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Sapienza, gli studenti invadono il rettorato

Publie le venerdì 28 novembre 2008 par Open-Publishing
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Sapienza, gli studenti invadono il rettorato
bloccata inaugurazione anno accademico

Doveva essere il giorno dei cortei. Ma all’ultimo momento gli studenti universitari hanno deciso di restare all’interno della città universitaria per sabotare l’inaugurazione dell’anno accademico. Hanno fatto irruzione in Aula magna costringendo il rettore ad abbandonare la cerimonia

12.11 Cerimonia "sabotata", studenti soddisfatti lasciano il rettorato
Dopo aver interrotto l’inaugurazione dell’anno accademico e costretto il rettore e i docenti ad abbandonare la cerimonia, ora gli studenti hanno lasciato l’Aula magna diretti nelle diverse facoltà per pianificare le prossime tappe della protesta. Intanto sul palco, sulle sedie preparate per gli ospiti del rettore, adesso siedono i poliziotti in borghese.

12.10 Studenti delle superiori in corteo
È partito da piazza Barberini il corteo degli studenti degli istituti superiori. "Per una scuola di tutti, per l’istruzione libera, per il nostro futuro combattere" è lo striscione che ha aperto il corteo fermo ora davanti la Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, a piazza della Repubblica. Il percorso, che prevedeva l’arrivo sotto il ministero dell’Economia in via XX Settembre, è stato deviato.

12.05 "Frati ci ha chiamato fascisti!"
Un gruppo di studenti riferisce di essere stato apostrofato con il termine "fascisti" dal rettore dell’università La Sapienza Luigi Frati nel momento in cui hanno fatto irruzione sul palco dell’aula magna . "Il vostro comportamento non è democratico - ha proseguito Frati - vi era stata proposta l’opportunità di far parlare un vostro rappresentante all’inaugurazione ma voi avete rifiutato".

11.55 "Non c’e’ niente da inaugurare"
È questo il coro che scandiscono gli universitari. Uno studente ha raggiunto il palco e ha preso la parola sostenendo che "il provvedimento che il Rettore doveva prendere contro la riforma universitaria era il blocco della didattica, e non è stato fatto".

11.52 IL RETTORE COSTRETTO A LASCIARE LA CERIMONIA
Il rettore della sapienza, Luigi Frati, è stato costretto ad abbandonare la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico dell’ateneo da una porta laterale dell’Aula magna del rettorato dopo che gli studenti dell’onda hanno interrotto la celebrazione. Attualmente nell’Aula magna ci sono ancora decine di studenti. Il rettore si è invece ritirato nei suoi uffici e sta per tenere una conferenza stampa.

11.42 "Gli studenti nel rettorato, i baroni sotto alla pioggia"
Gli studenti della Sapienza, dopo essere riusciti ad entrare nel rettorato, hanno invaso il palco dove è prevista in questi minuti la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico. I ragazzi si sono seduti sulle sedie preparate sul palco per gli ospiti del rettore e si sono attaccati sul petto i cartelli "Riservato". Lo slogan: "Gli studenti nel rettorato e i baroni sotto alla pioggia".

11.35 GLI STUDENTI BLOCCANO L’INAUGURAZIONE DELL’ANNO ACCADEMICO

11.30 STUDENTI SFONDANO UN INGRESSO SECONDARIO E ENTRANO NELL’EDIFICIO DEL RETTORATO
Gli studenti sono penetrati nell’edificio e adesso si trobvano nell’aula del Rettorato, propriio quella in cui dovrebbe tenersi in questi minuti l’inaugurazione dell’anno accademico

11.20 Studenti forzano cordone polizia al rettorato
Hanno tentato di penetrare nel rettorato della Sapienza gli studenti in marcia nella città universitaria. Oggi nell’edificio si tiene l’inaugurazione dell’anno accademico.

