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SUPPLETIVE: BERTINOTTI, E’ LA CRISI DEL BERLUSCONISMO
Publie le mercoledì 27 ottobre 2004 par Open-Publishing’’Se questa vittoria fosse un caso episodico, sarei d’accordo a non enfatizzarlo. Ma dopo il 2001 il centrodestra è andato incontro a una serie di sconfitte, ultima delle quali quella nelle amministrative di giugno. perciò considero il risultato del voto per i sette collegi della Comera come un segno ulteriore della crisi della maggioranza e della ripresa dell’opposizione’’.
Lo afferma in un’intervista a ’la Stampa’ il leader di Rifondazione comunista Fausto Bertinotti, secondo cui, ’’se inserito in una serie di sconfitte anche il dato dell’astensione assume un senso politico preciso: vuol dire che una delle due calamite ha perso la sua forza di attrazione e questo non è privo di importanza’’. ’’Sono convinto -afferma Bertinotti- che lo schieramento berlusconiano viva una crisi di fondo, una crisi del blocco sociale che lo sostiene.
Le ricette liberiste, l’ergersi a paladini degli Stati Uniti in Europa, il consenso alla guerra in Iraq, sono andati a infrangersi sugli scogli. E il voto dimostra che il fallimento di queste politiche non ha soltanto rafforzato il rifiuto di chi era già ad esse contrario, ma lo ha anche esteso a settori che nel 2001 avevano scelto il centrodestra. E’ una disaffezione che l’opposizione deve interpretare correttamente per poi agire di conseguenza’’, rafforzando ’’il carattere alternativo al berlusconismo della Grande alleanza democratica da subito, a partire dalla Finanziaria’’.
Al leader della Margherita, Francesco Rutelli, secondo cui bisogna puntare a conquistare gli elettori di centrodestra rafforzando il profilo moderato della coalizione di centrosinistra, Bertinotti replica: ’’Il problema di sottrarre consensi allo schieramento berlusconiano esiste, ma non si risolve attraverso la contiguità politica; non si risolve cioè prendendo posizioni moderate ’simili’ a quelle degli elettori che si vogliono convincere’’. ’’So benissimo -aggiunge- che in determinate occasioni le elezioni si vincono al centro. Ma non è questo il caso’’. Secondo il leader del Prc, piuttosto, ’’portare alle urne il proprio elettorato potenziale è la prima e forse la più importante condizione per vincere’’.




