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Si riforma la scuola. Anzi no

Publie le venerdì 12 dicembre 2008 par Open-Publishing
4 commenti

"Timeo Danaos et dona ferentes" (Temo i Danai anche se sembra che portino doni)

La riforma della Gelmini cambia fortemente e slitta al 2010. Rinviata di un anno la riforma delle superiori. Salta il maestro unico alle elementari e si conferma il tempo pieno di 40 ore alle elementari. Nulla di deciso per l’istruzione professionale. La riforma partirà dal settembre 2010. Dagli 820 indirizzi scolastici si passa a 5 licei e 11 indirizzi per gli istituti tecnici. Saranno aumentate le ore di lingua inglese, materie scientifiche e matematica.
L’orario settimanale di 24 ore sarà un’opzione che le famiglie potranno chiedere accanto alle 27 e alle 40 ore.
La scuola dell’infanzia resterà invariata e viene confermato il Tempo pieno con 2 insegnanti per classe. Alle medie l’orario settimanale sarà di 30 ore. Il numero massimo di alunni per classe non verrà elevato. Il governo si dice disponibile a un tavolo sul precariato.

Sulla grande riforma della scuola dunque molto rumore per nulla. Resta il discredito ad un governo incapace che ha tentato un braccio di ferro in cui ha perso del tutto la faccia. Si ripete il fallimento che vedemmo col braccio di ferro altrettanto infame sull’articolo 18. Grandi grugni duri e poi frettolose ritirate. E per fortuna che non ci è scappato quel morto che Cossiga auspicava! E che B non ha mandato la polizia nelle università come aveva minacciato! La Grecia sta lì a dimostrare cosa accade quando la democrazia viene calpestata e un governo perde faccia e consenso e si piega a risposte feroci.

La retromarcia precipitosa della Gelmini su un decreto fatto in 9 minuti e imposto con protervia è stata grottesca. L’Onda ha vinto. Chi blaterava che scendere in piazza è del tutto inutile può star zitto. Ma è poi lo stesso che blatera contro ogni forma di critica in qualunque modo espressa dicendo che è inutile. E’ il comportamento del vigliacco a oltranza che vorrebbe tutto il mondo pari a lui per non sentirsi inferiore.
Intanto B ha perso 5 punti nei sondaggi e ha cambiato opinione. E la rivolta greca contro un governo autoritario fa scuola. Poi si avvicinano le europee e non è furbo aprire altri fronti di dissenso.

Ma chi sono questi del 68% (secondo B) o del 38% (secondo l’Ipr) che votano Berlusconi? I partecipanti dell’Onda no. I precari no. Gli abitanti delle zone con discariche o inceneritori, Tav o basi militari, no. I cittadini democratici no. I magistrati onesti no. Gli operai a rischio continuo di morte o perdita del lavoro no. I 14 milioni di famiglie povere o a grave rischio di povertà non dovrebbero. I Grillini no. Chi si sente di sinistra no. Gli intellettuali con Pancho Pardi o Arcais no. Gli agricoltori che sono sospinti fuori dal mercato non dovrebbero. I volontari no. Chi sarà licenziato dalla scuola no. Chi perde gli incentivi promessi sul solare no. Chi è autenticamente cattolico non dovrebbe. Chi è autenticamente antimafioso non dovrebbe.
E chi lo vota allora? Evasori, truffatori, prifittatori, parassiti, mafiosi e ignoranti?

E il risparmio di 450 milioni che Tremonti voleva fare sulla scuola dov’è finito?
La scuola media scende dalle 33 ore attuali a 30, però si ripete che lingue e matematica saranno insegnate meglio, come? Non aumenta il numero degli alunni come minacciato.
Ma quante ore settimanali complessive sono assegnate al maestro prevalente o ai due maestri?
E che si passi al maestro unico “anche” sulla base delle richieste delle famiglie, che vuol dire? Dove va allora a finire il tempo pieno come diritto? Non si tenta un nuovo imbroglio? Quanti genitori occorreranno per chiedere il tempo pieno piuttosto che il maestro unico? E sarà gratis o a loro carico? Non si dice.

