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Sabato l’opposizione in piazza, dal basso a sinistra. Intervista a Claudio Grass

Publie le lunedì 6 ottobre 2008 par Open-Publishing

Sabato l’opposizione in piazza, dal basso a sinistra. Intervista a Claudio Grassi

di Alessandro Cardulli

Crisi economica che sta sconvolgendo il mondo intero, qui in Italia,la grande questione del lavoro, i salariati, i pensionati, i precari sempre più tartassati, gli operai uccisi di lavoro, Confindustria e governo che vogliono colpire la contrattazione sindacale. Crisi sociale, non solo italiana ,con rigurgiti di razzismo, episodi di violenza contro le donne, contro le persone che non hanno la pelle bianca, di cui sono protagonisti anche appartenenti alle forze dell’ordine, vigili urbani compresi. Crisi sociale che si chiama attacco alle libertà e ai diritti dell’individuo, delle donne e degli uomini che uno stato laico dovrebbe garantire.

Ne sono un segno anche gli ultimi interventi di papa Ratzinger. La stessa libertà dell’informazione, il pluralismo minacciato dai tagli ai contributi per i giornali no profit apportati dal governo. La giustizia ,vedi processo contro Berlusconi e Mills,sempre sotto tiro per colpire l’indipendenza della magistratura. Scuola, università, ricerca scientifica devastate dalle scelte del governo con il ministro Maria Stella Gelmini che rappresenta un vero pericolo pubblico.. Si parla di uno sciopero generale per il trenta ottobre mentre cresce la protesta di studenti e insegnanti. Se diamo un occhiata fuori dai nostri confini è questo un periodo in cui esplodono nazionalismi, le guerre spuntano come i funghi. Siamo in presenza di vere e proprie polveriere che da un momento all’altro possono esplodere .C’è bisogno di una risposta, di dar voce ai cittadini,di costruire una base di massa per una lotta che guarda lontano. L’opposizione al governo e alla sua politiche, alla Confindustria, diventa un passaggio obbligato. Rifondazione comunista ci prova insieme alle forze politiche della sinistra alternativa, a movimenti, associazioni che anche in un periodo di gelata politica quale quello che stiamo vivendo non hanno perso combattività, spirito di iniziativa. La manifestazione dell’11 ottobre è una specie di cartina di tornasole per forze politiche e sociali uscite dalla batosta elettorale che ha colpito i partiti della sinistra alternativa. Lo dice a chiare lettere Claudio Grassi, membro della segreteria nazionale di Rifondazione comunista, responsabile dell’organizzazione.

Parliamo con lui proprio qualche minuto dopo la conclusione di una riunione nella quale è stato fatto il punto sulla preparazione della manifestazione che sabato prossimo animerà le vie della Capitale. “ E’ il primo grande appuntamento, un appuntamento di massa, per costruire e dare forza ad una vera opposizione al governo di destra. Per quanto ci riguarda abbiamo vissuto quattro mesi in larga parte dedicati alla nostra vicenda interna, al congresso. Aggiungi la sconfitta elettorale pesantissima – sottolinea Grassi -e vedrai che organizzare una manifestazione di massa, come noi vogliamo che sia,non sono rose e fiori”. Richiama la riunione dei responsabili regionali da poco conclusa per ricordare che “ siamo partiti con qualche difficoltà, ma proprio il quadro che è emerso in questo incontro ci dice che siamo in presenza di una impennata significativa,un accelerazione e una mobilitazione crescente”. Due problemi poniamo al responsabile d’organizzazione del Prc. Il primo: diversi commentatori parlano della manifestazione come di una riedizione della Sinistra-Arcobaleno, un vizio d’origine che non è di buon auspicio. Il secondo: le divisione interne a Rifondazione, sempre più accentuate, potrebbero avere riflessi negativi sull’esito della manifestazione.”No-risponde- semmai si può parlare di una riedizione di una delle tante manifestazioni della sinistra, delle straordinarie mobilitazioni di massa,penso a quella per l’articolo 18. Sinistra-Arcobaleno era solo un cartello elettorale destinato al naufragio. La manifestazione ha come promotori forze della sinistra alternativa, movimenti, associazioni, personalità del mondo della cultura, dell’arte, della scienza.

Si riparte dall’opposizione sociale. Dal basso a sinistra, abbiamo detto al nostro congresso.” “ Le divisioni, di cui mi hai chiesto, non sono alle nostre spalle – riprende Grassi-. Ma il modo stesso in cui la manifestazione è stata costruita ci sta aiutando a superare qualche difficoltà interna che c’è stata. Posso dire che è impegnata non la metà del partito ma il novanta per cento.” . L’attesa per questa giornata di lotta, è grande. La posta molto alta. “ L’opposizione è nelle nostre mani” è scritto in un manifesto.” “Occorre che queste mani, le mani di tanti, nella lotta,si stringano l’un l’altra. Viviamo una fase di emergenza, ,drammatica: economica, politica, sociale, democratica – sottolinea Claudio Grassi- sono i ceti popolari, i più deboli a pagare un prezzo sempre più insopportabile. La crisi colpisce duramente. Non c’è più tempo da perdere. La manifestazione di sabato è l’inizio di una lotta che sarà lunga e difficile per bloccare scelte politiche antipopolari di governo e Confindustria.Altra strada non c’è”.