Home > Se Berlusconi diventa "socialista" .....
Se Berlusconi diventa "socialista" .....
Publie le domenica 22 febbraio 2009 par Open-Publishing1 commento
22/02/2009
L’accenno poi smentito di Berlusconi alla nazionalizzazione delle banche, è solo il segno che il Presidente del Consiglio, nonostante l’ottimismo di facciata, comincia a capire che questa è una crisi nera. E comincia ad averne paura.
Le nazionalizzazioni, l’intervento pubblico, il protezionismo, sono già le pratiche concrete che al di là di tutte le chiacchiere, stanno praticando i governi. E’ il mondo della globalizzazione, che pareva fino a pochi mesi fa destinato a successi grandiosi, precipita nel nulla. E’ il mercato globalizzato che si sta progressivamente fermando e nessuno di coloro che sono al comando della baracca sa davvero come fare a farlo ripartire. E così tutti diventano socialisti, con l’esclusione forse di una certa sinistra italiana e di Cisl e Uil.
Il ritorno del socialismo a sostegno delle banche oggi, del sistema industriale e dei servizi domani, è un dato della realtà. E’ semplicemente dovuto al fatto che senza l’intervento pubblico il privato si ferma.
Questo offre una grande opportunità a tutti coloro che non si sono rassegnati alle favole del mercato. L’opportunità è quella di rivendicare che l’intervento pubblico risponda anche a criteri di pubblica utilità e non serva solo a salvare gli azionisti, i manager e le loro ricchezze. Per il sindacato questo significa abbandonare definitivamente le compatibilità dell’era liberista. Significa ribaltare concetti che erano diventati la normalità del buon senso sindacale e che ora si rivelano privi di aggancio con la realtà. Altrimenti accadrà che, mentre banche e imprese organizzano, assieme ai governi, il loro socialismo, solo per i poveri e i lavoratori resta il mercato.
Se Berlusconi diventa socialista, forse c’è lo spazio perché il sindacato torni ad assumere, nei programmi come nella pratica, un punto di vista critico rispetto al capitalismo.
Messaggi
1. Se Berlusconi diventa "socialista" ....., 23 febbraio 2009, 00:27, di giovanni
anche Mussolini nazionalizzò banche e industrie dopo il ’29, ed era tutt’altro che socialista. FInchè comandano i capitalisti la nazionalizzazione serve solo a pubblicizzare le perdite, che da private diventano debito pubblico....infatti per salvare le banche lo stato li trova sempre i soldi, per dare indennità ai disoccupati o migliorare lo stato sociale mai, al contrario lì c’è sempre da tagliare....