Si è tentato di stravolgere l’unica eccellenza della scuola italiana che è la scuola primaria, una scuola che ci copiavano anche all’estero. Si continua a far poco o niente per i difetti delle superiori o dell’università.
Rinviata per l’ennesima volta la riforma delle superiori. Non si riduce nemmeno l’enorme numero di ore degli istituti tecnici. Non erano quelle scuole che la Moratti voleva eliminare? Ora si ciancia di aumentare la matematica e la tecnica perché siamo ultimi nel mondo. Una contraddizione dietro l’altra.

E che ne è delle classi ponte? E restano eliminati gli insegnanti di sostegno per alunni con problemi?

Si diminuiscono i corsi di studio? Bene. Ma non è stata la Moratti a moltiplicarli dando più risorse per più tipi di laurea e anche per lauree su internet? E non sono i ministri stessi, come Tremonti, a crearsi e finanziari nuovi istituti di specializzazione? E che fino fanno i corsi istituiti dalla Moratti per alzare il punteggio?

E dunque: quella della Moratti era la miglior riforma possibile, tanto migliore che si sono affrettati a distruggerla subito con la Gelmini. Poi anche quella della Gelmini era la migliore riforma possibile, quella che non avrebbe mai fatto passi indietro, ed ecco che non entra nemmeno in opera, e viene distrutta o rimandata al 2010. Grandissima figuraccia! Il Governo dimostra la sua incapacità e arroganza. E persiste nel vizio di riformare interi settori della vita pubblica senza sentire i diretti interessati, mentre confonde le acque e introduce emendamenti di soppiatto dove capita.

Il grave è che non è affatto facile capire le intenzioni di B, perché mente nella dichiarazioni pubbliche e rimpiatta rimandi che rimandano ad altri rimandi in un labirinto incomprensibile di norme dove è possibile tutto e il contrario di tutto, e dove anche un avverbio o una congiunzione possono rovesciare il senso totale.

L’oscurità è ampia. L’unica cosa lampante è l’incapacità della Gelmini, senza dubbio uno dei peggiori ministri d’Italia, confusa, poco credibile e impresentabile.
E partire da un premier che considera la scuola come un’azienda è già il vizio di origine.

Naturalmente si taglia la scuola pubblica ma non si taglia un centesimo alla scuola privata o agli insegnanti di religione.
“Se si taglia troppo, pure un albero maestoso e centenario rischia di seccare.” (bloggher)

Oggi le uniche zone esenti da tagli sono le tasse, che aumentano (pagheremo 400 milioni in più), la Chiesa, le armi (nuove armi per i nuovi improvvidi impegni di guerra di B in Medio Oriente più la base di Vicenza a nostro carico), le fonti inquinanti, gli sperperi della casta politica, gli emolumenti manageriali, il carrozzone amministrativo dello Stato. E naturalmente le grandi opere inutili come il ponte di Messina che ci costa già milioni buttati prim’ancora di cominciare, e l’evasione fiscale che con B aumenterà come ha sempre fatto.

Di levare le Province nemmeno una parola nel piano federalista. Al momento lo chiede solo Di Pietro. Vista la fiacchezza dell’opposizione, è difficile ricordarsi quali sono i suoi punti di contrasto con B, per cui diffidiamo in toto. Ormai è chiaro che si sono dati per vinti e resistono sul posto solo attaccandosi a vantaggi personali.

Persino sulla riforma della Giustizia sembra siano in corso patti per cariche elevate (vedi Violante), i casi Villari si moltiplicano, chi non passa da B con armi e bagagli patteggia con lui per privati interessi. E lo schifo dilaga.

Resta il fatto che “con l’impegno, la volontà, la determinazione e l’unità, l’onda di studenti e docenti è riuscita ad ottenere un piccolo risultato, un piccolo dietro front da parte del governo. Perchè i politici dell’opposizione non prendono esempio dai nostri ragazzi?” (bloggher)

Nella disinformazione mirata segnaliamo: il tg1 che dice che il video postato dalla Gelmini su youtube ha molto successo. Di visite sì, peccato che siano insulti, ma il Tg non lo dice. Dicono poi che la Gelmini è il politico più amato su Facebook con 16.000 fans, non dicono che ha contro 40.000 gans, cioè il triplo.