11.15 Studenti delle superiori a piazza della Repubblica
Circa trecento studenti delle scuole superiori romane sono giunti in piazza della Repubblica, al termine di un piccolo corteo partito da piazza Barberini. In testa al corteo uno striscione con su scritto: "Per una scuola di tutti, per una istruzione libera, per il nostro futuro, combattere".

11.00 Corteo degli universitari all’interno della Città universitaria
"Che di tagli non si muoia più, vergogna". È questo lo slogan che apre la marcia degli studenti alla Sapienza, in riferimento alla morte dello studente Vito Scafidi a Rivoli. Intanto il coordimento dell’Onda è riunito per prendere decisioni su come proseguire la protesta di oggi.

10.45 Gli universitari: "Non escludiamo di rimanere alla Sapienza"
Tra gli studenti c’è chi propone di rinunciare ai cortei in centro, vista la pioggia e la bassa affluenza alla protesta, per rimanere all’interno della città universitaria dove questa mattina si inaugura l’anno accademico. Francesco Raparelli, uno degli organizzatori del movimento, spiega: "Non escludiamo a questo punto di rimanere qua e dare fastidio all’inaugurazione".

Messaggi

  • 10.40 Studenti sotto la residenza di Berlusconi: "Questo palazzo è sicuro, non come le nostre scuole..."

    Oltre un centinaio di studenti sta assediano Palazzo Grazioli, la residenza di Berlusconi. Gli studenti hanno gridato "vergogna" e "buffone" per denunciare "la gravità delle parole di Berlusconi, che ha voluto ridurre vergognosamente a ’fatalità’ quello che è stato invece la conseguenza tragica di anni di tagli alla spesa sociale nel Paese". Gli studenti e le studentesse stanno inoltre domandando se la manutenzione di Palazzo Grazioli ha la stessa "attenta osservanza" che il premier ha sostenuto essere garantita agli istituti scolastici.

    • 27 Novembre: L’Onda irrompe al Teatro Valle e pratica l’autoriduzione. La cultura non ha prezzo!

      ROMA:Un centinaio di studenti della Sapienza ha fatto irruzione questa sera dentro il teatro Valle dove stava per iniziare lo spettacolo “Il Vangelo secondo Pilato” per la regia di Glauco Mauri. Gli studenti, che sono stati ben accolti dal direttore del teatro e dal pubblico, hanno chiesto di guardare lo spettacolo gratuitamente e hanno esposto uno striscione sul palco con la scritta "La cultura non ha prezzo. Onda libera tutto gratis". Dopo questa manifestazione la maggior parte dei ragazzi si è accomodata in platea e nei palchetti e hanno assistito allo spettacolo gratuitamente.

      www.uniriot.org

  • L’Onda blocca il convegno di Confindustria

    giovedì 27 novembre 2008

    L’onda padovana blocca il convegno tra università e confindustria

    Questa mattina nell’Archivio Antico del Rettorato era previsto "Università in trasformazione", incontro organizzato dall’Ateneo a cui prendevano parte il presidente dei Giovani Industriali (Confindustria) di Padova e il direttore della Scuola Normale di Pisa.

    L’Onda Anomala padovana ha travolto questo appuntamento impedendone lo svolgimento. Dopo settimane che nelle strade delle nostre città gridiamo che la crisi non la paghiamo, risulta inaccettabile che l’Ateneo non solo ignori le proteste di studenti e precari della ricerca, ma addirittura presti il fianco a Confindustria accettando nei fatti, nonostante le vuote dichiarazioni di intenti, la privatizzazione del mondo della formazione. L’assenza degli studenti ad un incontro sulle trasformazioni dell’Università è un fatto gravissimo, che ben si coniuga con la volontà del nostro Ateneo di tenere fuori dai momenti decisionali proprio coloro che l’Università la fanno vivere ogni giorno costruendo e condividendo sapere critico e autoformazione. Dopo un iniziale momento di tensione con gli organizzatori, che già avevano costruito momenti di incontro tra industrie, aziende e università negli anni scorsi, abbiamo raccolto la solidarietà di molti docenti presenti al dibattito che, dai microfoni liberati e aperti, hanno voluto esprimere non solo la vicinanza con le posizioni degli studenti, ma hanno direttamente attaccato la partecipazione di Confindustria ad un appuntamento di questa natura.

