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Sciopero del 12 dicembre, bandiere rosse a lutto per gli “uccisi” sul lavoro
Publie le giovedì 11 dicembre 2008 par Open-PublishingSciopero del 12 dicembre, bandiere rosse a lutto per gli “uccisi” sul lavoro
di Alessandro Cardulli
ROMA -Più di un milione di lavoratori e pensionati si sono già “prenotati” per partecipare alle manifestazioni che in 108 città saranno il termometro dello sciopero generale, misureranno la temperatura di una giornata che si annuncia calda. In Emilia, Marche, Molise, Puglia, Sardegna si svolgeranno manifestazioni regionali. Il segretario generale della Cgil, Gugliemo Epifani, parlerà a Bologna: tre cortei sfileranno nelle strade cittadine per confluire nella piazza ”storica” che ha accolto tutte le grandi manifestazioni, Piazza Maggiore. Si annuncia una partecipazione imponente.
Arriveranno lavoratori da tutta la regione. I pullman prenotati sono circa cinquecento, ma si prevede di superare quota seicento. Ci sono anche due treni per arrivare nel capoluogo emiliano. Enrico Panini, segretario confederale della Cgil, responsabile dell’organizzazione, informa i giornalisti sulle modalità della manifestazione. In ogni piazza- dice- sarà osservato un minuto di silenzio per ricordare quanti sono morti di lavoro, “uccisi” nelle fabbriche, nei cantieri, nei campi. In particolare nelle città dove hanno perso la vita proprio ieri cinque lavoratori, le bandiere rosse della Cgil saranno listate a lutto.
A chi, scioccamente, ha detto che la Cgil è sola, isolata, alle critiche, ingenerose, volgari, talora venute da Cisl e Uil, da ministri della destra che governa, da Berlusconi in prima persona, Panini ha ricordato alcune cifre. La prima riguarda le proposte e la decisione di questa mobilitazione, che ha visto il voto unanime della assemblea dei delegati e dei quadri sindacali cui hanno partecipato diecimila persone. Nella fase di preparazione dello sciopero generale, quella della informazione ai lavoratori, sono state tenute in orario di lavoro, 38.452 assemblee. Un fatto senza precedenti, in contatto capillare. Hanno partecipato anche lavoratori iscritti ad altri sindacati.
“La Cgil non è sola- ha affermato Panini- è in ottima compagnia”. Siete soddisfatti- è stato chiesto nel corso della conferenza stampa- sui dati di partecipazione che avete annunciato? “ Il segretario confederale ha dovuto spiegare, vista la malizia con cui è stata rivolta la domanda, che il milione di cui ha parlato è un dato inoppugnabile. Sono i lavoratori che useranno i mezzi di trasporto già prenotati. Poi ci saranno quelli e saranno tanti che arriveranno , con mezzi propri, ai punti di concentramento. “ Sì - ha detto- siamo soddisfatti. Sarà una grande giornata di lotta, non per dire solo dei no ma per portare davanti a tutto il paese le nostre proposte per affrontare la crisi. Quelle del governo sono inadeguate, insufficienti,” Basta scorrere gli ultimi dati sulla situazione economica del paese diffusi dall’Istat mentre si svolgeva la conferenza stampa che si aggiungevano a quelli già resi noti dalla segretaria confederale della Cgil, Susanna Camuso, in risposta alle domande dei giornalisti. La produzione industriale a ottobre ha segnato un crollo del 6,9 % rispetto ad ottobre del 2007. Nel terzo trimestre in calo anche il Pil (-0,5) peggio che in Francia e negli Stati Uniti. Siamo in una fase di piena recessione tecnica, come dicono gli economisti. Solo un ministro come Sacconi a fronte di una situazione pesantissima può dire che “poteva andare peggio”. Lo ricorda la Camuso parlando delle ore di cassa integrazione ordinaria che, a novembre, ammontavano a 58,8 milioni, un incremento pari al 263,36%.
A dicembre ,ricorda la segretaria confederale, ci saranno grandi aziende come la Fiat e nel settore della siderurgia che chiuderanno i battenti per un mese, mentre i fondi a disposizione delle Regioni stanno per finire. Per quanto riguarda la cassa integrazione straordinaria l’aumento è stato del 2,4%. Quando non ci sarà più possibilità di Cig ordinaria anche la straordinaria crescerà. Ad oggi sono ben seimila le aziende dove si è registrato il ricorso alla cassa integrazione con lavoratori che da un salario di poco più di mille euro al mese sono scesi a 750. Questi sono i problemi da affrontare con urgenza. Non c’è tempo da perdere, ha detto Panini. E a proposito della partita relativa alla “riforma” della contrattazione, nella realtà un attacco alla contrattazione nazionale, con il benestare di Cisl e Uil, portato da governo e Confindustria, Susanna Camusso ha sottolineato che “non c’è motivo di straordinaria urgenza”, confermando il no della Cgil al documento degli imprenditori. Infine è stato deciso che a chi lavora nella Confederazione sarà trattenuta dalla busta paga la giornata di lavoro per destinarla a un progetto di alfabetizzazione per le donne indiane.
Per informazioni sulle iniziative nelle varie città italiane