Tutti i paesi civili pensano di contrastare la crisi investendo sulla scuola e sulla ricerca, B le taglia.
L’Europa ci chiede di aumentare gli investimenti verdi, B li taglia.
I paesi europei investono sul lavoro, B pensa a tagliare diritti e sopravvivenza.
Abbiamo 7 milioni e mezzo di poverissimi e tra poco saranno 14 milioni ma le uniche cosa a cui B pensa sono piegare la giustizia, mettersi in salvo dai processi e allargare i benefici della casta protetta politica e confindustriale.

Ma poi basti pensare che il ministro delle Finanze peggiore d’Italia si è permesso di fare un piano triennale su previsioni del tutto infondate, e, quando è sopraggiunta la crisi e tutti i ministri europei si sono affrettati a fare correttivi per salvare i loro popoli, lui non ha cambiato una riga del suo piano, come se nulla fosse.

Se si pensa che il ministro delle Pari Opportunità, la Carfagna, ha tolto il divieto prodiano a far firmare finte dimissioni alle donne al momento dell’ingresso nel lavoro per poterle poi attivare in caso di gravidanza…. Se sono pari opportunità queste…E la Prestigiacomo che è incapace di aprir bocca a Bruxelles però alza i livelli cancerogeni ammissibili dell’inquinamento di Trapani….!

Questi ministri fanno schifo. B di più.

..

Da Masada n. 840. Filosofi e masnadieri

http://www.masadaweb.org

Messaggi

  • con la riforma, seppur rinviata, delle superiori si tagliano migliaia di posti di lavoro. Con la riduzione dell’orario scolastico si avranno meno insegnanti. Questo farà sì che i precari (magari con alle spalle più di dieci anni di anzianità) resternno a casa nel giro di pochi anni. Esempio pratico: nei licei linguistici storia dell’arte vedrà le ore dimezzate (da 2ore/settimana per cinque anni ad 1ora/settimana per cinque anni). Morale, quando sarà a regime un solo docente avrà 18classi (anziché le 9attuali) che vedrà per un’ora a settimana. L’altro collega, magari precario, resterà a CASA e, se di ruolo, avrà una cattedra divisa su due o tre scuole.
    Ciò che molti omettono di dire è che tali tagli di orario, dunque di docenti, erano già previsti da Fioroni. Ma, ripeto, rinviata o meno, con accordo sindacale o meno, resta un piccolo problema: tutti i precari che resteranno improvvismente a casa, dopo più dieci anni di contratti che vanno dal primo giorno di scuola all’ultimo, con cosa camperanno, visto che non hanno nemmeno diritto alla cassa integrazione?! Questo lo chiedo anche ai sindacati che si dicono soddisfatti per un rinvio ma che nella sostanza non disdegnano l’alleggerimento dell’orario scolastico. E dei lavoratori cosa ne faccaimo? Li rottamiamo?!

  • "ci sono un paio di cose su cui sbagli:

    1) in tutta europa non stanno investendo poi molto sulle scuole e sulla ricerca, ti basta guardare la grecia e te ne renderai conto