    La presenza della polizia fuori dall’Archivio Antico, probabilmente chiamata da chi ha organizzato questo dibattito sapendo di escludere la parte viva dell’Università, ci ha dato l’occasione di dimostrare la nostra vicinanza agli studenti pisani caricati dalla polizia martedì pomeriggio durante la seduta del Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo di Pisa.

    Non siamo un problema di ordine pubblico. Non accettiamo più che il nostro futuro sia nelle mani di industriali e baroni, l’Università la facciamo noi, con i nostri percorsi di autoformazione, con le ricerche non condizionate dalle esigenze di mercato. La campagna elettorale d’Ateneo non ci riguarda, rifiutiamo le logiche Aquis su cui rettore e istituzioni universitarie basano la propria sopravvivenza "d’eccellenza".

    Questa mattina l’Onda ha respinto tutte queste logiche con la forza travolgente che la caratterizza dall’inizio del proprio percorso, gli studenti e i precari della formazione non sono più disposti ad accettare tutto questo: chi ha il diritto di costruire il futuro se non coloro che poi dovranno viverselo?
    Noi la crisi non la paghiamo.

    Onda Anomala Padova

    ( giovedì 27 novembre 2008 )

    • Napoli, Di Lavoro e Scuola si muore!

      giovedì 27 novembre 2008

      Nel pomeriggio di oggi 27/11/2008 circa duecento studenti di diverse facoltà dell’Orientale e della Federico II di Napoli, sono partiti in corteo dalle rispettive sedi e si sono diretti presso la stazione centrale di Napoli, a Piazza Garibaldi. Quella di oggi non è stata solo una manifestazione di solidarietà, alla luce di quanto avvenuto stamane: Ciro Cozzolino e’ morto folgorato da una scarica elettrica. La vittima è un operaio che lavorava per una ditta appaltatrice esterna di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS), impegnata nel rinnovamento della linea di alimentazione elettrica dei treni, non interessata dal 10 settembre dalla circolazione ferroviaria, in quanto sono in corso lavori ai marciapiedi a servizio dei binari 18 e 19. Lascia la moglie e una bimba che non ha ancora compiuto un anno.

      Oggi è stato ribadito quanto gli studenti urlano in piazza da oramai due mesi: “NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO”. Siamo una parte di questo paese, quella parte che questo governo vuole cancellare, con provvedimenti come la legge 133: tagliano la sanità per tutti, smantellano l’istruzione pubblica (pochi giorni fa è morto in provincia di Torino uno studente per il crollo di una controsoffittatura del tetto di un’aula scolastica), privatizzano le università, cancellano e calpestano ogni giorno i diritti dei lavoratori, espellono i migranti che vengono sfruttati senza contratti. Sono stati occupati per circa 30 minuti alcuni binari (17 e 18) della stazione e in seguito la direzione generale di Trenitalia. Sono stati attaccati tre striscioni all’interno della stazione. Successivamente, raccogliendo la solidarietà di un dipendente della ANM, siamo tornati nelle sedi universitarie esponendo dal bus uno striscione.

      DI LAVORO E DI SCUOLA SI MUORE !

      Gli squali non ci avranno mai ....

      Onda Napoli

    • 13.10 La scritta: "Di tagli non si muore..."
      Sull’asfalto di piazzale del Verano è comparsa la scritta: "Di tagli non si muore", accanto alla quale una ragazza ha versato della vernice rosso sangue.

      13.08 Studenti stanno sfilando su via Cesare De Lollis
      Il corteo circumnaviga la città Universitaria, forse diretto ai cancelli della Sapienza per rientrare all’Università.

