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Sanità e burocrazia

Publie le mercoledì 15 luglio 2009 par Open-Publishing
3 commenti

Io ho avuto la rottura di tutti e due i polsi e tutte e due le ginocchia, mio marito ha avuto 5 interventi chirurgici in 3 anni, tutti molto gravi, è stato in ospedali pubblici in camerate e in reparti a pagamento da solo, la trafila è sempre stata la stessa: nessuno sapeva quale sarebbe stato il decorso, cosa sarebbe servito, cosa occorreva per il post operatorio, se dovevamo procurare noi dei farmaci o del materiale, dei permessi o delle richieste, delle stampelle o delle carrozzine, come sarebbe stata la terapia o il trattamento successivo, cosa dovevamo o potevamo chiedere alla USSL, qual’era la trafila burocratica, quali documenti dovevamo produrre, presso quali uffici, uffici tutti lontani tra loro e tutti aperti parzialmente in giorni diversi, in orari sfalsati, spesso assurdi, tipo dall’una alle due, o dalle 6 alle 7, chi un’ora ogni 3 giorni, chi chissà quando, chi a orari ufficiali che risultavano totalmente diversi rispetto a quelli indicati, con brevissimi tempi per le informazioni telefoniche e numeri di telefono che suonano sempre deserti senza che nessuno si degni di rispondere, a volte con impiegati sprovvisti di risposte o con risposte sbagliate, o disinformati sulle ultime novità di regolamento, tutti a orari strani, in sedi sparse, addirittura fuori città, con leggi e regolamenti che cambiano spesso e in modo bizzarro ma sempre per aggrovigliare le cose, per rendere più farraginose le procedure, per angosciare il malato o i suoi parenti, senza che nessuno mai si sia dato la briga di ottemperare a certe cose semplici che dovrebbero far parte dei diritti del malato, perché essere malato è già una croce senza aggiungerci quella della disinformazione cronica e dell’abbandono a se stessi o di una amministrazione idiota e senza senso.

E’ stato fatto un Ministro per lo snellimento legislativo che non si sa in verità cosa abbia fatto in un anno, ma i regolamenti, le trafile amministrative, le leggine che riguardano la sanità sono rimaste un pateracchio vergognoso che peggiora col tempo, che non impedisce furti e rapine, ma che rende la vita del malato un inferno suppletivo, con i medici che ci mettono del loro e ignorano, come vivessero in un mondo a parte, che dare prescrizioni o avvertire per inabilità i predisporre il post-operatorio fa parte del loro lavoro e che non possono farlo l’ultimo giorno come se gli uffici preposti fossero funzionali, semplici ed efficienti.

In questo curioso Governo abbiamo Ministeri di fantasia come i Rapporti col Parlamento, l’Esecuzione del Programma, le Pari Opportunità.. ma non abbiamo un Ministro della Sanità, come ha qualunque paese civile e quelli che abbiamo avuto finora hanno brillato per indegnità come De Lorenzo o di ignoranza come la Bindi che rimise l’elettrochoch, ma se mai un giorno dovessimo avere un Governo degno di questo nome spero ci sia un Ministro che presiede alla Sanità e che non lo faccia solo per ricevere tangenti dalle case farmaceutiche o fare inciuci con le cliniche private ma semplifichi la vita ai malati e alle loro famiglie, accentri le pratiche e le riduca, crei sportelli vicini o multifunzionali con lo stesso orario, aperti tutti ugualmente mezza giornata, magari tutta la settimana, e vi si possa accedere facilmente dalle sedi ospedaliere e soprattutto spero che un giorno ciò che si deve fare si possa saperlo direttamente in ospedale e per tempo utile e che avere una carrozzina o un aspiratore o una dichiarazione di invalidità o un’analisi o un trattamento nei tempi dovuti e non in quelli del mai rientrino tra i diritti fondamentali del malato e non costituiscano una malattia a parte. Ricordo anche che viviamo in un’era informatica e tutte queste inutili copie cartacee firmate e controfirmate in cui gli stessi dati sono ripetuti fino allo sfinimento dovrebbero appartenere al giurassico e dovrebbe essere l’ospedale che si fa carico dell’informazione diretta sui malati alla burocrazia.

E una volta di più mi chiedo: ma i pazienti che vengono da altre parti d’Italia come fanno? E chi non ha parenti servizievoli che si danno da fare? E chi è anziano, invalido e solo? E chi nemmeno le capisce queste lunghe trafile cartacee?

Dicono che un paese civile si valuta dalle sue prigioni, io vorrei aggiungere che si valuta anche dalla sua sanità e soprattutto dalla sua burocrazia.

masadaweb.org

Messaggi

  • Non vorrei sembrare provocatorio, ma sei stata fortunata. Non hai - per Tua fortuna e dei Tuoi cari - toccato con mano il percorso Oncologico.
    Ogni ammalato deve avere al fianco, per forza di cose, un accompagnatore per chemio ecc... e ci si scontra con burocrazia allucinante, carenza di Strutture e Mezzi - in primis i posti letto - e Ti risparmio i particolari per i quali ho più volte intrattenuto, a vuoto, il Presidente della Regione Lazio e l’Assessore Battaglia il quale se ne è anche uscito, in una replica sul Corriere della Sera, ad una mia missiva, con una frase offensiva dell’intelligenza dei lettori, oltretutto.
    Per fortuna che i Medici ed il personale vario, ove disponibili per prestazioni, si dedicano al meglio per le cure del caso che, ove ci sono, sono quasi tutte d’eccellenza in Italia; coadiuvate dal Volontariato.
    E’ vergognosa la scarsa attenzione che la Politica dedica alla Sanità in tutti i suoi gradini di necessità e quando scrivo di Oncologia so di cosa trattasi.
    luigi