    2) noi, l’onda, non abbiamo conquistato un bel niente.e te lo dico con il cuore in mano, il cuore di una che se si è persa un forum a scuola era perchè era sfinita dopo una notte insonne a scuola: non abbiamo ottenuto quasi nulla. alle scuole elementari la gelmini ha fatto esattamente quello che voleva fare fin dall’inizio,ossia la scelta tra il maestro unico e il tempo pieno con il tempo pieno a pagamento.
    mercoledì 22 ottobre al copernico di prato, glielo abbiamo tirato fuori persino a donzelli: sul decreto c’è scritto e c’era fin dall’inizio la possibilità di scegliere il tempo pieno a pagamento e per di più non è un tempo pieno in piena regola, ma una sorta di dopo scuola, niente di più. e questo solo per quanto riguarda lee elementari. delle riforme sul liceo io sinceramente non ne so molto, ma dicono di averle rimandate al 2010, io dovrei essere tranquilla, sarò in quinta e nessuno mi cambierà il programma sotto i piedi, ma come me tutti quelli che ora sono al liceo ( i più piccoli saranno in terza!!!), quindi sono fuori. ci tappano la bocca, ci promettono che a noi non succederrà niente.e quelli dopo?non dovremmo lottare anche per quei ragazzini che la mattina sull’autobus ripassano tecnica e mi chiedono che cosa succede?li lasciamo da soli?io poi sono di parte, io "tengo famiglia", mia cugina ha 2 annni e non avrà un’istruzione decente, perchè a nessuno importa?come farà da sola, quando ormai il maestro unico sarà una cosa "normale"?ce ne laviamo le mani così?abbiamo finito l’occcupazione e ttorrniamo a guardarci i reality in tv?sulla SUA tv??

    se ho imparato qualcosa all’occupaazione è di non fidarmi dei maass media, nemmeno dei giornali che ci hanno prima ignorati e poi detti ignoranti e che ora trionfano una vittoria che non c’è. mio padre mi faa i complimenti, non pensava che ce l’avremmo fatta, ma noi NON ce l’abbbiamo fatta!rendiamocene conto!e soprattutto non fermiamoci, non abbiamo ottenuto nulla e anche se fosse qualcosa non è abbastanza, non fermiamoci, non ancora!approfittiamo delle rivolte in grecia che fanno paura e riprendiamo ad occcupare pacificamente.non frmiamoci ora, non oraa che anche la grecia ci potrebbe aiutare, diamo vitaa ad un’onda vera, una che fa parlare tutta europa, possiamo farlo, possiamo faarlo solo ora!

    • Cara Margherita,

      Grazie di avere scritto. Non disperare. Questo Governo è un osso duro ma non esiste osso duro che non si possa frantumare se sbatte contro una protesta che non si arrende. Per il momento voi costituite la coscienza sana del paese.
      Grazie per quello che tu e i tuoi compagni state facendo per questa scuola e per tutti noi.

      I media si sono guardato bene dal dirci che le manifestazioni in Grecia contro il governo erano provocate da tagli presi da Karamanlis sui servizi essenziali dello Stato, in primo luogo la scuola, che sono molto simili a quelli che Berlusconi ha preso in Italia, dove però la CGIl si è trovata sola abbandonata proditoriamente anche dal suo partito di riferimento, il Pd.

      Il comportamento di Veltroni diventa ogni giorno più vergognoso e quell’estrema sx, che oggi dovrebbe essere al fianco di chi lotta e anche di voi studenti, si è dissanguata in risse interne e divisioni incolmabili fino al punto da non rappresentare più alcun punto di riferimento politico, e la cosa gravissima è che non è nemmeno pentita delle sue divisioni subatomiche e continua perversamente nel suo errore caratteriale di frantumazione in nome di differenze ideologiche che ormai, visti i tempi, sono più di intralcio che di aiuto e che hanno costituito il fallimento primo di una formazione arcobaleno in cui non credevano gli stessi componenti. L’Italia è stata fatta da persone che misero da parte le differenze ideologiche e ricostruirono il paese. E ora è disfatta grazie anche a gente che non riesce a mettere da parte le differenze ideologiche e preferisce distruggere il paese.

      Così, grazie a un Pd inetto e una estrena sx divisa, un autocrate come Berlusconi si permette di procedere su una linea di potere assoluto senza trovare contrasto in una grande massa inerte di cittadini, due sindacati e la cosiddetta opposizione.
      Si può dire, dal punto di vista politico, sociale e morale, che stiamo peggio della Grecia.

      Ancor prima dell’omicidio del ragazzo da parte della polizia, la Grecia era paralizzata e isolata dal mondo da uno sciopero generale del settore pubblico e privato contro le riforme economiche del Governo Karamanlis di cdx.

