Home > Sfratto ex parroco Chia (VT) da casa canonica
comunicato stampa Chia (VT) 10 luglio 2007
L’esecuzione forzata avverrà il 16 luglio. Asl e Comune non intervengono e d. Serrone e la moglie malata costretti a rifugiarsi presso amici in Veneto.
Il 16 luglio 2007 l’ufficiale giudiziario del Tribunale di Viterbo eseguirà lo sfratto forzato, che potrà avvenire anche con l’intervento della "Forza Pubblica". Nuovi problemi e disagi, quindi, per la famiglia formata da don Giuseppe Serrone, sacerdote sposato, e Albana Ruci.
Da mesi don Serrone ha richiesto (ma senza nessuna risposta) l’intervento di Comune, Asl e servizi Sociali, previsto dalla legge per chi si trova nelle sue stesse condizioni (con avviso di sfratto a disoccupati, senza reddito sufficiente e con la presenza di un invalido civile all’interno del nucleo familiare). Il Giudice delle Esecuzioni del Tribunale di Viterbo ha respinto ad oggi tutte le istanze presentate da d. Serrone per ottenere una proroga nella fissazione della data del rilascio.
Anche la Parrocchia di Chia tramite il procuratore legale era stata interpellata inutilmente per prorogare la data del rilascio della casa canonica.
Tentativi tutti respinti, tanto che Sabato scorso d. Giuseppe e la moglie Albana si sono allontanati da Chia con l’aiuto di amici e si sono trasferiti in altra regione italiana ospitati in emerganza, provvisoriamente, presso amici, mentre i pochi mobili e indumenti sono ospitati in un garage.
Il mancato intervento delle competenti autorità, ha affermato Serrone, "mi ha portato a prendere la decisione di richiedere un aiuto di emergenza ad amici per evitare a mia moglie malata, il dramma di una esecuzione forzata. A Soriano nel Cimino, siamo rimasti isolati e ci ha abbandonato anche chi diceva di essere nostro amico. La salute di Albana è prioritaria rispetto al resto. Il 16 Luglio 2007 cercherò di completare velocemente la procedura di rilascio per raggiungere subito mia moglie che si trova da amici che ci stanno aiutando anche per la ricerca di un lavoro".
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