Home > Sgombero violento al S.Maria della Pieta’ - Roma Nord
Sgombero violento al S.Maria della Pieta’ - Roma Nord
Publie le giovedì 7 luglio 2005 par Open-Publishing2 commenti
COMUNICATO STAMPA
COMPLIMENTI AL PREFETTO, COMPLIMENTI A MARRAZZO !
Questa mattina, con un atteggiamento arrogante e violento, le forze di polizia hanno sgomberato il padiglione occupato al Santa Maria della Pietà da oltre sei anni, prendendo, tra l’altro, a calci nella schiena una donna che cercava di chiedere spiegazioni e costringendo i bambini, ancora in pigiama, ad uscire per strada.
Nel padiglione vivono 8 nuclei familiari in attesa di casa popolare dal 2001 (protocollo sull’emergenza abitativa) e che ancora aspettano che sia assegnato loro l’alloggio, più altri 3 nuclei familiari in attesa che siano terminati i lavori nelle strutture destinate all’autorecupero.
E’ indecente e vergognoso che dopo gli incontri avvenuti in Prefettura, l’approvazione della delibera comunale, si scelga di sgomberare un padiglione del Santa Maria della Pietà, recuperato e reso vivibile dal movimento di lotta per la casa.
Qualcuno evidentemente ha deciso che la tregua è terminata e si appresta a gettare benzina sul fuoco per innescare un clima di tensione nella città su un tema, quello dell’emergenza abitativa, che non può essere risolto con misura di ordine pubblico.
Noi non siamo disposti ad abbandonare il padiglione occupato che deve essere immediatamente restituito alle famiglie che, ripetiamo non per colpa loro, stanno ancora aspettando la casa popolare che non gli è stata assegnata.
Dal governatore Marrazzo vogliamo sapere se è in questo modo che intende affrontare l’emergenza abitativa e chiediamo, così com’è previsto nella delibera, che sia immediatamente convocato il tavolo tra Comune, Regione e Provincia non per sgomberare ma per trovare soluzioni ai tanti senza casa che aspettano segnali concreti e non chiacchiere.
Alla città, alle forze politiche e sociali, ai movimenti di lotta chiediamo un’immediata mobilitazione, davanti al padiglione 25, a fianco delle famiglie sgomberate.
OGGI POMERIGGIO ALLE ORE 15.30 CONFERENZA STAMPA DAVANTI AL PADIGLIONE 25 DEL SANTA MARIA DELLA PIETA’, A SEGUIRE ASSEMBLEA CITTADINA.
Coordinamento cittadino di lotta per la casa - Roma 7.7.05
AGGIORNAMENTO ORE 16
Finito lo sgombero ci siamo riprese le nostre case...
E’ finito da circa un’ ora lo sgombero, siamo rientrati nelle nostre case ed abbiamo trovato il pessimo spettacolo di libri in disordine, varechina gettata in ogni angolo, poster buttati nelle tazze del cesso, vestiti e kefie rovinate, insomma un segno di indecente inciviltà.





Messaggi
1. > Sgombero violento al S.Maria della Pieta’ - Roma Nord, 8 luglio 2005, 11:25
COMUNIATO STAMPA
FERMATELO SUBITO!!
Franco Condò, Direttore Generale della ASL RME, nonostante il No della Regione Lazio e del Comune, chiede l’intervento della Polizia per sgomberare il Padiglione 25 del S.Maria della Pietà, da sette anni occupato da famiglie senza casa in attesa di assistenza alloggiativa.
Non vi è alcun senso in ciò che è successo stamattina. La Polizia ha tentato di sgomberare il Padiglione 25 senza che ve ne fossero fondati motivi.
I senza casa, circa 20 nuclei familiari tra cui molti bambini piccoli, sono in attesa di assistenza alloggiativa e, per questo, hanno anche la residenza provvisoria al S.Maria della Pietà.
Quindi nessun motivo giustifica l’azione intrapresa, tranne l’arroganza della dirigenza ASL che continua ad imperversare sul Comprensorio del S.Maria della Pietà.
Per fortuna, l’intervento di rappresentanti di Regione e Comune ha impedito che si realizzasse questo atto gravissimo.
Ma, ancora più grave è il fatto che, a circa 2 mesi dal cambio di Direttore della ASL RME, l’attuale dirigenza continui ad operare in assoluta autonomia, perpetrando le azioni illegittime che da anni si compiono nel Comprensorio.