      La manifestazione sindacale è arrivata dopo 4 giorni di violenze e scene di guerriglia urbana scatenate in seguito all’uccisione da parte della polizia del quindicenne Alexis Grigoropoulous.

      I rappresentanti sindacali hanno parlato duramente a Karamanlis chiedendogli di aumentare pensioni e salari e non di ridurre le prestazioni sociali e i finanziamenti alla scuola pubblica. In Italia due dei sindacati maggiori si sono addirittura dissociati dalla protesta della CGIL contro le miserabili operazioni anti-crisi del governo che metteranno in ginocchio il nostro paese, e si è dissociata addirittura la parte politica di rinnegati che finge di essere l’opposizione. Questa è la follia totale! Un’azione di puro tradimento!

      Ogni osservatore ha riconosciuto che le manifestazioni dell’Onda hanno rallentato la riforma Gelmini che in parte è stata rimandata, in parte per le asunzioni dei precari è stata annullata, mentre si tace al momento su altri abomini che potevano essere tentati contro i licei.
      Questa destra infame non ha abbandonato il suo progetto di distruzione della scuola pubblica e confida che gli studenti si stanchino e che torni la calma così da poter riprendere la distruzione scellerata in tutta tranquillità.

      Purtroppo la situazione greca è molto diversa dalla nostra. Là le manifestazioni hanno qualche possibilità di successo e potrebbero dare la spallata definitiva al Governo Karamanlis, già in forte difficoltà per la pessima gestione dell’ordine pubblico dopo la guerriglia urbana scoppiata in almeno dieci città del Paese.
      Come si vede, fare il morto non è sempre produttivo.
      L’opposizione socialista del Pasok ha chiesto immediate elezioni anticipate e anche la stampa locale prevede una caduta del Governo di cdx, che ha un solo voto di maggioranza in Parlamento.

      Purtroppo gli italiani hanno dato invece una forte maggioranza al governo Berlusconi, l agente se ne sbatte e Veltroni non sarebbe capace di dare una spallata neanche a un moscerino.

      Italia e Grecia sono i due paesi più corrotti d’Europa e sono in fondo a tutte le classifiche, in entrambi parte degli elettori hanno mandato al potere un governo di cdx ma da noi lo hanno fatto con un potere tanto grande che Berlusconi si permette di dire che cambierà la Costituzione a colpi di maggioranza e l’opposizione non solo tace ma ha dei membri che patteggiano con lui cariche dentro la Corte Costituzionale. Come si può vedere, il nostro male è ancora più profondo.

      Ci sono forti differenze tra i due paesi anche nel comportamento dei rispettivi sindacati. In Grecia si sono ribellati uniti al Governo, da noi due di loro ritentano con Berlusconi l’immondo mercato che fecero già col Patto per l’Italia, un Patto che per loro venne a danno, ma su cui sono recidivi e preferiscono mercanteggiare favori privati che difendere il paese.

      In Italia solo per miracolo l’Onda non ha avuto il suo morto per ordine superiore, in quanto l’attacco fascista di Piazza Navona non ha sortito morti e il monito di Cossiga alla polizia ad ammazzarne almeno uno è rimasto al momento inascoltato, dico ’al momento’ perché la protervia e il cinismo di Berlusconi non conoscono limiti.

      Kathimerini, il maggior giornale liberal-conservatore greco, parla di «fine di un’era» e di un Governo «senza unità, capacità decisionale e coraggio»,bacchettando peraltro anche l’opposizione socialista che cerca di cavalcare la protesta «incapace di capire la gravità della crisi».

      Da noi la stampa è tutta pagata da una Confindustria infame pronta a rovinare il paese per un grammo di lucro in più oppure è una informazione comprata che dipende direttamente da Berlusconi, e quanta poca verità ci sia nei media lo si constata con l’assenza di notizie sull’Onda e con i servizi oscuri sulla rivolta greca.