    • Riprendo l’attacco alla sanità e alla burocrazia italiana che non possono essere uno schifo maggiore e se lo schifo lo racconto da Bologna vuol dire che proprio siamo alla frutta.
      Che brutto luglio che abbiamo passato e agosto non sarà molto migliore.
      E’ passato un mese dall’operazion einvalidante di mio marito e a Bologna si sfiorano spesso i 40 gradi percepiti, il dottore ha detto che per riprendersi prima dovrebbe andare qualche giorno in montagna ma, dopo un mese, queste maledette pratiche non sono ancora finite, io continuo a passare le giornate attaccata a un telefono per capire perché le cose non si sbloccano e ieri ho urlato così tanto minacciando denunce che il responsabile della Cermedical è arrivato di corsa a casa nostra, portando dei sondini in regalo.
      Dobbiamo ancora ricevere un pacco di materiale ordinato un mese fa a un’altra ditta, riavere indietro la caparra dell’aspiratore e riuscire ad avere una risposta da un centro di terapia a cui avevamo chiesto dei trattamenti per una spalla e la schiena che gli fanno male. Su tante cose ce l’abbiamo data su, non tentiamo nemmeno più di averle, come non tentiamo più di avere gratis dalla USSL la quantità di sussidi che ci spettano per legge, ma è un muro continuo. Non è materiale che si può comprare in farmacia o da una sanitaria, è molto costoso e va ordinato a poche aziende specializzate, ma, come abbiamo visto, non serve nemmeno questo. Alcune cose le abbiamo avute solo ieri. La prossima volta ordino tutto a pagamento in Svizzera e almeno mi tolgo il pensiero in una volta sola. Basta Italia!

      La ciliegina sulla torta è stato sentirsi dire dal responsabile della Cermical : "Ah, ma questi sondini che vi avevamo dato sono ’pediatrici’ e poi non sono nemmeno per questa macchina qui, buttateli pur via", non si è nemmeno scusato, anzi ha ridacchiato sul fatto che eravamo contrariati: "Figuratevi quelli che aspettano ancora le bombole dell’ossigeno!", lo ha detto come se fosse una cosa molto divertente. Io non so se è cinismo puro!
      Lasciano un malato senza supporti sapendo che rischia di soffocare e ci ridono pure! Se non era per l’ospedale che ci ha dato cose di sottobanco, mio marito avrebbe vissuto in un inferno anche peggiore, rischiando l’infezione per non poter usare materiale sterilizzato.

      Aver incontrato a Bologna un sfilza di ostacoli così costante e continua da parte di tutti, assenteismo, svogliatezza, sciatteria, bugie, facce toste, maleducazione, disordine, menefreghismo, supponenza... mi ha distrutto. Non credevo che la gente fosse così stupida e cattiva. Se non ho fatto un esposto ai carabinieri è solo perché fa tanto caldo e sono troppo stanca e la denuncia mi avrebbe gettato a terra ancora di più e adesso non vedo l’ora di lasciarmi tutto alle spalle, ma il martirio maggiore non è stata l’invalidità bensì tutta questa gente che non lavora come dovrebbe, che ha affastellato errori su errori, che ancora si sente offesa se io mi incazzo e poi vedere tutta la stupidità di questa massa di documenti, che le dai al primo della fila, poi le ridai al secondo, poi le ridai al terzo e intanto ti chiedi dove siano andate a finire tutte quelle precedenti. E nessuno che sa nulla e quando dicono o fanno qualcosa è sempre sbagliata...
      Non è lecito trattare coi malati con questa indifferenza, con questa cialtroneria che sfiora la criminalità.
      Ieri siamo andati di persona a ritirare un pacco perché il corriere fingeva di venire e non veniva e continuavano a prenderci in giro dicendo che era passato....

      Vado avanti così da un mese, attaccata a un telefono o in fila a degli sportelli, e in un mese ho trovato solo una persona, una, che si sia applicata a quello che faceva e che anzi sforasse dai suoi compiti specifici per darmi una mano, una, il resto sarebbe stato da licenziare in tronco. Se l’Italia è tutta così non ci meritiamo solo Berlusconi ma peggio.

      E quello della Cermedical che diceva serafico: "Dovrebbe telefonare al numero verde"
      E’ un mese che telefono al numero verde e non mi ha risposto UNA VOLTA!!!!! Gli ho detto che se lo poteva mettere nel culo il suo numero verde. Non ha fatto una piega.

      Io spero che me la cavo ma è come se mi fosse passata addosso una schiacciassassi. La vera malattia non è la malattia. Sono gli italiani.

      viviana

    • ciao... mi vergogno un po di tutto quello che dici...non per me... ma per i miei colleghi che non fanno il proprio lavoro! Sono un autista della Cermadical e ti capisco benissimo.Io cerco sempre di fare del mio meglio (trasgredendo spesso -a scapito mio- alle regole interne), cerco di alleviare almeno un po la sofferenza di chi e’ servito da noi, ma ho dei colleghi che mi fanno vomitare e che si comportano in un modo che detesto!con un cinismo che non so da dove venga...forse dall’abitudine di vedere persone malate o anziani un po’ "particolari".
      In piu’ a volte noi autisti possiamo veramente poco,e rischiamo pure di nostro se non ci atteniamo al regolamento interno della ditta.
      Capirai il perche’ rimarro’ anonimo.
      Non tutti noi autisti siamo cinici e menefreghisti,o almeno io cerco di non esserlo, o forse avendo avuto un caro parente con la bombola a casa so come ci si sente.
      Io ti chiedo scusa,non ti conosco ma ti chiedo umilmente scusa.so che non cambiera’ le cose,ma mi sento in dovere di dirtelo.