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Sciopero del 13: la partecipazione è generale

Publie le venerdì 13 febbraio 2009 par Open-Publishing

Sciopero del 13: la partecipazione è generale

di Anna Maria Bruni

Piovono le adesioni alla manifestazione nazionale indetta da Fiom e funzione pubblica. Oltre alle altre categorie Cgil, il mondo politico, della cultura e della società civile. Tantissime le sigle sindacali internazionali

“Una grande partecipazione alla manifestazione, con oltre 1000 pullman e 16 treni speciali in arrivo nella capitale”.

Così Gianni Rinaldini e Carlo Podda, segretari generali rispettivamente di Fiom e Funzione pubblica annunciano in un comunicato congiunto la manifestazione nazionale di domani venerdì 13, in occasione dello sciopero di 8 ore indetto dalle due categorie della Cgil. Inoltre, prosegue il comunicato “alla manifestazione hanno aderito diverse categorie sindacali della Cgil, oltre 100 parlamentari dell’opposizione politica, vari esponenti del mondo della cultura e della società civile, molte associazioni e organizzazioni politiche”.

Comunicati di adesione sono giunti dalle categorie Cgil dei lavoratori della conoscenza, dei trasporti, dei tessili, comunicazione, commercio turismo e servizi, assicurazioni e credito, mentre tra le associazioni l’Arci, Attac Italia, Anpi, la Casa internazionale delle donne e il Forum italiano dei movimenti per l’acqua. Inoltre, già nei giorni scorsi era giunta l’adesione della Rete degli studenti e dell’Udu (universitari).

Altri comunicati sono giunti dal procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia e dal Procuratore capo di Torino Giancarlo Caselli. Per quanto riguarda il mondo politico, il segretario nazionale del Prc Paolo Ferrero, nel comunicato con il quale dà l’adesione piena di Rifondazione comunista e la presenza alla manifestazione, sottolinea che “è sempre più evidente come l’accordo separato del 22 gennaio rappresenta un salto di qualità: un attacco senza precedenti al salario, ai diritti del lavoro, alla democrazia”. Inoltre, denuncia Ferrero “Governo e Confindustria vogliono che a pagare la crisi siano le lavoratrici e i lavoratori, i precari, i pensionati, le donne a cui si vuole innalzare l’età pensionabile: senza pudore in un Paese che registra gravissime disuguaglianze tra i generi, nel lavoro e nella vita”.

Oltre al Prc sono giunte le adesioni del Coordinamento nazionale di Sinistra Democratica, dell’associazione “a sinistra” e, dopo la posizione presa da Massimo D’Alema e Pierluigi Bersani, che ha dichiarato la sua partecipazione al corteo, l’appello di 100 parlamentari del Pd fra i quali Anna Finocchiaro, Gianni Cuperlo, Vincenzo Vita, Felice Casson. Paolo Brutti, responsabile lavoro per l’Idv, sottolinea in una nota la condivisione piena degli “obiettivi che sono alla base dello sciopero” “che indicano nuove e importanti scelte per affrontare la crisi economica ed occupazionale in atto ed esprimono una critica che è anche nostra alla inadeguatezza degli strumenti di intervento adottati dal Governo”, e inoltre sottolinea che “l’unità (sindacale, ndr) può essere ritrovata con un grande esercizio di democrazia sindacale, rimettendo ai lavoratori l’ultimo giudizio”.

Anche l’appello dal mondo della cultura esprime l’augurio di poter “riannodare il dialogo tra le confederazioni, interrotto dal prepotente e autoritario ruolo del governo con la scelta dell’accordo sepratato”. Fra le firme Ettore Scola, Citto Maselli, Carlo Lizzani, Giuliano Montaldo, Simona Marchini, Massimo Ghini, Paola Pitagora, Nicola Piovani, Andrea Purgatori, Irene Bignardi.

Inoltre, tantissime le sigle sindacali internazionali. L’Isp (Internazionale Servizi Pubblici – 20 milioni di iscritti), il Sindacato britannico dei servizi pubblici Unison (1milione e 300mila iscritti), il sindacato dei funzionari statali e comunali Cfdt Interco francese, la Federazione dei servizi e dell’amministrazione pubblica di Comisiones obreras in Spagna (80mila iscritti) il Comitato esecutivo di Adeby e lavoratori pubblici greci (300mila iscritti), il sindacato dei servizi pubblici e postali olandese Abvakabo Fnv (400mila iscritti), il sindacato belga dei servizi pubblici Cgsp-Admi, il sindacato spagnolo Fep-Uso, il Sindacato lavoratori pubblici israeliani Ucapse-Histadrut, il sindacato ceco dei lavoratori della sanità e dei servizi sociali Tuhssc (30mila iscritti), la Confederazione sindacale della Palestina Pgftu, l’Fgf-Fo francese, la Federazione Internazionale dei sindacati metalmeccanici Fism.