      I giornali di estrema sx dal canto loro vengono venduti in pochi punti del paese, e hanno fatto la scelta perversa di non mettersi online così da finire nel buio assoluto. Se nessuno ti vede non esisti. Lo dico specie a proposito del Manifesto che vuole esser pagato per farti leggere la rassegna online o di Liberazione che manda notizie sempre in ritardo.
      Il governo Berlusconi purtroppo non presenta i difetti di quello Karamanlis e l’informazione tv è tutta nelle sue mani e rende il pubblico passivo e coatto.

      Il Governo greco ha riformato la previdenza, ridotto i fondi alla scuola pubblica, tagliato le spese, privatizzato le tlc e previsto da ultimo un aiuto di ben 28 miliardi di euro per le banche in difficoltà: una cifra rilevante per un Paese di 11 milioni di persone.
      Da noi si sta facendo di peggio ma l’Italia è morta.

      Il governo greco come quello italiano procedono a mazzate di stampo liberista proprio in un momento in cui il liberismo è in crisi totale e la recessione del paese richiederebbe manovre del tutto opposte, perché queste possono solo aumentare miseria e sofferenza, mettendo la popolazione nella crisi totale.
      Ma la differenza sostanziale è che l’Italia assorbe tagli e mazzate senza reagire, la Grecia si ribella.

      Che i media italiani parlino unanimi di "anarchici" greci è ridicolo e offensivo per quanto accade e per la nostra intelligenza. I pacifisti furono chiamati dalle tre reti uniti della RAI "Terroristi". In Usa chi era contro Bush era bollato come "Comunista". Ora i rivoltosi greci sono diventati tutti "anarchici". Presto anche in Italia coloro che si ribellano alla corruzione della destra come della sinistra saranno chiamati anarchici. E’ un monito!

      Fare mosse iper-liberiste nel momento di crisi attuale è totalmente sbagliato, e non può che incattivire i cittadini che negli anni hanno visto sempre più ridotto il potere d’acquisto e la qualità della vita e dei servizi pubblici.

      In Grecia nessuno vuole più i titoli pubblici, in Italia la vendita dei BOT ha rischiato di rimanere deserta.

      Può darsi che i paesi europei seguano il monito di Obama di combattere la crisi investendo in scuola e ricerca e cercando di assorbire la disoccupazione con opere pubbliche (per es, energie verdi, manutenzione dell’acquedotto, ristrutturazione scuole pubbliche ecc) anche se è un po’ presto per vedere queste intenzioni realizzate, ma né Grecia né Italia sembrano essere su questa linea. Anzi il nostro premier ha vantato come grande vittoria il boicottaggio alla riduzione di CO2 in Europa rimandando il problema dell’inquinamento al 2020 e prosegue con la sua stolida intenzione del ponte di Messina e delle centrali nucleari.

      Insomma la situazione è tragica.
      Posso solo pregare che questo nostro disgraziato e cieco paese non sia schiantato nel peggio.
      Ancora un ringraziamento a quelli come te che lottano con tutte le loro forze, malgrado la giovane età per il bene di tutti

      un abbraccio

      viviana
      (la tua lettera e la mia risposta saranno postate sul mio blog Masada, masadaweb.org)

  • APPROVO TUTTO QUELLO CHE AVETE SCRITTO.

    LA PERNSO ANCH’IO COME VOI, E’ UNO SCHIFO TOTALE.

    NESSUNO PENSA AI PIU’ DEBOLI, SI TOGLIE L’ICI ALLE PRIME CASE, VA BENE, MA

    COSA SI DA’ A CHI CASA NON HA?

    CONTINUIAMO LA LOTTA CONTRO IL MAESTRO UNICO, E’ PROPRIO UNA VERA

    VERGOGNA CHE VENGANO TAGLIATI TANTI POSTI DI LAVORO IN UN PERIODO

    COSI’ GRANDE DI CRISI!

    i MODULI, CHE VERNGONO CANCELLATI, ERANO PROPIO UNA "MANNA".

    ANCHE I BAMBINI PIU’ DEBOLI POTEVANO ESSERE AIUTATI.