Ancora, la ASL tenta di impedire le iniziative autorizzate, della nostra associazione, chiudendo l’accesso serale al Parco.
Ancora la ASL continua ad invadere i padiglioni del S.Maria con servizi impropri, violando qualsiasi regola e senza alcuna pianificazione.
Dopo lo smantellamento degli Ostelli, dopo la sanitarizzazione del S.Maria, dopo la violazione delle Leggi Nazionali e la reimmissione illegale di servizi psichiatrici all’interno del comprensorio.
QUESTO DIRETTORE FA SOLO DANNI. DEVE ANDARE VIA SUBITO, SENZA ASPETTARE UN GIORNO DI PIU’ E CON LUI I DIRIGENTI CHE HANNO GESTITO IL COMPRENSORIO DEL S.MARIA DELLA PIETA’
L’Associazione Ex Lavanderia non sarà disponibile a subire ulteriormente soprusi da parte di questa dirigenza incosciente e arrogante.
PERCHE’ IL S.MARIA DELLA PIETA’ TORNI ALLA CITTA’ E ALLA NORMALITA’
Associazione ex Lavanderia Occupata 7/7/2005 Roma
2. > Sgombero violento al S.Maria della Pieta’ - Roma Nord, 8 luglio 2005, 18:47
Sono rientrare intorno alle 15 di ieri pomeriggio nel ...
da "Il Messaggero" 8.7.05
Sono rientrare intorno alle 15 di ieri pomeriggio nel padiglione 25 del Santa Maria della Pietà le 12 famiglie, una cinquantina di persone in tutto, che nella mattinata erano state sgombrate dalle forze dell’ordine. Dopo una comunicazione arrivata sia dall’amministrazione comunale che da quella regionale, secondo quanto fa sapere Action, è stato concesso il reingresso dei nuclei famigliari all’interno delle case che avevano occupato 5 anni fa.
«Nonostante l’esito positivo è difficile comprendere la vicenda che ha riguardato questa mattina il Santa Maria della Pietà - ha detto l’assessore capitolino alle Periferie, Paolo Carrazza -. Poiché oggi esistono le condizioni adeguate per affrontare le problematiche legate alla difesa del diritto alla casa, è inevitabile chiedersi perchè si debbano invece aggiungere tensioni e creare un clima di scontro in un settore così delicato».
«Lo sgombero odierno (di ieri, ndr ) - ha aggiunto Adriana Spera, consigliera Prc al Comune di Roma - da parte delle forze dell’ordine delle famiglie che vivono da tempo in uno dei padiglioni occupati al Santa Maria della Pietà conferma per l’ennesima volta che nel nostro paese il sacrosanto diritto alla casa, regolato dalla Carta costituzionale, è ormai un problema di ordine pubblico e non viceversa una delle priorità di qualsiasi agenda politica. L’emergenza abitativa nella nostra città è una questione esplosiva e la soluzione non può basarsi sull’invio di cellulari e volanti. L’emergenza abitativa non può essere sgomberata. Se si occupa un padiglione al Santa Maria della Pietà, così come nel resto della città, ci sarà pure un motivo».
«Ed è proprio per sottolineare chi occupa o porta ad occupare una palazzina sfitta, o un edificio abbandonato, organizzando le centinaia e centinai di famiglie senza casa soggetta agli sfratti - ha aggiunto Adriana Spera - che la magistratura romana ha pensato bene di condannare agli arresti domiciliari Nunzio D’Erme, Guido Lutraio e gli altri compagni di Action.
Tale decisione estremamente grave perchè, rispolverando nuovamente il reato ideologico così come già accaduto nei confronti di altri compagni e compagne del movimento antiliberista, tende a criminalizzare le lotte sociali e a trasformare Action in una associazione a delinquere». «Un provvedimento grave che sottolinea il ruolo pesante della magistratura nei confronti delle lotte sociali»: così, ieri mattina, militanti di Action hanno commentato in una conferenza stampa sotto lo striscione «benvenuti nella associazione a delinquere», la decisione del Tribunale del Riesame che ha stabilito cinque sanzioni di arresti domiciliari, tra cui quelli al consigliere comunale Nunzio D’Erme e due obblighi di firma, per sette esponenti dell’organizzazione, configurando l’ipotesi del reato di associazione per delinquere. Il provvedimento, secondo Action, si inserisce «in una serie di provvedimenti analoghi che hanno colpito il Mezzogiorno e Bologna».