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La libertà d’informazione non vale per Joy
La sera del 25 marzo, a Bologna, in occasione della "democratica" puntata di Anno Zero di Santoro, palinsesto della libertà di espressione&informazione italiana, alcune compagne sono entrate nel Palazzetto dello Sport dove aveva luogo la diretta, per fare INFORMAZIONE sulla situazione di Joy, sulle deportazioni e sulla qualità (di merda) della vita nei Cie. Avrebbero aperto uno striscione con scritto "Fermiamo le deportazioni" e distribuito in sala un volantino
che raccontava la storia di Joy - dal tentato stupro nel Cie alla situazione attuale, che la vede minacciata tanto dallo Stato italiano quanto dagli sfruttatori. Magari sarebbero anche riuscite a leggere quel comunicato, dato che alla libertà d’informazione la serata era dedicata...
Fuori, altre compagne erano pronte ad amplificare l’intervento con altre azioni informative.
Nel momento in cui le compagne stavano per srotolare lo striscione all’interno, sono state violentemente bloccate e spintonate da una ventina di uomini del servizio d’ordine che, dopo aver strappato dalle loro mani lo
striscione, ha prontamente chiamato la Digos.
Le compagne sono state, così, tutte identificate e sbattute fuori dal Palazzetto.
L’azione è continuata con un volantinaggio all’esterno, finché non hanno deciso di andare a riprendere lo striscione che, dopo qualche determinata quanto ironica insistenza, è stato riconquistato.
Contemporaneamente, dentro e fuori quel santuario della FINTA libertà di informazione, un poppppolo di stolti e stolte, contento di udire vere parole di libertà di informazione, rideva alle battute vetero-sessiste ed omofobe di Luttazzi.
In Italia sul sesso si ride, ma di stupro non si può parlare, soprattutto se è commesso dalle forze dell’ordine, con la complicità di chi si preoccupa solo di difendere il suo piccolo patrimonio di proprietà e tranquillità.
La libertà di informazione santoriana censura. La polizia ringrazia. Noi siamo sempre più inferocite e determinate.
noinonsiamocomplici
Messaggi
1. Santoro digossino e censore, 27 marzo 2010, 11:45, di NoirPink - modello PANDEMONIUM
Stanno tutti a celebrare Santoro, santificando la sua trasmissione volgare e priva di proposte e idee (la vostra sì che era una cosa di cui parlare, su cui costruire davvero la differenza con la destra xenofoba di Bossi e Berlusconi!). E la chiamano democrazia...
1. Santoro digossino e censore, 27 marzo 2010, 13:50
Pian piano si aprono gli occhi sui nuovi capitalismi della parola, meretrice all’uopo. Da Travaglio, a Grillo, a Santoro. Queste sono testimonianze che ribadiscono e vanno fatte presenti. Solidarietà alle compagne.