnoli con il presidente del Bbva Francisco Gonzalez Rodriguez.

Nell’incontro i sindacati vorranno: 1) conoscere i termini e le condizioni dell’offerta; 2) conoscere il piano industriale predisposto per Bnl; 3) garanzie di continuità aziendale; 4) conoscere le conseguenze sui lavoratori; 5) Garanzie che l’offerta d’acquisto per la Banca nazionale del lavoro sia proficua per la clientela, i lavoratori e gli azionisti, rispettosa per l’economia italiana e per lo sviluppo e non sia basata solamente sull’interesse economico del Banco di Bilbao. Si chiede inoltre: 6) che si assicuri il mantenimento delle attuali relazioni industriali; 7) che si confermino gli accordi esistenti; 8) che si costituisca un comitato aziendale mondiale.

Nella riunione con il presidente del Banco di Bilbao Vizcaya Argentaria, infine, chiederemo che venga sottoscritto un Protocollo che garantisca la sallvaguardia dei livelli occupazionali, la tutela e la valorizzazione delle professionalità in Bnl, ill mantenimento delle condizioni di lavoro del personale della Bnl.

Abbiamo condizionato l’appoggio al progetto del Bbva non all’ineluttabilità del libero mercato o alle direttive europee ma all’accoglimento di quanto sopra richiesto, e questa ci pare l’unica strada da percorrere nell’interesse dei lavoratori.

*Direttivo nazionale Falcri e segretario generale Falcri Bnl

da "Il Manifesto" 30.4.05

P.s. L’ Assemblea degli azionisti Bnl e’ poi stata rinviata per mancanza del numero legale.
Il problema posto dall’ intervento pero’ rimane intatto.