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Senza Terra: Documento conclusivo del V Congresso nazionale del MST - Brasília, 15 giugno 2007

Publie le lunedì 9 luglio 2007 par Open-Publishing

Riforma agraria - Per la Giustizia Sociale e la Sovranità Popolare

Noi, 17.500 lavoratori e lavoratrici rurali Senza Terra di 24 Stati del Brasile, 181 invitati internazionali
che rappresentano 21 organizzazioni contadine di 31 paesi, amici e amiche di diversi movimenti
e organizzazioni, riuniti a Brasilia nei giorni 11/15 giugno 2007 nel V Congresso nazionale
del MST, per discutere e analizzare i problemi della nostra società e cercare di indicare le alternative,
assumiamo l’impegno di continuare a lavorare all’organizzazione del popolo, perchè lotti per i
suoi diritti e contro le disuguaglianze e le ingiustizie sociali. Per questo assumiamo i seguenti impegni:

1. Stabilire rapporti con tutti i settori sociali e le loro organizzazioni, per costruire un progetto popolare
che affronti il neoliberismo, l’imperialismo e le cause strutturali dei problemi che colpiscono il
popolo brasiliano.

2. Difendere i nostri diritti contro qualsiasi politica che tenti di cancellare diritti già acquisiti.

3. Lottare contro la privatizzazione del patrimonio pubblico, la trasposizione del Fiume São Francisco
e per la ripubblicizzazione delle imprese che sono state privatizzate.

4. Lottare perchè tutti i latifondi siano espropriati e prima di tutto le proprietà del capitale straniero e
delle banche.

5. Lottare contro le distruzioni e gli incendi delle foreste provocati per l’espansione del latifondo.
Esigere dai governi azioni decise per reprimere queste pratiche criminose nei confronti dell’ambiente.
Combattere l’uso dei prodotti tossici in agricoltura (diserbanti, concimi chimici pericolosi,
ecc.) e la monocoltura su larga scala di soia, canna da zucchero, eucalipto, ecc.

6. Combattere le imprese transnazionali, che vogliono controllare le sementi, la produzione e il
commercio agricolo brasiliano, come Monsanto, Syngenta, Cargill, Bunge, ADM, Nestlé, Basf, Bayer,
Aracruz, Stora Enso, ecc. Impedire che continuino a sfruttare la nostra natura, la nostra forza
lavoro e il nostro paese.

7. Esigere la fine immediata del lavoro servile, del super-sfruttamento del lavoro e la punizione dei
responsabili. Tutti i latifondi che utilizzano una qualsiasi forma di lavoro servile devono essere espropriati,
senza nessun indennizzo, come prevede il Progetto della Modifica Costituzionale, già
approvato al primo turno nella Camera dei Deputati.

8. Lottare contro ogni forma di violenza nelle campagne, così come contro la criminalizzazione dei
movimenti sociali. Esigere la punizione degli assassini, mandanti ed esecutori, di chi ha lottato per
la Riforma Agraria. I responsabili dei crimini sono rimasti impuniti e i processi sono fermi.

9. Lottare per un limite massimo della dimensione della proprietà della terra. Per la demarcazione
di tutte le terre indigene e di quelle dei discendenti degli abitanti dei "quilombos". La terra è un bene
della natura e deve essere legata agli interessi del popolo.

10. Lottare perchè la produzione dei biocombustibili sia sotto il controllo dei contadini e dei lavoratori
delle campagne, difendendo l’ambiente e ponendosi l’obiettivo della sovranità energetica di
ogni regione.

11. Preservare le sementi native e naturali. Lottare contro le sementi transgeniche. Diffondere le
pratiche di bioagricoltura e le tecniche agricole che siano in equilibrio con l’ambiente. Gli insediamenti
e le comunità rurali devono produrre prima di tutto alimenti senza prodotti tossici e per il
mercato interno.

12. Difendere tutte le sorgenti, fonti e riserve di acqua dolce. L’acqua è un bene comune e appartiene
all’umanità. Non può essere proprietà privata di nessuna impresa.

13. Preservare i boschi e promuovere l’azione di ripiantumare alberi nativi e da frutta in tutte le aree
degli insediamenti e delle comunità rurali, contribuendo alla difesa dell’ambiente e alla lotta
contro il riscaldamento globale.

14. Lottare perchè la classe lavoratrice abbia accesso all’insegnamento di base, alla scuola di livello
medio e all’università pubblica, gratuita e di qualità.

15. Sviluppare diverse forme di azioni e programmi per eliminare l’analfabetismo nelle campagne e
nelle città, con un orientamento pedagogico trasformatore.

16. Lottare perchè ogni insediamento o comunità abbia i propri mezzi di comunicazione popolare,
come ad esempio radio comunitarie e libere. Lottare per la democratizzazione di tutti i mezzi di
comunicazione della società, contribuendo alla formazione della coscienza politica e alla valorizzazione
della cultura del popolo.

17. Rafforzare l’articolazione dei movimenti sociali delle campagne all’interno di Via Campesina
Brasile, in tutti gli Stati e regioni. Costruire, con tutti i movimenti sociali, l’Assemblea Popolare nei
comuni, regioni, Stati.

18. Contribuire alla costruzione di tutti i meccanismi possibili di integrazione popolare Latino-
Americana, attraverso l’ALBA, l’alternativa bolivariana dei popoli delle Americhe. Esercitare la solidarietà
internazionale nei confronti dei popoli che subiscono le aggressioni dell’impero e, in
particolare in questo momento, con il popolo di Cuba, Haiti, Iraq, Palestina.

Chiamiamo il popolo brasiliano a organizzarsi e a lottare per una società giusta ed egualitaria, che
sarà possibile soltanto attraverso la mobilitazione di tutto il popolo. Le grandi trasformazioni sono
sempre opera del popolo organizzato. E noi del MST assumiamo l’impegno di non scoraggiarci
mai e di lottare sempre.