      13.01 Studenti delle scuole occupano il provveditorato
      "Un gruppo studenti e studentesse delle scuole in rivolta di Roma ha appena occupato l’ufficio scolastico regionale del Lazio, annunciando che se non ci saranno aule autogestite in tutte le scuole inizieranno a prenderle nelle sedi istituzionali. Al momento gli studenti bloccano l’ingresso dell’edificio". Così in una nota il movimento Scuole in rivolta.

      13.00 Gli studenti in questo momento sono a piazzale del Verano

      12.54 Lo slogan: "Noi Vito non lo scordiamo"
      Gli studenti su viale Regina Margherita, sono fermi e stanno discutendo animatamnete tra loro per decidere come proseguire la protesta.

      12.25 Il rettore agli studenti: "Oggi non siete stati democratici"
      "Questo non è un comportamento democratico, vi era stato proposto di far parlare un vostro rappresentante ma voi avete rifiutato". Così il rettore de La Sapienza, Luigi Frati, si è rivolto agli studenti che hanno fatto irruzione stamani nell’aula magna de La Sapienza interrompendo la cerimonia per l’inaugurazione dell’anno accademico. Prima del blitz una studentessa si era alzata in piedi e aveva gridato "è il nostro anno accademico, non il vostro. Abbiamo il diritto di entrare".

      12.50 L’irritazione del rettore: "Qui comando io"
      E’ stata un’interruzione inopportuna e lo si capisce dall’irritazione, mal celata, del rettore dell’Università La Sapienza di Roma, Luigi Frati. La cerimonia per l’inaugurazione dell’anno accademico stava raggiungendo il culmine quando gli studenti dell’"Onda" lo hanno costretto a dichiarare chiusa la cerimonia e a fare uscire in fretta e furia il consiglio accademico. L’irritazione, però, emerge quando durante una conferenza stampa con una certa asprezza il rettore Frati apostrofa un operatore della televisione che riprendeva, dalla finestra del rettorato. "Non aprite la finestra - ha detto Frati - quando vengo in tv mi dite voi come fare, qui il padrone sono io e ve lo dico io".

      12.45 Inaugurazione spostata in Senato accademico
      Il rettore dell’università La Sapienza Luigi Frati, dopo l’interruzione dell’inaugurazione dell’anno accademico 2008/2009 a causa dell’irruzione degli studenti in Aula magna, ha convocato i cronisti nella sala del Senato Accademico per proseguire con la scaletta prevista dalla cerimonia. La mattinata in aula magna, dopo l’intervento del Rettore, prevedeva la prolusioni della dottoressa Irene Bozzoni, del Dipartimento di Genetica e Biologia molecolare della Sapienza. La professoressa Bozzoni sta illustrando in sintesi la sua lectio magistralis dedicata alla ricerca di una cura per la distrofia di Duchenne.

      12.40 Studenti bloccano il traffico fuori dalla Sapienza
      Centinaia di studenti dell’università di Roma "La Sapienza" stanno manifestando fuori dalla città universitaria dopo avere, con un blitz, interrotto la cerimonia per l’inaugurazione dell’anno accademico. Gli studenti hanno abbandonato la grande aula e hanno prima formato un corteo spontaneo nella cittadella universitaria per poi riversarsi nelle strade attorno all’ateneo bloccando il traffico.

      12.20 Gli studenti si radunano a piazzale Aldo Moro
      È probabile che dopo aver bloccato l’inaugurazione dell’anno accademico gli studenti decidano di riprendere la marcia verso il ministero della Pubblica istruzione su viale Trastevere per raggiungere i "colleghi" delle superiori.

      12.11 Cerimonia "sabotata", studenti soddisfatti lasciano il rettorato
      Dopo aver interrotto l’inaugurazione dell’anno accademico e costretto il rettore e i docenti ad abbandonare la cerimonia, ora gli studenti hanno lasciato l’Aula magna diretti nelle diverse facoltà per pianificare le prossime tappe della protesta. Intanto sul palco, sulle sedie preparate per gli ospiti del rettore, adesso siedono i poliziotti in borghese.