Home > Scuola e università. Il bollettino della protesta alla vigilia del voto al Senat
Scuola e università. Il bollettino della protesta alla vigilia del voto al Senat
Publie le mercoledì 29 ottobre 2008 par Open-PublishingScuola e università. Il bollettino della protesta alla vigilia del voto al Senato
di Tommaso Vaccaro
Mentre al Senato si giocano le ultime ore di una partita dal risultato scontato, vista la volontà del Governo e della maggioranza di non arretrare di un passo rispetto al decreto in esame, a Roma e in tutta la penisola continua senza sosta la lotta del movimento studentesco. Presidi ad oltranza e manifestazioni in gran parte delle città italiane, ricalcano quanto avviene nella Capitale da questo pomeriggio, dove migliaia di ragazzi e ragazze sotto la pioggia occupano quasi l’intera area attorno a Palazzo Madama. Molti gli atenei occupati o che permangono in stato di agitazione.
In giornata, Ancona è stata teatro di numerose azioni dimostrative in segno di protesta, organizzate da studenti, docenti e personale tecnico/amministrativo, riunitosi in assemblea per discutere della situazione. A Napoli addirittura tre cortei delle medie superiori hanno sfilato questa mattina in pieno centro cittadino, tra piazza del Gesù e via Mezzocannone, mentre gli studenti dell’università "Orientale", hanno allestito, insieme a quelli delle facoltà di Lettere, Sociologia e Giurisprudenza della "Federico II", banchetti e lavagne in strada per le lezioni all’aperto. A Cagliari lUdu e altre associazioni studentesche proseguono l'autogestione della facoltà di Lettere. In mattinata oltre mille studenti del liceo classico 'Siotto' hanno invece occupato viale Trento a Cagliari, di fronte al palazzo della Regione Sardegna. Volantinaggi ed assemblee anche a Catanzaro, mentre a Potenza un migliaio di zaini sono stati lasciati appesi alle ringhiere del cortile esterno del liceo scientifico “Galileo Galilei”, “simbolo della nostra protesta e del nostro strumento quotidiano di apprendimento, lasciato fuori dalla scuola”.
A Brindisi si è tenuto un corteo sfociato poi in un sit-in di protesta degli universitari e degli studenti delle scuole medie superiori. Assemblea d
Ateneo a Cosenza, mentre a Perugia l`Udu ha organizzato un corteo itinerante anch’esso conclusosi poi con un’assemblea dell’intera università. Assemblea d’ateneo anche a Potenza e a Pavia, dove si terrà una “Serata contro la 133”.
Un corteo spontaneo di studenti ha sfilato per le vie di Bari. Mettendosi alla testa del corteo, il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ha affermato: «La 133 è una ferita insopportabile. Non solo nei confronti della scuola pubblica ma della democrazia». Alla manifestazione ha partecipato anche il sindaco di Bari, Michele Emiliano, il presidente della Provincia di Bari, Vincenzo Divella, gli assessori regionali al Lavoro, Marco Barbieri, e al Diritto allo studio, Mimmo Lomelo.
4 mila studenti hanno protestato in corteo a Pescara, attraversando le vie della città contro il decreto 137. A Viareggio, invece, un gruppo di ragazzi, partito in corteo dalla centrale Piazza Mazzini, ha occupato per alcuni minuti, i binari della stazione ferroviaria senza tuttavia procurare alcun problema al transito dei treni. In Versilia, intanto, nella maggior parte degli istituti la lotta contro il decreto Gelmini prosegue con l’ autogestione, mentre sono state sospese molte occupazioni.
Continua la mobilitazione a Milano. Al liceo artistico Boccioni, in occupazione da ieri, oggi si sono aggiunti, secondo quanto riferiscono dal Coordinamento dei collettivi studenteschi, altri due istituti superiori: il liceo classico Manzoni e il magistrale Agnesi. Inoltre, altre scuole (l’istituto tecnico Besta, il liceo di scienze sociali Kandinsky e gli scientifici Marconi e Bottoni) hanno preferito la soluzione delle “giornate autogestite”. Serata di lotta anche a Palermo, dove insegnanti, dirigenti scolastici e genitori dell’istituto elementare Alcide De Gasperi hanno organizzato una fiaccolata che partirà alle 21 dalla piazza Giovanni Paolo II. Al corteo si uniranno anche i 40 bambini Rom regolarmente iscritti all’istituto. Nel capoluogo siciliano, una serie di lezioni all’aperto hanno tenuto impegnati gli universitari in stato di agitazione
Restando in Sicilia, gli studenti della facoltà di Fisica di Catania hanno occupato le strutture dell’università, così come avevano fatto ieri i loro colleghi palermitani di Scienze Politiche. In entrambe due gli atenei anche oggi si sono svolte assemblee studentesche in varie facoltà