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"Il caso ha voluto che questo 8 marzo coincidesse con l’agghiacciante caso della bambina brasiliana: 9 anni, altezza 136 cm, peso 33 kg. Piccola, denutrita, incinta di due gemelli, in pericolo di vita al momento del parto. Un implacabile arcivescovo ha scomunicato la madre e i medici che l’hanno salvata. Se n’è parlato nel mondo, con raccapriccio. Meno s’è parlato delle reazioni. Padre Gianfranco Geco, responsabile del Pontificio Consiglio per la Famiglia: "Il tema è delicato ma la Chiesa non può tradire il suo annuncio che è difendere l avita del concepito al termine naturale". Il vescovo di Recife alla domanda se anche lo stupratore sarebbe stato scomunicato: "Si tratta di un reato e di un peccato enormi, ma la Chiesa non c’entra. Ci penserà la Giustizia. Non c’è crimine peggiore dell’aborto". Giuseppe Fioroni, ex Ministro della Pubblica Istruzione: "Siamo in presenza di un dramma ma per un credente ad una violenza non si risponde con un’altra violenza". Renzo Lusetti (Pd): "La coscienza non trova pace ma resta contraria all’aborto anch ein un caso come questo". Paola Binetti (teodem): "Un giudizio sarebbe sbagliato, daremmo una falsa risposta a un dramma terribile". Chissà quale sarebbe la risposta non sbagliata."
(Corrado Augias da repubblica)
rirpeso da masadaweb.org
Messaggi
1. Scomuniche a senso unico, 11 marzo 2009, 12:07
Verrebbe da chiedersi come mai la Chiesa non scomunica mai efferati dittatori e torturatori, sedicenti cattolici, come Pinochet, Videla e, andando più indietro, come Hitler e Mussolini, che Pio XII definì addirittura "uomo della Provvidenza" !!!!!!!!!!!!!!!
MaxVinella
2. Scomuniche a senso unico, 12 marzo 2009, 12:47, di e = mc2
"scomunica non olet"